Davide Farolini, uno dei capitani del Valorugby, risponde alle domande del Resto del Carlino di Reggio Emilia
Come va il morale?
“Bene, tutto sommato. Ho la fortuna di aver sempre continuato a lavorare, un po’ in ufficio e un po’ a casa, e questo aiuta”.
In squadra qualcuno è stato colpito dal malefico virus?
“No, per fortuna nessuno”.
Come vive questa situazione?
“E’ un momento difficile per tutti e strano a livello personale. Non sono abituato, quando arriva la primavera, a non giocare, mi trovo spaesato nel non essere al campo. Capisco però che in una situazione come quella che stiamo vivendo l’aspetto sportivo debba passare in secondo piano. Continuo ad allenarmi come posso, da solo”.
Pensa sia stato giusto chiudere il campionato così, senza vincitori?
“E’ difficile dare una risposta. Forse si poteva temporeggiare un altro poco, ma in fondo non importa. Mi dispiace molto non poter giocare e non poter lottare nei play-off, però comprendo la situazione e non voglio esprimere recriminazioni che suonerebbero fuori luogo”.
Se l’emergenza sanitaria dovesse miracolosamente rischiararsi sarebbe ancora possibile riaprire il campionato e concluderlo in estate?
“Direi di no, il tempo a disposizione è troppo poco: le società dovrebbero riorganizzarsi, i giocatori dovrebbero rientrare in forma e comunque il torneo terminerebbe troppo a ridosso della nuova stagione”.
Voi “Diavoli” del Valorugby di Top12 avete rinunciato volontariamente al 25% dei compensi per questi mesi di inattività.
“Ci siamo riuniti e ci siamo detti che è importante fare un gesto di questo tipo nei confronti di chi ci dà la possibilità di giocare; penso sia anche una forma di rispetto nei confronti delle tante persone che in questo momento sono dovute andare in cassa integrazione o che hanno dovuto ricorrere ad altri ammortizzatori sociali. Abbiamo pensato che una riduzione del nostro compenso avrebbe potuto dare sia un contributo concreto al club sia un segnale di solidarietà in questi momenti difficili”
Per la prossima stagione temete ripercussioni specifiche sul piano economico?
“Credo che questo rischio dipenda principalmente da due fattori: la stabilità di un club e le sue ambizioni. Per quanto ci riguarda sono sicuro che il Valorugby non farà alcun passo indietro, anzi. Ho parlato anche con l’allenatore e ho percepito la voglia di affrontare il prossimo campionato con gli stessi sogni con i quali avevamo iniziato questo. Non so dire invece se la crisi potrà avere ripercussioni su società magari meno attrezzate della nostra”.
Segue anche lei ogni pomeriggio, come tanti di noi, i dati della protezione civile?
“Ascolto i TG ma non sono un maniaco dei numeri. So che la situazione sta lentamente migliorando e questo naturalmente fa molto piacere”.
Un prezioso volontario del Valorugby però non ce l’ha fatta: già debilitato da un’altra malattia, Maurizio Francia, padre di tre giovani rugbisti, è spirato due settimane fa.
“Era una persona che vedevo spesso, soprattutto al campo della Canalina quando c’era da dare una mano al club con qualche lavoro. E’ stato un grande dispiacere per me e per tutto il Valorugby, non ci sono molte altre parole da dire”.
La sua sensazione da cittadino: il Governo ha affrontato bene l’emergenza? Noi cittadini ci stiamo comportando bene?
“Penso di sì. L’Italia è stata la prima nazione europea colpita, non avevamo esempi palesi da seguire e credo che il governo si sia mosso con tempestività. Noi cittadini dobbiamo fidarci delle parole di chi ne sa di più –virologi, scienziati…- e se mi chiedono di stare in casa io sto in casa, perché penso sia giusto così”.
I giocatori stranieri del Valorugby –Ngaluafe, Vaeno, Du Preez, Albertario…- sono riusciti a tornare in patria?
“E’ da un po’ che non li sento ma sono quasi certo che siano ancora qui. Del resto il loro contratto scadeva a fine campionato e in fondo non è da tanto che si sa con certezza che è saltato tutto. Sono quasi sicuro che siano ancora tutti a Reggio”.
Lei ha concluso il Top12 in testa alla classifica marcatori; è una soddisfazione che conserverà per sempre o la fine anticipata del torneo l’ha rovinata?
“E’ una delle tante cose positive che stavano accadendo in questa stagione. Tutto lasciava pensare che sarebbe stato un campionato ricco di soddisfazioni per la squadra e anche per me in particolare. Spero tanto che potremo rifarci il prossimo anno”.