Sentite odore di test match? Attendete i guerrieri pacifici per capire se, dopo aver praticamente pareggiato a casa loro, siamo in grado di batterli in casa? Anche noi siamo curiosi di testare il valore di questa Italia in una fine 2017 che sembra annunciare buone cose…
The Good
Johan Meyer. Questo premio settimanale andrebbe dato a tutte le Zebre per come hanno giocato sabato scorso ma abbiamo anche un po’ da dire su alcune scelte non felicissime, quindi per ora restringiamo alla nostra grande terza linea bianconera. Meyer è un giocatore arrivato in punta di piedi, ci ha messo poco a carburare e ad iniziare ad essere determinante ad ogni incontro. E’ una terza di grande impatto fisico, buonissimo placcatore, uno di quelli che non avresti voglia di trovarti di fronte su un campo da gioco.
Ma sabato ha dimostrato anche di saper rubare una touche, è stato usato come ball carrier, mancava che facesse il tè e lo portasse a compagni e avversari (copy del nostro collega Hap). Siamo molto contenti che un‘equiparazione sensata è alle porte, perché è vero che abbiamo tanti giovani già di valore in quel ruolo ma melius abundare…
The Bad
Le scelte da evitare. Restiamo al match delle Zebre che è stato entusiasmante pensando a come giocavano l’anno scorso, alla rosa risicatissima, agli infortunati, ai giocatori non ancora o non più adatti al livello.
Le zebre stanno facendo qualcosa di miracoloso in questo inizio di anno, combattendo ad armi pari e anche vincendo con team certamente più strutturati. Però sabato potevano sicuramente portare a casa l’incontro facendo attenzione a qualche scelta. Pensiamo al brutto calcio dalla base di Violi che ha regalato la palla per la ripartenza sudafricana della seconda meta. Pensiamo al passaggio di Canna a De Marchi ad altezza naso e conseguente in avanti da cui è scaturita la mischia + fallo della sconfitta a tempo scaduto.
Sono dettagli che fanno la differenza tra vincere e pigliarla in saccoccia all’82esimo. Violi ha fatto una partita ottima, così come Canna che è stato targhettato pesantemente dai sudafricani, quindi nulla da dire sui singoli ma occorre tenere assolutamente salda la testa nelle decisioni in campo per non affondare tristemente dopo bellissime prestazioni.
Gli atleti del seven
Spesso lo trattiamo come il parente povero del 15 ma il seven è una disciplina molto bella, spettacolare e soprattutto… olimpica. Ci sono atleti mostruosi per velocità, cambio di passo, skills. I tre nominati come “miglior giocatore” sono parte di una lista molto lunga che purtroppo non può ancora comprendere azzurri visto che da noi il seven è ancora in fase, diciamo, embrionale…
Mondiale 13
Altra variante delle tantissime del gioco ovale, in questi giorni si sta disputando il mondiale league e per l’Italia non è cominciata proprio benissimo: sconfitta quasi mai in discussione con l’Irlanda. Ora il cammino per una possibile qualificazione si fa molto duro.