Nel IV° turno del Championship i cinesi neri si prendono tutto
Tornano in campo all’AMI Stadium di Christchurch gli Allblacks cinesi e, ancora una volta in mezzo al loro fiume, ad un certo punto, passa il cadavere dell’avversario. Tocca agli stravolti Springboks di questa stagione subire lo stesso trattamento già provato dai Pumas sette giorni fa: gli straripanti nerovestiti prima ti illudono che si tratti di una partita, poi, quando cominci ad abituarti all’idea, ti rivelano che si tratta di un’esecuzione e che l’ospite d’onore sei tu. Come sempre, dunque, gli Allblacks frollano l’avversario nella prima ora (sempre più scarsa) e poi lo cucinano negli ultimi venti minuti (sempre più prossimi ai 30).
Gli AB’s fanno capire subito che non hanno intenzione di prendere sottogamba un avversario pur reduce da un pessimo periodo e gli riservano la haka “cattiva”, la Kapa O Pango. In campo sono conseguenti: si parte come al solito con gli AB’s che si prendono il campo e attaccano, ma i Bokke, con ottima attitudine al breakdown spingono spesso gli avversari all’errore e all’indisciplina. In questa prima fase grandi protagonisti sono gli avanti sudafricani che quasi da soli reggono l’impatto degli avversari (cosa che a lungo andare pagheranno) che riescono a raccogliere solo un calcio di Barrett all’8’ per il 3-0. I Bokke provano anche ad uscire dal loro guscio difensivo e attaccano bene stando sempre sull’asse verticale con un grande lavoro dei primi 8 che, finalmente, attivano la mediana; De Klerk e Jantjes gestiscono bene l’accelerazione e favoriscono lo splendido cambio d’angolo di Habana che entra in try zone e, con la trasformazione del proprio 10 ribalta il risultato al 18’, 3-7. Ma sul restart Jantjes commette una gravissima ingenuità lasciando cadere l’ovale senza alcuna pressione. Sulla mischia nera susseguente gli AB’s puniscono con un’azione apparentemente di facilità irrisoria: due passaggi al largo con mani di seta e palla da Coles a Dagg che va in meta con souplesse; Barrett, come spesso gli accade, è impreciso dalla piazzola ed al 22’ i tuttineri tornano avanti 8-7. Passano solo 5’ e un’altra mischia fa arrivare nuovamente palla a Coles che fa un cambio di passo da primo centro e un passaggio da apertura per l’accorrente Julian Savea che, da vero bulimico di segnature, va in meta per la 43esima volta. Quasi a voler smentire i suoi critici stavolta Barrett, da posizione assai difficile centra i pali e sigla il 15-7 al 29’. I Bokke, però, non sono ancora pronti a mollare e Jantjes accorcia al 35’ dopo una bella azione fermata solo con un fallo. La prima frazione si chiude così sul 15-10 dopo che Du Toit salva miracolosamente una meta quasi fatta dopo una prodigiosa accelerazione di Jerome Kaino.
Un primo tempo tutto sommato equilibrato, partita vera. Vedremo per quanto ancora.
