Top 12

Top10, Valorugby-Fiamme. Dell’Acqua: “sarà una partita fisica. Coppa del Mondo con il Brasile? Per ora sogno lo scudetto”.

Scritto da Rugby.it

Finalmente i Diavoli tornano nella loro bolgia. Dopo sei mesi e dopo polemiche anche aspre sui problemi e i ritardi nei lavori di sistemazione del prato, il Valorugby rientra al Mirabello. Domenica la squadra di Manghi accoglie le Fiamme Oro Roma nella settima giornata del Top10, in uno scontro d’alta quota (il Valorugby è secondo, le Fiamme quarte) che inizierà alle ore 15; i biglietti sono disponibili su Ciaotickets e nei punti vendita autorizzati.
Matteo dell’Acqua, gladiatore 30enne da otto stagioni a Reggio Emilia, è uno dei tanti diavoli granata che non vedono l’ora di ritrovare il campo di via Matteotti.

Tornate al Mirabello, ne avevate voglia?
“Insieme alla Canalina il Mirabello è la nostra casa e siamo molto contenti di poter finalmente ritrovarlo. Cosa più importante ancora del tornare nel nostro stadio è ritrovare il nostro pubblico; questo sarà un aspetto determinante nella partita con le Fiamme Oro”.

Le Fiamme si sono sempre rivelate avversario tosto, anche se spesso siete riusciti a spuntarla.
“Sono una squadra molto fisica, lo sappiamo bene; sarà importante arginarli sotto quest’aspetto, fermandoli nei breakdown e giocando bene in campo aperto”.

Sei un grande combattente, in un ruolo usurante come quello di seconda linea, e al tempo stesso uno stakanovista: l’anno scorso 1200 minuti in campo, uno dei Diavoli più utilizzati da Manghi, e in questa stagione l’unico insieme a Luus a esser finora sempre titolare. Inizi a sentire il peso di tutto questo impegno?
“No, mi alleno bene, mi sento bene, lavoro bene con i compagni… di sicuro non mi sento arrivato, ecco. C’è sempre voglia di migliorare e di lavorare. Quando le scelte tecniche non mi contemplano, beh, non discuto, ma finché mi mettono in campo continuerò a dare tutto quello che riesco, come sempre”.

Da qualche anno hai intrapreso anche un’avventura, ricca di soddisfazioni, con la nazionale brasiliana.
“Mia mamma è di San Paolo; mi hanno chiamato per la prima volta nel 2018, ho esordito contro i Maori All Blacks (proprio a San Paolo, davanti a 35mila spettatori, ndr); poi ho disputato il Sei Nazioni Americano e qualche altro torneo. Ora loro sono in Sud Africa, per giocare con lo Zimbabwe e altre squadre, ma stavolta hanno scelto soprattutto giocatori giovani”.

Continuerai dunque a giocare nella nazionale brasiliana? I problemi normativi sorti questa estate, con le regole FIR sugli stranieri, sono svaniti?
“Sì, tutto risolto ora. E sì, certamente, ho ogni intenzione di continuare a giocare nel Brasile, se possibile”.

Molti tuoi compagni di nazionale hanno un soprannome, come si usa in Brasile: Tanque, Rambo, Alemao… Anche a te ne hanno dato uno?
“No, mi chiamano semplicemente Matteo… Per tutti sono Matteo”.

Sogni ancora di giocare la Coppa del Mondo con il Brasile o il 2027 è troppo distante?
“E’ un obiettivo che inizia a essere un po’ lontano ma fa ancora parte dei miei sogni. Il sogno più vicino però rimane quello di vincere lo scudetto con il Valorugby, e magari anche la Coppa Italia. Io qui a Reggio ho già fatto un po’ tutto: la retrocessione, la promozione, i play-off, la Coppa Italia nel 2019… mi manca solo lo scudetto”.

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