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L’orgoglio di Calvisano annichilisce Viadana: 47-17

Scritto da Rugby.it

Calvisano raggiunge la finale col doping della rabbia

Immaginate di essere un giocatore di eccellenza e di aver disputato una grande stagione di vertice: le soddisfazioni economiche sono quelle che sono, a vederti sempre un pugno di persone; ti fai il mazzo in allenamento e vai in campo a prendere e dare botte per tutto un campionato. Poi arrivi alla fase decisiva, quella in cui vorresti raccogliere il frutto dei tuoi sacrifici, e un qualcosa, un malinteso, una disattenzione, un errore o quello che è ti tira addosso insulti, polemiche e quant’altro da parte di gente che seduta davanti a una tastiera ti da del mafioso e sostiene che non ti sei meritato nulla perché sei un raccomandato e tutto quello che hai ottenuto non lo devi a te stesso e al tuo lavoro, ma ad oscure protezioni politiche. Tu non vali nulla e non ti sei meritato nulla, anzi, ti dovresti vergognare come un ladro. Riuscite ad immaginare quale effetto possono produrre cose di questo tipo sull’orgoglio di un giocatore che, invece, sa cosa gli sia costato ogni cm percorso in una stagione? Ecco, se non ve lo immaginate vi consiglio di rivedere, sull’ottimo Rugby Channel, la semifinale di ritorno Calvisano-Viadana di cui sto per raccontare: capirete il significato della parola orgoglio.
Si comincia in un Pata Stadium bello pieno di passione giallonera (bella forza, entrambe le squadre hanno quei colori) e graziato dalla clemenza degli elementi che, come per magia, si scateneranno cinque minuti dopo il fischio finale del sig. Blessano. Formazioni come da annuncio e si parte con i padroni di casa che, sin da subito, appaiono indemoniati e rabbiosi di riscatto. Già dopo pochissimi minuti potrebbe essere già meta, ma un’irregolarità in una mischia ai 5 mt impedisce ai bresciani la prima marcatura. Passa però pochissimo, perché all’11’ Sami Panico (uno dei giocatori più bersagliati dalla critica e autore oggi di una prova eccellente) si lancia in una velocissima incursione e alla velocità di un centro arriva quasi in fondo costringendo Viadana al fallo. Sulla successiva touche Calvisano finta la maul e la palla arriva a Novillo che con un suggerimento spiazzante imbuca Pettinelli in meta; Minozzi trasforma e siamo 7-0. Ma Calvisano non si ferma, gioca ad un ritmo insostenibile per gli ospiti che sono sempre in ritardo di mezzo secondo su ogni passaggio e solo cinque minuti dopo Bruno si invola verso la meta fermandosi per una ruck nella quale un evidente fallo professionale di Ormson viene punito col giallo. Sulla successiva azione velocissima è Paz a sgusciare fra le maglie difensive e consentire a Minozzi la trasformazione del 14-0. Oggettivamente non c’è partita e le squadre sembrano addirittura di categorie diverse: Calvisano spinta da una benzina rabbiosa va a velocità doppia e Viadana arranca al seguito riuscendo ad ottenere solo un misero piazzato che Finco trasforma nel momentaneo 14-3. Ma è un attimo, perché la carica calvina continua e comincia a salire in cattedra Juan Novillo, la talentuosa apertura tucumana recentemente piuttosto in ombra. Prima inventa una velocissima azione in diagonale fermata a fatica dalla difesa e poi, nell’azione successiva, si accentra, attira le guardie e le scavalca con un fantastico sombrero col quale si lancia sotto i pali e schiaccia; al 31’ Minozzi trasforma ancora ed è 21-3. Mancano 10’ e Calvisano ha già fatto 3 mete, ma la sua rabbia sta per scatenarsi ancora di più. Prima ancora Novillo tenta uno spettacolare kick-pass che solo per questione di centimetri non si trasforma in una meta di Bruno, ma basta aspettare poco perché la stessa ala calvina strappa la palla agli avversari e, con la collaborazione in linea di Pettinelli, lancia in meta beep-beep Minozzi che va in meta in bandiera come una motoretta: 26-3 e bonus mete raggiunto al 35’! La sberla per Viadana è terribile e i mantovani vagano per il campo come delle povere anime sulle quali Minozzi infierisce nuovamente al 36’ slalomeggiando fra gli avversari e marcando e trasformando nuovamente al 36’ per il 33-3. Finita? Macchè. Bruno, che ha propiziato molte delle marcature fin qui ottenute, evidentemente in credito con la sorte ed il tabellino colpisce a tempo scaduto sfruttando una touche giocata in attacco con calcio a seguire di Novillo; la giovane ala raccoglie e deposita in bandiera, costringendo, per di più, il virgiliano Amadasi a un fallo da cartellino giallo. Da posizione impossibile Minozzi trasforma e il primo tempo finisce 40-3, un punteggio larghissimo e perfettamente rappresentativo di quanto visto in campo.
Che si è visto in campo? Una squadra, Calvisano, straripante, dominante, con una touche perfetta ed una mischia solidissima ed un reparto arretrato fantasioso, velocissimo e performante. Viadana fa quello che può, è anche difficile criticarla, perché davanti ha una squadra francamente incontenibile. Azzardo a dire che probabilmente anche una delle nostre franchige celtiche avrebbe faticato contro il Calvisano di questo primo tempo.
Al ritorno in campo si capisce subito che sarà un’altra partita: Calvisano, con la finale ormai in banca, tira giù la cler e decide sin da subito di cominciare a pensare alla finale. I cambi si susseguono con Brunello che manda a riposo l’intera prima linea e uomini chiave della seconda e della terza. Così la tensione dei padroni di casa cala e Viadana riesce ad uscire dal guscio e, all’51’, appena tornata in parità numerica trova la meta in bandiera con Manganiello (Ormson trasforma per il 40-10). Adesso si può giocare e Viadana si affida soprattutto ai suoi argentini Ormson e Brex che orchestrano bene consentendo a Tizzi di accorciare ulteriormente al 61’ (sempre Ormson trasforma per il 40-17). La reazione mantovana finisce lì perché Calvisano va in gestione-partita e pilota senza eccessivi patemi il risultato in porto, trovando la ciliegina finale della meta di De Santis che permette a Minozzi di fare un figurone trasformando da quasi fuori del campo al 74’ per il finale 47-17.
30 punti di scarto è difficile vederli in un playoff, ma rappresentano plasticamente la distanza vista in campo fra le due squadre. Calvisano, sotto sotto, si augura un’altra settimana di accuse e polemiche da qui alla finale: se l’effetto sulla grinta della squadra è questo…
Dal sito F.I.R. le interviste del dopo-gara e i tabellini:
Filippo Frati, tecnico del Rugby Viadana, rende merito al Calvisano nella conferenza stampa che segue la semifinale di ritorno che ha qualificato i bresciani al match-scudetto di sabato prossimo: “I quaranta punti di oggi ci stanno, sono stati migliori di noi in ogni area del gioco. Ma questo campionato per noi rappresenta un punto di partenza importante e sono soddisfatto della reazione che la squadra ha avuto nella ripresa: dopo il 40-3 del primo tempo non hanno mollato, hanno provato a reagire anche se sicuramente Calvisano ha abbassato il ritmo pensando alla finale di sabato prossimo. Ma era importante che la squadra si scuotesse, ripartiamo da lì”.
Gabriele Morelli, capitano del Calvisano: “Ci sentivamo fiduciosi, sapevamo di poter ribaltare il risulttao dell’andata. Siamo stati efficaci sin dall’inizio in mischia, dove avevamo avuto problemi a Viadana, ed anche in touche abbiamo sistemato alcuni errori. Soprattutto siamo riusciti a limitare Brex, che può essere veramente pericoloso palla in mano. Viadana aveva impostato la gara come all’andata, ha avuto il coraggio di reagire nel secondo tempo, ma noi siamo riusciti ad essere efficaci in ogni situazione e Novillo, rispetto alle ultime settimane, ha fatto davvero la differenza”.
Matteo Minozzi, estremo del Calvisano ed MVP di giornata con 22 punti al proprio attivo (due mete e sei trasformazioni su sette tentativi): “Abbiamo fatto una grande stagione e la vittoria di oggi è stata meritatissima, abbiamo fatto ciò che dovevamo fare. La sconfitta dell’andata credo sia stata un incidente di percorso, ora pensiamo alla Finale della settimana prossima, iniziamo da subito a prepararla al meglio”.

