Chi merita un premio e chi va dietro la lavagna questa settimana in eccellenza
Che giornata questa dell’eccellenza, l’eccellenza dominata dal numero due, come dicevamo in sede di cronaca!
In questa giornata c’è il ritorno di Calvisano in testa che batte i propri avversari di sempre di Rovigo e li scavalca facendosi accompagnare dal Petrarca, la squadra “immortale” che risorge sempre negli ultimi istanti di partita grazie alle pedate filosofali del proprio alchimista timido Andrea Menniti-Ippolito. Ma è anche la giornata della grande, anche se sfortunata, prestazione dei panociari di San Donà che, con voce sempre più stentorea, intonano la Canzone del Piave per dire a tutti che chi vuol vincere il titolo deve passare su di loro, che, ovviamente, non fanno passare nessuno, italici o stranieri che siano. E’ anche, purtroppo, la giornata di una brutta rissa che offusca la bella giornata di primavera. Ma, soprattutto, è la giornata in cui si interrompe un incubo che sembrava non finire mai…
La carezza della settimana va a: Rugby Mogliano e l’incubo spezzato
I radeciotti di Mogliano ce l’hanno fatta, finalmente, ed hanno cancellato quel brutto 0 nella casella delle vittorie. Ci speravo, perché è brutto vedere dei ragazzi che ce la mettono sempre tutta, si allenano in settimana fra mille difficoltà ed incertezze e vanno in campo con la scimmia della sconfitta sulla spalla. Non è sempre stato questa povera cosa il Rugby Mogliano: ha vinto uno scudetto non molti anni fa, ha quasi sempre frequentato i playoff, ha fatto una finale di Trofeo Eccellenza e, soprattutto negli anni in cui a guidarlo era Kino Properzi, era una delle squadre che faceva vedere il rugby migliore. Ha avuto grandi giocatori come Halvorsen, Steyn, Padovani, Van Vuren, oltre al più bravo di tutti, il grande e sfortunato Aristide Barraud che tutti noi portiamo nel cuore. All’inizio di questa stagione le difficoltà economiche della società hanno costretto la dirigenza a ridurre drasticamente le aspettative e i giocatori migliori hanno preso via via altre strade, lasciando il tecnico Federico Dalla Nora a gestire la sua prima stagione da head coach con risorse tecniche limitatissime. Sono venute solo sconfitte, ma anche prestazioni coraggiose e sfortunate, mai comunque, coronate dal successo. Oggi, finalmente, la vittoria è arrivata e spero possa servire ai ragazzi di Mojan per passare una serata in allegria, una serata finalmente ripagata da quello che ogni sportivo cerca: la soddisfazione di vedere i propri sforzi ripagati.
Lo scappellotto della settimana va a: Reggio e Viadana, che brutto spettacolo
Non c’è molto da commentare, né mi interessa sapere i perché e i percome di una rissa. In campo di “fagiolate” ne succedono spesso (un paio ne ho viste in campo anche oggi a Calvisano), ma di solito si tratta di quegli sfoghi di nervosismo che servono a rilasciare un po’ di pressione per poi giocare più rilassati e tranquilli. Di solito c’è qualche spintone, qualche maglia tirata, provocazioni assortite e tutto finisce lì; assai più raramente vola qualche colpo proibito, ma senza esagerare. Cosa avranno combinato, invece, i giocatori di Reggio e Viadana per spingere l’arbitro Meconi a tirar fuori addirittura 3 cartellini rossi alla fine del primo tempo? Una vera rissa da Far West scatenata in chiusura di primo tempo e a poco vale come consolazione che la partita abbia regalato ai 1300 del Mirabello tanti punti e tante mete. Proviamo a metterla un po’ sul leggero, giusto per non farci il sangue amaro: in una giornata in cui c’erano solo carezze da distribuire i giocatori impegnati nel derby del Po mi hanno dato la possibilità di dare uno scappellotto che, altrimenti, non avrei saputo a chi dare. Tanto io un arbitro che mi appioppi un cartellino, per fortuna, non ce l’ho… Ma, ecco, vedete di evitare remake…
jpr