Chi merita un premio e chi va dietro la lavagna questa settimana in TOP12
Un’ottava sopra le righe del pentagramma quella che ci lasciamo alle spalle, una giornata in cui, ancora una volta, a stonare è solo la monotonia positiva delle vittorie del Petrarca, squadra che a questo punto pare fare un campionato a sé stante lassù, intangibile, intoccabile, invincibile. Ma dietro succede di tutto e soprattutto si consolidano le nuove grandi Valorugby, Fiamme e anche Mogliano che pur perdendo regge benissimo il confronto con i veri robot del torneo (mica quelli di Calvisano…). Sotto si vivacchia e ci si allontana dal vertice; fa un pò malinconia l’ex big-match di Calvisano giocato davanti a pochi intimi con gli spazi vuoti sugli spalti a certificare come quelle che sono state le grandi protagoniste degli ultimi anni sembrino oggi un pò come la mitica Gloria Swanson di “Viale del tramonto” (ultimamente mi vengono solo citazioni cinefile, fatevene una ragione voi due che mi leggete ancora), ormai demodè ed incapace di arrendersi al proprio declino. Ma per fortuna le cose interessanti, che sono poi quelle che mi danno lo spunto per dare premi e punizioni, quando non succedono davanti e nemmeno dietro, almeno capitano dietro dietro ed è il caso di questa settimana che assorbirà il mio interesse.
La carezza della settimana va a: Valsugana Rugby, benvenuti in Paradiso

Ho voluto iniziare così a parlare del Valsu, ricordando il momento bellissimo della festa promozione con tanta gente felice e tanti bambini in primo piano. Mi dà una gioia particolare commentare oggi il risultato che nessuno si aspettava di una piccola squadra che è l’apoteosi del rugby pane&salame, che è il daimon ispiratore di questa piccola rubrichetta. Ma non si pensi che dietro questa definizione minimalista vi sia qualcosa di modesto valore: c’è un grande valore, invece, nella passione, nell’amore, nella cura per i particolari che queste bellissime persone dedicano al nostro amato rugby al quale regalano il proprio impegno ed il proprio tempo senza altra ricompensa che non sia il piacere di fare bene. Il Valsugana l’anno scorso ha fatto un piccolo miracolo, passando da squadra di quartiere e formidabile “cantera” di campioncini a squadra di rilievo nazionale. Nessuno si illudeva che sarebbe stata una passeggiata e, non nascondiamocelo, la speranza di raggiungere una miracolosa salvezza rimane una bella cosa che sta in quel particolare spicchio di cielo a mezzo fra il sogno e la veglia. Tante sconfitte, ma anche tanta voglia di far bene, che poi è fai ciò che devi, accada quel che può: e ieri è arrivata una giusta ricompensa a tanto buon lavoro. Una vittoria che immagino bellissima contro una delle squadre più in forma del campionato! Gioisco coi ragazzi e i tifosi del Valsu e gli dico benvenuti, benvenuti in un piccolo paradiso nel quale non siete degli intrusi.
Lo scappellotto della settimana va a: Verona Rugby, che spreco!

Lo scappellotto ai miei vicini di provincia (sono bresciano) questa volta glielo allungo senza il garbo riservato la volta precedente ad una deliziosa signora come Raffaella Vittadello, la glamourosissima presidenta scaligera. Lei la lascio fuori perchè le mani con una bella signora si usano solo per offrire una rosa e mi rivolgo direttamente alla squadra. Dunque, ci sta tutta che siete una squadra nuova per questi palcoscenici, le difficoltà, l’adattamento, tutto quanto. Ci sta di andare a Roma a perdere con le Fiamme Oro che sono un top team ottimamente allenato da uno dei tecnici più bravi e preparati del panorama nazionale. Ci sta tutto. Ma prendere 3 mete in 12′, concedere il bonus nei successivi 11, chiudere il primo tempo sotto 49-0 (qua-ra-nta-no-ve! a zero!) e perdere alla fine di più di 50 punti è un gran brutto vedere. fa pensare che gliela sia data su, come si suol dire. Perso per perso…almeno non ci facciamo male. Con questo spirito in questo sport non si va da nessuna parte. Che ne sarà degli interessanti progetti ed investimenti programmati da quella che avevamo salutato come una nuova e promettente realtà se tutto finirà in una ingloriosa retrocessione condita da batoste? Cari amici veronesi, guardate qualche chilometro ad est o anche solo qualche riga più sopra e traete spunto ed ispirazione. Così non va: le sberle le avete prese ieri e tante, aggiungo il mio scappellotto e spero vi dia la sveglia.