Al restart Jantjes si presenta subito male sparando fuori la prima palla; una prima avvisaglia dell’alluvione che sta per travolgere i Bokke. Gli AB’s, infatti, sanno che sta per arrivare il loro black-time e cominciano ad accelerare un po’ alla volta. Sulle prime gli ospiti riescono ancora a reggere spendendo le ultime energie dei loro forwards che si sacrificano in un gravoso ed efficace lavoro nei punti d’incontro. Ma dura poco: al 48’ un monumentale Dane Coles, l’utility rugby per eccellenza, in collaborazione con Ardie Savea da il via ad un’azione brillantemente conclusa da Aaron Smith per Ben Smith in meta e il gap comincia ad allargarsi sul 22-10. Allister Coetzee capisce cosa sta per abbattersi sui suoi Bokke e cerca di correre ai ripari con alcuni cambi per tentare di ridare energia ai suoi avanti. La mossa ha un effimero effetto che sortisce 3 punti dalla piazzola per Jantjes: saranno gli ultimi della partita per i sudafricani. Al 56’ un’azione velocissima degli AB’s condotta dai due Smith libera il caparbio Ardie Savea che copia il fratello andando in meta e fa 29-13, 4 mete a 1 e punto di bonus che comincia a rimpinguare una classifica già più che obesa. Al 64’ Dane Coles conclude in bellezza la sua splendida partita con un assist di 25 metri sfruttato da Sam Whitelock schierato solitario all’ala (34-13). Dopo Coles esce anche un altro grande protagonista del match, Aaron Smith che lascia il posto ad un vogliosissimo TJ Perenara, eterno panchinaro dietro la nera pepita. TJ manca la meta di un soffio schiacciando sulla linea laterale dopo un’azione confusa, ma, poco dopo, al 70’ parte velocissimo da una mischia ai 5 e non trovando nessuna guardia va facilmente in meta: sesta meta a 1, 41-13, pochi minuti ancora e l’ennesima esecuzione si conclude.
Non ha nemmeno senso infierire contro l’ennesima prova perdente degli Springboks: poveretti, ci hanno provato con le armi migliori che potevano mettere in campo, ma dall’altra parte c’è una poderosa e terrificante macchina da rugby, una delle più soverchianti mai viste. Il merito è, ovviamente, di un movimento capace di sfornare talenti pazzeschi a ciclo continuo e di un coaching staff di livello altissimo guidato da un tecnico di altissimo livello come Steve Hansen. Chi li ferma questi? Sarebbe interessante sentire il parere del più chiacchierone dei top tecnici, che ora sta dall’altra parte del mondo.
I Tabellini:
Sabato 17 settembre, ore 9.35 – AMI Stadium, Christchurch
The Rugby Championship – Quarto turno
NUOVA ZELANDA – SUD AFRICA 41-13
Nuova Zelanda: 15 Ben Smith 14 Israel Dagg, 13 Malakai Fekitoa, 12 Ryan Crotty, 11 Julian Savea, 10 Beauden Barrett, 9 Aaron Smith, 8 Kieran Read, 7 Ardie Savea, 6 Jerome Kaino, 5 Samuel Whitelock, 4 Brodie Retallick, 3 Owen Franks, 2 Dane Coles, 1 Joe Moody
In panchina: 16 James Parsons, 17 Wyatt Crockett, 18 Charlie Faumuina, 19 Luke Romano, 20 Matt Todd, 21 TJ Perenara, 22 Lima Sopoaga, 23 Anton Lienert-Brown
Sud Africa: 15 Johan Goosen, 14 Bryan Habana, 13 Jesse Kriel, 12 Juan de Jongh, 11 Francois Hougaard, 10 Elton Jantjies, 9 Faf de Klerk, 8 Warren Whiteley, 7 Teboho Mohoje, 6 Francois Louw, 5 Pieter-Steph du Toit, 4 Eben Etzebeth, 3 Vincent Koch, 2 Adriaan Strauss, 1 Tendai Mtawarira
In panchina: 16 Malcolm Marx, 17 Steven Kitshoff, 18 Lourens Adriaanse, 19 Franco Mostert, 20 Willem Alberts, 21 Jaco Kriel, 22 Morne Steyn, 23 Damian de Allende
Arbitro: Angus Gardner
Assistenti: Gauzere – Mitrea
TMO: George Ayoub
Marcatori: 9′ cp. Barrett, 19′ m. Habana tr. Jantjies, 22′ m. Dagg, 28′ m. J.Savea tr. Barrett, 36′ cp. Jantjies, 48′ m. B.Smith tr. Barrett, 53′ cp. Jantjies, 56′ m. A.Savea tr. Barrett, 65′ m. Whitelock, 70′ m. Perenara tr. Barrett
jpr