Un Petrarca nervosissimo e svogliato compie la sua nemesi contro un Calvisano che con superbia ci credeva: vince la Corazzata, come al solito
Nella mitologia greca esiste una dinamica molto conosciuta e che racconta di uomini che con superbia (hybris) osano sfidare gli dei: in genere agli dei la cosa non piace per niente e così si incacchiano e poi mandano la dea della vendetta (nemesis, quella che vedete qua sopra) a punirli dolorosamente. Ecco, la partita di stasera si può sintetizzare così: il piccolo, umanissimo Calvisano osa andare a sfidare gli dei del Petrarca nel loro (peraltro miserevolmente vuoto: c’era più gente in campo che sugli spalti) regno. Gli dei si innervosiscono di brutto (ma chissà perché mai una squadra così tanto prima si deve innervosire in questo modo) e prima illudono gli umani e poi li puniscono crudelmente togliendogli il frutto agognato delle loro fatiche. Un Petrarca quasi annoiato ha lasciato fare tutta la fatica della partita agli avversari, si è innervosito tanto perché questi pretendevano addirittura di vincere, e poi ha aspettato che si rovinassero con le loro stesse mani.
Le prime fasi di gioco vedono un netto dominio della squadra ospite che, facendo leva sulla netta predominanza in mischia chiusa mantiene possesso e territorio nelle proprie mani. Si tratta però di un predominio del tutto sterile perché le tante manovre ben strutturate dei ragazzi di Guidi si infrangono a turno sulla proverbiale difesa petrarchina e…sui propri errori di handling e di scelte. Ma soprattutto su una touche catastrofica che vanifica le tante occasioni di attacco conquistate. Così nonostante la palla sia sempre nella metà campo nera e sempre in mano ai calvini la marcatura arriva solo da lontano con Schalk Hugo che al 13’ punisce un tenuto di Carnio per lo 0-3. Poi, dopo la solita serie di errori, un assolo del bravissimo Mastandrea sull’out destro manda in affanno la difesa dei padroni di casa e spinge Tito Tebaldi al fallo professionale teso ad impedire la meta che Bottino sanziona con un giallo al 20’ Sembra il magic moment per Calvisano che con la propria mischia attacca ai 5 costringendo il Petrarca al fallo ripetuto, ma incredibilmente Calvisano pasticcia ancora e regala la palla agli avversari. Così gli ospiti si afflosciano e i padroni di casa escono dal guscio e pur in 14 vanno in attacco. Calvisano, demoralizzata reagisce solo con i falli. Il primo è punito da Faiva con il facile piazzato del 3 pari al 29’ e poi da Bottino che al 33’ mostra il giallo a Nico D’Amico per un fallo contro la maul petrarchina. Al Petrarca bastano 10 secondi di superiorità numerica per trovare subito la meta con Andrea Trotta che marca l’8-3. Sta tutto qui: in superiorità numerica Calvisano subisce, il Petrarca invece fa meta. In chiusura di frazione Calvisano esce dal guscio e ancora Hugo, al 40’ accorcia dalla piazzola sull’8-6 che manda tutti negli spogliatoi.
