La qualificazione arriva solo a tempo scaduto, ma premia la squadra più meritevole: Rovigo
Una qualificazione che si risove a tempo scaduto, ma che premia la squadra che più l’ha cercata con determinazione, coraggio e…fiato: tre cose che all’avversaria di giornata sembrano essere decisamente mancate. Non tragga in inganno l’esiguità del gap che alla fine determina l’accesso alla finale (2 soli punti): innanzitutto perchè guardando al complesso dei 160′ (e qualcosina di determinante in più) che hanno impegnato le due rivali appaiono evidenti i meriti di chi ha vinto. E poi perchè fra queste due rivali un esito di questa esiguità è, si può dire, tradizionale. Si erano affrontate altre due volte, infatti, in semifinale Rovigo e Calvisano ed in entrambi i casi la qualificazione era stata decisa per meno di 3 punti da una “pedata” a tempo scaduto: un piazzato di Paul Griffen la prima volta (nel 2012), un drop di Juan Novillo la seconda (nel 2018); questa volta è toccato alla trasformazione di Francesco Cozzi, classe 1997, mettere a segno i 2 punti del sorpasso. E pensare che ha giocato solo perchè Andrea Menniti-Ippolito è stato colpito da un attacco febbrile alla vigilia. Strana la vita!
La partita, per usare un eufemismo, è stata francamente brutta (di una bruttezza rara, a dire il vero) e si è giocata più sui nervi che sugli schemi, anche se una trama sottostante al casino disorganizzato era possibile ravvisarla. Questa volta non è stata la mischia a determinare la superiorità della Rugby Rovigo, bensì il ritmo che un’apertura atipica come Diego Antl è riuscito ad imporre al match. Un giocatore totale che oggi è riuscito incredibilemente a giocare contemporaneamente da 9 da 10 e da 12, uno e trino e incomprensibile nella sua trinità per la difesa calvina che è letteralmente impazzita cercando di capire cosa avrebbe fatto. Il ritmo di Antl ha letteralmente stroncato gli avversari che già a metà primo tempo sembravano palesemente in debito d’ossigeno ed hanno rincorso i loro avversari per tutto il tempo.
In verità Calvisano era partita anche benino, spinta soprattutto dal talento giovane di Alessandro Izekor, un ragazzo di cui sentiremo sicuramente parlare. Ma le pur buone trame dei gialloneri non trovano spazio nella munita difesa rossoblù e verso il 20′ Rovigo prende il pallino in mano, inizia ad alzare il ritmo e per Calvisano il sudore comincia a colare dalle palpebre chiudendo gli occhi. Al 23′ apre le marcature Francesco Cozzi (che poi le chiuderà) punendo un fuorigioco di Van Vuren e portando i suoi sul 3-0 (-6). E’ un primo segno di cedimento per Calvisano che da questo momento perde il possesso a titolo definitivo e tenta disperatamente di rincorrere un avversario che sembra più fit e sempre in anticipo di un secondo buono su ogni trasmissione dell’ovale. La prima meta, al 26′, arriva quasi di conseguenza con Diego Antl che giganteggia facendo da motore all’azione e trasmettendo per Cozzi che libera Gianmarco Vian per la fuga del 10-0 (+1). Calvisano è inebetito da troppo Rovigo che gli spunta fuori dappertutto e le azioni, sempre lanciate dall’imprendibile Antl, si susseguono una dopo l’altra dando l’impressione che il punto di rottura per gli ospiti sia vicino. Ma come dicevamo la partita è brutta, tanto brutta: non si può dire, infatti, che Rovigo giochi bene. Semplicemente Rovigo ha la palla e Calvisano la insegue. Potrebbe succedere tanto, ma non succede nulla in realtà. Il che tiene in vita un Calvisano che, però, sembra tutt’altro che vivo vedendo le espressioni boccheggianti dei suoi giocatori.
