L’Italia combatte, ma Murrayfield dice no e la Scozia prende il bonus
La Scozia batte l’Italia per 26-14 nell’ultima giornata del Sei Nazioni 2023 al termine di un incontro più combattuto e incerto di quanto non dica il punteggio finale, arrotondato solo allo scadere dalla terza meta di Blair Kinghorn, autore oggi di 21 punti sui 26 messi a segno dai padroni di casa.
Gli Azzurri partono bene e fanno la voce grossa nei raggruppamenti sin dai primi minuti: al 3’ un tenuto scozzese manda dalla piazzola Allan, ma l’estremo azzurro stringe troppo il calcio. Tommaso si rifà cinque minuti dopo, sugli sviluppi di un tentativo di maul italiano nei 22 scozzesi fermato in modo falloso dai padroni di casa. Lo 0-3 sveglia in qualche modo la Scozia, che comincia ad ingranare e a guadagnare metri soprattutto grazie a Dempsey, al ritmo di White dietro la mischia e alle due ali carenate Steyn e Van der Merwe. È proprio il numero 11 scozzese a sbloccare il punteggio dei suoi al tredicesimo: White gioca in chiusa, Bruno perde un tempo nello scivolamento e Van der Merwe schiaccia in bandierina nonostante un disperato tentativo di Garbisi.
L’Italia torna subito in vantaggio grazie ancora al piede di Allan, preciso nel punire un’ingenuità di Dempsey in ripartenza, poi è assedio scozzese nei 22 ospiti, con Turner e compagni che più volte rinunciano ai pali per cercare il bersaglio grosso, trovando invece una difesa azzurra solida e feroce. Capiscono però, gli scozzesi, che a destra la mischia italiana non è così solida, e allora attorno al 25’ chiedono più volte il confronto diretto, provocando di fatto dapprima un richiamo generalizzato alla nostra prima linea e poi il giallo a Marco Riccioni, messo sotto (più tecnicamente che fisicamente) da Schoeman. È il preludio alla seconda meta scozzese, che arriva in prima fase grazie a Kinghorn, bravo a raddrizzare e a sfruttare un placcaggio poco efficace di Fusco. Gli uomini di Crowley si ributtano subito nei 22 scozzesi, ma al primo errore gli scozzesi risalgono il campo e costringono agli straordinari la difesa italiana, brava a forzare l’avanti e il fuorigioco di Ritchie, che aveva provato a giocare subito il pallone perso. C’è ancora tempo per un ultimo tentativo del XV del Cardo (in un primo tempo durato 44 minuti!), ma Gesi riesce a risolvere dopo un bel buco di Steyn al largo.
L’inizio del secondo tempo è di fatto senza soluzione di continuità: scozzesi installati nei nostri 22 e Kinghorn che schiaccia dopo tre minuti. Sembra l’inizio del rovescio azzurro, ma la reazione italiana, anche perché la lucidità sembra latitare: prima Fusco indovina un buco ma spreca malamente con un brutto passaggio a Gesi, poi lo stesso giocatore gestisce male un possesso azzurro a pochi metri dalla linea scozzese. È invece l’inizio di una fase di gioco in cui i scozzesi rallentano il ritmo e in cui l’Italia, con Alessandro Garbisi in mediana e Zuliani in terza, torna a farsi pericolosa. Il muro scozzese viene giù finalmente all’ora di gioco grazie ad un bel grubber di Paolo Garbisi e a Tommaso Allan che schiaccia. Poco dopo una bella cacciata di Zuliani manda Garbisi dalla piazzola e l’Italia torna a meno 5. La partita non è bellissima da vedere, ma l’intensità degli impatti e l’incertezza del risultato non fanno staccare gli occhi da quel che succese a Murrayfield. Gli ultimi cinque minuti dicono tutto del “vorrei ma non posso” azzurro: giochiamo alla mano due calci (scelta che, senza senno di poi, è largamente condivisibile), con gli scozzesi costretti nei loro 5 metri. Nella prima occasione A. Garbisi prova il tuffo ma viene fermato da Redpath e l’arbitro torna su un fuorigioco scozzese, nella seconda Pettinelli non controlla un ovale sporcato alla disperata da un avversario. La mischia è scozzese e il crollo della nostra prima linea mette le ali ai piedi a Ritchie e compagni, che giocano alla mano l’ultimo possesso con Van der Merwe e Kinghorn, che schiaccia a terra la meta di un 26-14 che forse va al di là dei demeriti azzurri.
Finisce così un Sei Nazioni senza vittorie azzurre, avaro di soddisfazioni dal punto di vista dei risultati, ma molto più positivo sul piano del gioco e dell’agonismo. Certo, il cucchiaio tornerà di nuovo a queste latitudini, ma l’impressione è che la tendenza presto si invertirà. Speriamo di non dover attendere ancora molto.
IL TABELLINO:
Murrayfield-Edimburgh 18/03/2023
V Turno Sei Nazioni 2023
Scozia-Italia 26-14
Scozia: 15. Ollie Smith; 14. Kyle Steyn, 13. Huw Jones, 12. Sione Tuipulotu, 11. Duhan van der Merwe; 10. Blair Kinghorn, 9. Ben White; 8 Jack Dempsey, 7 Hamish Watson, 6 Jamie Ritchie (C); 5 Jonny Gray, 4 Sam Skinner; 3 Zander Fagerson, 2 George Turner, 1 Pierre Schoeman
A disposizione: 16. Ewan Ashman, 17. Rory Sutherland, 18. WP Nel, 19. Scott Cummings, 20. Matt Fagerson, 21. Ali Price, 22. Ben Healy, 23. Cameron Redpath
Marcatori Scozia
Mete: van der Merwe (12), Kinghorn (29, 43, 80)
Trasformazioni: Kinghorn (29, 43)
Calci di punizione:
Italia: 15. Tommaso Allan, 14. Pierre Bruno, 13. Juan Ignacio Brex, 12. Tommaso Menoncello, 11. Simone Gesi, 10. Paolo Garbisi, 9. Alessandro Fusco, 8 Lorenzo Cannone, 7 Michele Lamaro (C), 6 Sebastian Negri, 5 Federico Ruzza, 4 Edoardo Iachizzi, 3 Marco Riccioni, 2 Giacomo Nicotera, 1 Danilo Fischetti
A disposizione: 16. Marco Manfredi, 17. Federico Zani, 18. Pietro Ceccarelli, 19. Niccolo Cannone, 20. Giovanni Pettinelli, 21. Manuel Zuliani, 22. Alessandro Garbisi, 23. Luca Morisi
Marcatori Italia
Mete: Allan (62)
Trasformazioni:
Calci di punizione: Allan (7, 15), Garbisi (66)