I Tabellini:

Calvisano, PataStadium San Michele – sabato 20 maggio
Eccellenza, semifinale ritorno
Patarò Calvisano v Rugby Viadana 1970 47-17
Marcatori: p.t. 11’ m. Pettinelli tr. Minozzi (7-0); 16’ m. Paz tr. Minozzi (14-0); 26’ cp. Finco (14-3); 31’ m. Novillo tr. Minozzi (21-3); 35’ m. Minozzi (26-3); 36’ m. Minozzi tr. Minozzi (33-3); 42’ m. Bruno tr. Minozzi (40-3); s.t. 11’ m. Manganiello tr. Ormson (40-10); 21’ m. Tizzi tr. Ormson (40-17); 34’ m. De Santis Gia. tr. Minozzi (47-17)
Patarò Calvisano: Minozzi; Bruno (27’ st. De Santis Gia.), Paz (14’ st. Chiesa), Lucchin, Susio (25’ st. Dal Zilio); Novillo, Semenzato; Tuivaiti, Pettinelli (13’ st. Archetti), Giammarioli; Andreotti, Cavalieri (9’ st. Zanetti); Riccioni (7’ st. Costanzo), Morelli (cap, 10’ st. Luus), Panico (3’ st. Rimpelli)
all. Brunello
Rugby Viadana 1970: Manganiello (18’ s.t.) Tizzi; Bronzini A. (23’-38’ pt. Tizzi), Brex, Finco, Amadasi (21’ st. Cipriani); Ormson, Frati M. (25’ pt. Gregorio); Grigolon (8’ st. Orlandi), Denti And. (23’-30’ st. Grigolon, 39’ st. Caila), Du Plessis (31’ st. Grigolon); Caila (18’ st. Anello), Krumov; Brandolini (32’ pt. Garfagnoli), Scalvi (21’ st. Silva), Denti Ant. (21’ st. Cafaro)
all. Frati F.
arb. Blessano (Treviso)
g.d.l. Rizzo (Ferrara), Laurenti (Bologna)
quarto uomo: Brescacin (Treviso)
TMO: Roscini (Milano)
Cartellini: 16’ p.t. giallo Ormson (Viadana); 42’ p.t. giallo Amadasi (Viadana)
Man of the Match: Minozzi (Patarò Calvisano)
Risultato andata: Viadana v Calvisano 18-12 (4-1)
Calciatori: Minozzi (Patarò Calvisano) 6/7; Finco (Rugby Viadana) 1/1; Ormson (Rugby Viadana) 2/2.
Note: 3000 spettatori circa. Giornata afosa, terreno in ottime condizioni. In tribuna il Presidente FIR Gavazzi, il Presidente Onorario Dondi, il vice-presidente Perugini, gli Azzurri Ghiraldini, Zanni, Pratichetti M., Mandelli, Scanavacca, Appiani, Cittadini, Lovotti.
jpr

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