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La carezza e lo scappellotto dell’Eccellenza

Scritto da Rugby.it

Chi merita un premio e chi va dietro la lavagna questa settimana in Eccellenza

Finito iersera di mangiare lo spezzatino, torniamo oggi al nostro consueto pane&salame del lunedì per riflettere su una giornata che vede incrinato l’alone di inaffrontabilità della capolista Calvisano: i campioni inavvicinabili giocano malissimo e vincono senza troppo merito contro una squadra ridotta in 14 per un’ora (ed addirittura in 13 per 20’). Certo, non va a merito del Petrarca l’essere stato così indisciplinato da beccarsi così tante sanzioni, ma va poi detto che i neri hanno sfoderato una prestazione difensiva straordinaria che ha annichilito le capacità offensive dei calvini. Intanto a Mogliano il mio capo Sioux preferito Pasquale Presutti faceva vedere a tutti come il suo gioco possa essere meno sparagnino di quanto i luoghi comuni pretendano e le Fiamme Oro, costrette a giocare senza elementi di grande peso fisico e tecnico come Favaro e Licata lasciavano ancora a 0 i reggiani del coriaceo Manghi. Insomma, Petrarca, Medicei e Fiamme meriterebbero una carezza, ma mi urge rendere omaggio a chi meglio di ogni altro incarna il simbolo di questa rubrica che vedete effigiato sotto il titolo.

La carezza della settimana va a: Rugby San Donà, la fabbrica che ha ampliato la gamma

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La locuzione rugby pane&salame viene spesso intesa in senso dispregiativo da chi vorrebbe mettere in evidenza dilettantismo in senso deteriore ed approssimazione. Bisognerebbe farsi, come a me piace fare, ogni tanto un salto a San Donà ed al suo lindo e amabilissimo Stadio Mario e Romolo Pacifici per accorgersi che ci sono posti dove dilettantismo, invece, significa passione e gratuità dell’impegno, cura per il particolare e amore per questo meraviglioso sport. Regalatevi una giornata al Pacifici per vederne i bagni puliti e curati per accogliere gli ospiti in modo civile, la tribuna dritta come la facciata di una cattedrale da cui sei in campo anche all’ultima gradinata, la club house che trasuda storia e passione, la gente simpatica, ospitale, educata ed innamorata. San Donà è questo, ma è anche una squadra che da qualche anno riesce a ritagliarsi un ruolo da protagonista pur rimanendo nella sua dimensione che con una facile locuzione si può dire pane&salame. Che poi se l’anno scorso non fosse successo…ma lasciamo perdere…Bene, San Donà da sempre è ritenuta una specie di fabbrica di piloni: insomma, in riva al Piave c’hanno questo collaudato stampo che sforna in serie gli Ulisse Trevisin di paoliniana memoria (incrocio fra bue padano e Landini testa calda) e li manda dritti in campo a far danni agli altri in prima linea. C’hanno campato per anni, una specie di distretto industriale; ecco, negli ultimi tempi il “titolare della ditta” deve aver pensato che bisogna diversificare e ampliare la gamma e la fabbrica ha cominciato anche a sfornare belle terze linee e financo ali e centri, per arrivare addirittura all’opposto del pilone, addirittura ad un gioiellino di mediano di mischia che farà parlare di sé. Insomma, oggi voglio dare una carezza alla fabbrichetta diversificata in riva al Piave che zitta zitta sta portando il suo bel campionario artigianale nelle zone nobili della classifica; ma nessun augurio, che, come dice un mio caro amico di quelle parti, porta male…Specie quando sono io a farlo…

Lo scappellotto della settimana va a: Romulo Acosta, il cicciobello dispettoso

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Allora, io sono (stato) un mediano di mischia e lui è un pilone; considerando che solo un mediano di mischia poco intelligente si metterebbe in testa di dare scappellotti ad un pilone (e qua sotto c’è un indovinello facile facile) diciamo che il mio vuole essere un buffetto amichevole ed un invito a darsi una calmata. Per i suoi lineamenti paffuti e angelici il “buon” Romulo è da molti soprannominato Cicciobello; peccato che ad un aspetto siffatto corrisponda un animo caliente e fumino che spesso lo porta ad eccessi negativi per la sua reputazione e per i risultati della sua squadra. Ieri era schierato con il suo Petrarca in un pack di avanti muscolato che neanche i Bokke: coach Marcato aveva evidentemente immaginato una grande battaglia contro il temuto Calvisano ed aveva studiato una muraglia di muscoli per tarpare le ali dei frilli gialloneri. Tutto sembrava funzionare: squadra avanti nel punteggio e avversari in palese difficoltà. Che ti fa il Cicciobello? Forse reagendo ad una provocazione o forse no (ma francamente non conta) decide bene di usare l’avversario come un palo della porta per staccarsi la terra da sotto i tacchetti, ed il tutto sotto gli occhi del ref a due passi. Ovvio cartellino rosso, squadra lasciata in 14 per un’ora e piano tattico che deve essere ristudiato. Ecco, sono certo che ci penseranno il suo tecnico, il suo capitano ed i suoi compagni, ma voglio dirglielo anch’io che non conto una fava: caro Romulo, datti una calmata, perché così ci rimettete solo tu ed il Petrarca! Usa i muscoli per fare quello che ti viene meglio, cioè ancorare la mischia nera, portare avanti palloni, mettere chili nelle ruck e placcare. Le cazz…volate non servono a nessuno.
jpr

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