Il secondo tempo è una specie di museo degli orrori, degli errori e della dabbenaggine, che vedrà prevalere la squadra ospite in queste poco vantaggiose discipline e quella di casa nel punteggio finale. Calvisano in realtà parte benino insediandosi nella metà campo ospite e trovando con la mischia un fallo che al 43’ consente a Hugo di portare avanti i suoi sull’8-9. Pochi istanti dopo un nervosissimo (ma perché mai, di grazia?) Tito Tebaldi corona la sua serata pessima insultando la panchina avversaria, ma il comportamento maleducato e antisportivo viene rilevato dal quarto uomo che richiama l’arbitro: rosso diretto giustissimo e meritatissimo per un comportamento indecoroso e indegno del grande giocatore che Tebaldi è. Così al 45’ Hugo si vede consegnare ancora il tee e piazza la palla dell’8-12. Sembra l’inizio del possibile trionfo per Calvisano, ma da qui in poi la squadra ospite lavorerà alacremente ad un progetto di autodistruzione che alla fine sarà coronato da “successo”. Si, perché da qui in poi Calvisano è solo falli, errori ed orrori e il Petrarca aspetta pazientemente che passino i 20’ di inferiorità numerica per sferrare il colpo di grazia ad una avversario con tendenze suicide. Alla nuova parità numerica ci si arriva attraverso un piazzato per parte, di Faiva al 47’ e di Hugo al 66’ e sull’11-15 tutto è pronto per un finale già scritto, perché una squadra che avanti nel punteggio e in superiorità numerica per 20’ non riesce a combinare nulla di nulla è una sicura candidata alla sconfitta. In parità numerica il Petrarca schiaccia Calvisano nei 20 cm dalla propria linea di meta. Miracolosamente i bresciani ne escono, ma solo per confezionare praticamente da soli la propria sconfitta: al 76’ palla in mano la regalano incredibilmente agli avversari; Faiva, con i gialloneri del tutto sbilanciati apre un’autostrada per Marco Broggin che va sotto i pali con la stessa facilità con cui una massaia andrebbe al mercato. In realtà, però, Broggin non era una massaia, ma una Nemesi divina. 18-15 e tanti saluti al Calvisano che si era addirittura illuso di battere una squadra che, come detto altre volte, appartiene ad un’altra categoria al punto di vincere anche se in inferiorità numerica per mezzora. Così il Petrarca si porta a casa la solita vittoria, stavolta da 4 punti, e il Calvisano stringe un punticino che solo a pochi minuti e ad una dabbenaggine dalla fine era un sorprendente trionfo. Ma così accade agli umani quando pensano di sfidare gli dei.
La Classifica provvisoria
Petrarca Rugby punti 67; Valorugby Emilia* 46; Femi-CZ Rovigo* 44; Fiamme Oro Rugby* 34, HBS Colorno, Transvecta Calvisano** 34; Rugby Viadana 1970 23; Sitav Rugby Lyons* 22; Mogliano Rugby 1969* 19; Lazio Rugby 1927 7
*partite in meno
IL TABELLINO:
Padova, Stadio del Plebiscito – Venerdi 11 marzo 2022
Peroni TOP10, XV giornata
Petrarca Rugby v Transvecta Calvisano 18-15 (8-6)
Marcatori: p.t. 14’ cp Hugo (0-3), 30’ cp Faiva (3-3), 34’ m. Trotta (8-3), 40’ Hugo (8-6). S.t. 43’ cp Hugo (8-9), 46’ cp Hugo (8-12), 49′ cp Faiva (11-12), 67’ cp Hugo (11-15), 76’ m. Broggin tr Faiva (18-15)
Petrarca Rugby: Esposito; Scagnolari, Sgarbi, Broggin, Schiabel (47’ Citton); Faiva, Tebaldi (66’ Panunzi); Trotta (Cap.), Catelan (60’ Ruiz), Goldin (52’ Michieletto); Ghigo, Panozzo (79’ Manni); Pavesi (58’ Hasa), Carnio (58’ Spagnolo), Borean (63’ Mancini Parri).
All. Marcato, Jimez
Rugby Transvecta Calvisano: Van Zyl; Mastandrea (temp. 41’- 44′ Leso), Bronzini, Panceyra Garrido, Ragusi (67’ Susio); Hugo, Consoli; Vunisa, Izecor, Grenon (79’ Maurizi); Ortis (74’ Bernasconi), Van Vuren (64’ Zanetti); D’amico (70’ Leso), Luccardi (58’ Morelli), Brugnara.
All. Guidi, Cittadini
Arb. Bottino (Cosenza)
AA1 Boraso (Rovigo), AA2 Bertelli (Brescia)
Quarto Uomo: Vinello (Treviso)
Tmo: Falzone (Padova)
Cartellini: al 20’ giallo a Tebaldi (Petrarca Rugby), al 33’ giallo a D’amico (Rugby Transvecta Calvisano), al 45’ rosso a Tebaldi (Petrarca Rugby)
Calciatori: Faiva (Petrarca Rugby) 3/5, Hugo (Transvecta Calvisano) 5/6
Note: serata fresca, campo in buone condizioni. Spettatori 200 circa.
Punti conquistati in classifica: Petrarca Rugby 4; Rugby Transvecta Calvisano 1.
Peroni Player of the match: Angelo Esposito (Petrarca Rugby)