In TOP12 il Petrarca continua il suo campionato avulso in questo Padova-day, mentre sotto di lui si formano nuove gerarchie
Ormai appare chiaro e qui lo stiamo dicendo da qualche tempo: c’è una squadra in questo TOP12 che vince sempre con il minimo scarto ed il minimo sforzo. Così, senza strafare, senza sfiatare, senza troppo strillare il Petrarca di Andrea Marcato sta mettendo in cassaforte il primo posto della regular season e conta di arrivare alla fine sempre così, senza affannarsi, senza stancarsi e, soprattutto, senza perdere mai.
Anche oggi al Quaggia è stato il solito concreto e sobrio Petrarca ad avere la meglio sull’arrembante e sorprendente Mogliano Rugby che all’inizio ha provato a sorprendere andando in meta col giovane e promettentissimo (tra l’altro petrarchino) Scagnolari. Ma gli invincibili non si sono scomposti ed alla fine del primo tempo erano già arrivate due mete a chiarire come stavano le cose chiudendo la prima frazione già oltre break sul 7-15. Nel secondo tempo pronti via e l’ex Manni (per la cronaca il terzo numero 8 dei neri, assenti Trotta e Grigolon: per dire dell’ampiezza della rosa…) allunga, dopodiché è l’astro nascente Tommaso Coppo a conquistare il bonus al 69’; molto bravi i radeciotti a non farsi scoraggiare, restare in partita e conquistare un meritato punto con la meta di Guarducci allo scadere che fissa il 21-27 finale. (Punti in classifica: Mogliano 1, Petrarca 5).
Nell’”ex big-match” che si giocava al Pata Stadium affonda sempre più nella crisi il deludente Rugby Calvisano, battuto a domicilio dai Bersaglieri della Rugby Rovigo all’ultima spiaggia. Erano partiti bene i padroni di casa, già in meta dopo pochi minuti, ma al 14’ Danilo Fischetti si prende un letale e decisivo cartellino rosso per speartackle e da lì la partita cambia volto. Calvisano resta in partita e riesce a chiudere ancora avanti il primo tempo sul 15-10. Ma in avvio di ripresa arriva la meta del pari di Cioffi, seguita da quelle di Ferro e Odiete che coglie la meta del bonus al 74’; in chiusura reazione d’orgoglio dei gialloneri che con Garrido riescono almeno a rimediare un punticino di consolazione chiudendo sotto break 20-27. (Punti in classifica: Calvisano 1, Rovigo 5).
Se Rovigo e Calvisano sono le grandi di ieri, oggi nell’empireo della classifica si è ormai insediato l’ex-sorpresa Valorugby Emilia che alla Canalina fa letteralmente a pezzi la Lazio Rugby seppellendola sotto una gragnuola di mete. Raggiunto il bonus già dopo meno di mezzora con Amenta alla sua seconda marcatura i reggiani proseguono in un’opera di demolizione dell’avversario che chiude il primo tempo con un eloquentissimo 40-3. Nella ripresa si tira un po’ il fiato: i diavoli fanno un altro paio di mete poi lasciano giocare i malcapitati laziali che colgono la meta “della bandiera” con Coronel che chiude il sipario sul 54-10. (Punti in classifica: Valorugby 5, Lazio 0).
Altro punteggio roboante arriva dalla Caserma Gelsomini dove le Fiamme Oro riprendono la marcia e annichiliscono il nuovo fanalino di coda Verona Rugby trattandolo come una sorta di sparring-partner. 3 mete in 12’ sono una cosa che capita di vedere raramente fra squadre appartenenti alla stessa categoria e la meta di Nocera che conquista il bonus al 23’ (!) è solo una logica conseguenza. Ma i poliziotti continuano a menare ed il primo tempo finisce addirittura 49-0! Nel secondo tempo la madama molla un attimo, segna “solo” altre 3 mete e ne lascia fare 2 anche ai poveri scaligeri che se ne tornano a casa appesantiti da un impressionante 68-14. (Punti in classifica: Fiamme Oro 5, Verona 0).
Nella giornata in cui risorge Rovigo anche un’altra veneta torna a respirare dopo parecchie giornate pesanti. E’ il Rugby San Donà ad essere corsaro al Lodigiani contro I Medicei che probabilmente contavano su questa partita per rimpinguare una classifica non entusiasmante. E’ un drop di Enrico Bacchin a suonare la carica per i veneziani dopo che i padroni di casa erano passati in vantaggio in avvio con una meta di Esteki ed è poi il piede di Biasuzzi a tenere in equilibrio una prima frazione conclusa comunque avanti dai ragazzi di Presutti per 10-9. Nel secondo tempo l’equilibrio prosegue: i due team segnano una meta a testa e a tempo scaduto i toscani sono ancora avanti di un punto, ma arriva la meta del capitano sandonatese Paul Derbyshire che fa esultare Toni Green per il prezioso 20-24 finale. (Punti in classifica: I Medicei 1, San Donà 4)
Ma il risultato a sorpresa (una bella sorpresa) è quello che nel titolo ci ha fatto parlare di Padova-day ed arriva dal Plebiscito dove il mai abbastanza lodato Valsugana Rugby coglie il prezioso ed inatteso scalpo del Rugby Viadana, squadra fra le più in forma del momento. Succede tutto nel primo tempo coi mantovani presto in meta con Spinelli, ma poi, dopo un piazzato di Roden arriva una meta del solito Pivetta seguita poco dopo da una di Beraldin. Viadana reagisce con Ormson ed il primo tempo finisce 17-14. Molti si aspettano il colpo decisivo degli ospiti nella ripresa, ma in tutta la frazione le difese hanno la meglio sugli attcchi tanto che l’unico a muovere il tabellino è Luca Roden che fissa il sorprendente finale 20-14 grazie al quale i patavini “piccoli” lasciano al Verona lo scomodissimo strapuntino finale ed accendono un lumicino di speranza salvezza. (Punti in classifica: Valsugana 4, Viadana 1).
La settimana prossima il TOP12 si ferma per partecipare alla festa che all’Olimpico gli Allblacks faranno a, cioè, intendevo dire la festa dell’Olimpico per Italia-Allblacks. Si riprenderà il primo dicembre con questa stuzzicante classifica: se si evita di guardare il noioso Petrarca (che fa un campionato a sé come la Juve nel calcio) tutto il resto è piuttosto interessante.
Petrarca 34, Valorugby 30, Fiamme Oro 28, Mogliano 25, Rovigo e Calvisano 24, Viadana 20, I Medicei 16, San Donà 14, Lazio 10, Valsugana 7, Verona 5.