La seconda frazione si apre con gioco farraginoso e spezzettato, come se Rovigo, l’unica che sta giocando, stesse aspettando il momento buono per il colpo di grazia. Ma come spesso accade in questi casi non fare equivale a perdere il controllo, così sul primo possesso calvino, peraltro tutto meno che minaccioso, Massimo Cioffi parte come un missile per l’intercetto, ma commentte un avanti volontario che permette a Schalk Hugo di rimettere Calvisano sopra il pelo dell’acqua al 53′: 10-3 (+2 per i gialloneri). E’ questo forse l’unico momento in cui la partita potrebbe incredibilmente girare perchè Calvisano ritrova un pò di fiducia e si guadagna anche qualche occasione nei 22 dei Bersaglieri che però difendono con ottima lucidità contro un attacco assai povero di idee e che ha solo in Izekor l’uomo capace di creare spazi e fare metri. Ma al 65′ avviene l’episodio che potrebbe essere la svolta a favore di Calvisano. Durante un tentativo di pulizia Charly Trussardi va di sola spalla direttamente sul volto di Trulla e l’arbitro Liperini decreta il giallo. Sulla successiva punizione Schalk Hugo, fino a quel momento perfetto, sbaglia un calcio tutt’altro che proibitivo: quei 3 punti mancati saranno decisivi! In ogni caso al 68′ è Matteo Ferro a regalare agli avversari un’altra opportunità “giocando il mediano” in un raggruppamento. Stavolta Hugo non sbaglia e il punteggio è di 10-6 (+5 per Calvisano). Rovigo non ci sta e si getta avanti con coraggio e determinazione: anche se i rossoblù sono uno in meno sembrano due in più: del resto Antl vale triplo…Al 71′ Rovigo potrebbe già passare grazie ad una superba giocata di Antl che calcia a seguire per Vian in costanza di vantaggio; a recuperare la palla accorre Semenzato e la terza linea ex sandonatese lo placca in aria. Un fallo violento e pericoloso che Liperini punisce annullando il vantaggio precedente anche se non sanziona con un giallo. Ma Rovigo è assatanata e Calvisano in debito d’ossigeno, con molti giocatori a respirare a bocca aperta e devastati dai crampi, non tiene i possessi che per qualche secondo e va in confusione ogni volta che deve gestire l’ovale. Tornata in 15 Rovigo domina e il solito Antl in combinazione con Moscardi lancia Cioffi che vola in meta. Ma il TMO giustamente richiama l’attenzione di Liperini su un passaggio in avanti che vanifica l’azione. Calvisano respira per un secondo, ma non è fisicamente in grado di tenere la palla. Rovigo la riprende, conquista un fallo e va in touche ai 5. Da lì serie infinita di pick&go con un finale scritto: quando uno ha il fiato e l’altro no prima o poi il primo, se non sbaglia di suo, segna. Succede, sotto i pali con Carel Greef all’81′. Siamo in perfetta parità: 15-6, 9 di gap come all’andata. Tocca a Francesco Cozzi far esplodere il Battaglini. Finisce 17-6, con +2 complessivo a favore di Rovigo che va meritatamente in finale.
Come detto va in finale chi lo ha più meritato nel complesso delle due sfide. In particolare oggi Calvisano è sembrato rinunciatario anche se, forse, questo più che un atteggiamento voluto è sembrato conseguenza di una incapacità di adattarsi al clima particolarmente caldo di oggi. Un clima che invece non ha impedito a Rovigo di impostare un ritmo che per gli avversari è diventato in breve proibitivo. Rovigo, insomma, non ha giocato bene, ma ha saputo soffrire e correre soffrendo. Calvisano non ha tenuto e quando ha avuto le sue poche occasioni le ha sprecate o per insipienza o, appunto, per mancanza di energie. Fra i gialloneri i soli Izekor e Trulla (finito piangente e stravolto dai crampi) sono sembrati in grado di tenere botta. Fra i padroni di casa buona prova di Vian, anche se sporcata dal brutto gesto su Semenzato, ma anche di Ruggeri ed Uncini. Ma i tre migliori in campo sono stati senza dubbio il 9 Diego, il 10 Antl ed il 12 Diego Antl: tre veri campioni che hanno fatto la differenza.
Appuntamento per la finale del 2 giugno al Plebiscito contro il Petrarca. ci sarà tempo per parlarne.
I TABELLINI:
Rovigo, Stadio Battaglini – domenica 23 maggio ore 15.40
Peroni TOP10, Semifinale Play-off ritorno
FEMI-CZ Rovigo v Kawasaki Robot Calvisano
Marcatori: p.t. 23’ c.p. Cozzi (3-0); 26’ m. Vian tr. Cozzi (10-0); s.t. 53’ c.p. Hugo (10-3); 68’ c.p. Hugo (10-6); 81’ m. Greeff tr. Cozzi (17-6)
FEMI-CZ Rovigo: Cozzi; Cioffi, Coronel (65’ Moscardi), Uncini, Bacchetti (67’ Visentin); Antl, Trussardi; Ruggeri (53’ Sironi), Lubian (58’ Greeff), Vian; Ferro (cap.), Canali; Swanepoel (58’ Brandolini), Nicotera (58’ Cadorini), Leccioli (58’ Pomaro).
All. Casellato
Kawasaki Robot Calvisano: Trulla; Garrido-Panceyra, Bronzini (67’ Ragusi), Mazza, Susio; Hugo, Albanese-Ginammi (46’ Semenzato); Vunisa, Casolari (29’ Martani)(57’ Koffi-67’ Martani), Izekor; Zambonin, Van Vuren; Leso (46’ D’Amico), Morelli (cap) (57’ Luccardi), Brugnara (78’ Gavrilita).
All. Guidi
AA1 Andrea Piardi (Brescia),AA2 Manuel Bottino (Roma)
Quarto Uomo: Luca Trentin (Lecco)
Quinto Uomo:Dante D’Elia (Bari)
Cartellini: al 65’ giallo a Trussardi (FEMI-CZ Rovigo)
Calciatori: Cozzi (FEMI-CZ Rovigo) 3/ 3; Hugo (Kawasaki Robot Calvisano) 2/ 3
Note: giornata di sole. Spettatori circa 600. Semifinale Andata: Kawasaki Robot Calvisano v FEMI-CZ Rovigo 31-22 (4-0)
Punti conquistati: FEMI-CZ Rovigo 4; Kawasaki Robot Calvisano 0
Peroni Player of the Match: Gianmarco Vian (FEMI-CZ Rovigo)