L’Italia manca l’occasione d’oro ed il Galles ne approfitta
Il Galles di Warren Gatland batte la più brutta e sconclusionata Italia dell’era Crowley per 17-29 e di fatto restituisce con gli interessi la sconfitta a domicilio patita un anno fa. Certo, uno vede la partita e sarebbe portato a pensare che gli Azzurri siano stati anche sfortunati, ma chi ha afferrato e fatto volare un pallone ovale almeno una volta nella vita sa che, nel rugby, fortuna e sfortuna sono compagne di ventura con cui bisogna saper convivere senza farle contare più di tanto.
Il match inizia con gli Azzurri notevolmente nervosi, notevolmente erosi dalla tensione della partita. Il Galles, dal canto suo, gioca chiuso che più chiuso non si può e porta a casa i primi punti dalla piazzola dopo soli sei minuti grazie ad un calcio di Owen Williams. L’Italia cerca di darsi una scossa, ma al nono minuto capitola: Rhys Webb disegna un calcio malizioso nei 22 azzurri, Bruno e Allan lasciano rimbalzare e Dyer piomba sull’ovale portandolo in mezzo ai pali. La meta sembra galvanizzare gli Azzurri, che grazie ad un paio di interventi gallesi indisciplinati riesce a portarsi avanti e, sugli sviluppi di una mischia finalmente incisiva, a capitalizzare dalla piazzola con Allan. Sembra l’inizio di un’altra partita, ma la salita è appena iniziata: Faletau recupera un possesso difettoso e allarga l’ovale, che arriva a Liam Williams. In tre provano a placcarlo, ma nessuno riesce a fermarlo come si deve e l’estremo di Cardiff schiaccia per il 3-15. Gli uomini di Crowley hanno due grosse occasioni per andare a bersaglio: prima un buco di Allan non è seguito da anima azzurra, con i gallesi bravi a forzare il tenuto dopo un paio di fasi, poi un bel buco di Garbisi e Padovani porta Ruzza ai 5 metri, ma l’accorrente Menoncello non viene mai servito. Il match sembra sul punto di girare e l’impressione è che ai padroni di casa manchi davvero un centesimo per fare un euro, ma negli ultimi cinque minuti della prima frazione di gioco succede di tutto: prima Lorenzo Cannone si fa cacciare per aver fatto crollare una maul gallese nella nostra zona rossa, con conseguente meta di punizione. Poi, nell’ultimo arrembaggio azzurro, ci facciamo male da soli: dopo l’ennesimo fallo in ruck gallese allarghiamo e Garbisi propende per il cross kick. Liam Williams è il primo ad arrivare, ma Bruno gli rovina addosso in volo e l’arbitro decide di girare il calcio. Il primo tempo si chiude qui, con gli Azzurri che difficilmente potevano disegnare quaranta minuti peggiori di questi.
La ripresa inizia nel migliore dei modi per Lamaro e compagni: gran buco di Menoncello, ripreso a fatica a poco dalla linea gallese. Sugli sviluppi Allan calcia a seguire e Negri plana in meta per il 10-22. L’Italia sembra un’altra squadra, ma nella peggior giornata azzurra del 2023 arriva subito la tegola: Bruno riparte nella sua metà campo e, per difendere il possesso, pianta l’avanbraccio sul collo di un pilone gallese. L’arbitro ci pensa un po’, poi sceglie il giallo e giochiamo altri dieci minuti con un uomo in meno. Il Galles, squadra con poche gambe ma con tantissima materia grigia, colpisce al momento giusto grazie a Rhys Webb, che trova il buco giusto e serve Faletau, un uomo solo al traguardo e meta di bonus per il Galles. Sul 10-29 la partita vive una lunga fase di stasi e sembra di assistere all’incontro tra due pugili che sanno che di colpi in canna ne hanno ben pochi e si guardano bene dal mostrare il fianco, fase che si interrompe appena gli innesti dalla panchina cominciano a fare effetto. Tra gli Azzurri a salire in cattedra è Zuliani, con Fusco che mostra alcuni bei guizzi ma che non sempre riesce a registrare la squadra. A dodici dal termine la meta di Brex sembra dare nuovo impulso alla rimonta azzurra, ma i gallesi gestiscono da par loro una fase di gioco che non può non essere ad appannaggio della squadra che ha più mestiere. L’Italia, forse, se lo guadagnerà sul campo, ma oggi non può disporre dell’esperienza e della capacità di limare di Ken Owens e compagni. Certo, si fanno apprezzare alcune incursioni (Zuliani, Fusco, Iachizzi), ma quando la palla pesa un po’ di più l’ovale passa sempre di mano.
Finisce 17-29 un incontro che gli Azzurri delle prime tre giornate del torneo avrebbero potuto vincere con nemmeno troppi affanni. Chissà che la giornata di oggi insegni che l’esperienza e gli acciacchi portati dall’esperienza, nelle giornate storte, valgono più della bellezza eterea della gioventù. Avremo tempo di impararlo, ma questa era un’occasione buona.
loverthetop_86
IL TABELLINO:
Roma, Stadio Olimpico
GUINNESS SIX NATIONS
Sabato 11 marzo 2023 | kick-off ore 15:15
ITALIA v GALLES 17-29 (p.t. 3-22)
Marcatori: PT 6’ CP O. Williams (0-3); 8’ m. Dyer, t. O. Williams (0-10); 15’ cp Allan (3-10); 17’ m. L. Williams, nt (3-15); 34’ m. tecn. Galles (3-22). PT 42’ m. Negri, t. Allan (10-22); 49’ m. Faletau, t. O. Williams (10-29); 67’ m. Brex, t. Allan (17-29);
Italia: 15 Allan; 14 Padovani, 13 Brex, 12 Menoncello (59’ Morisi), 11 Bruno; 10 Garbisi, 9 Varney (56’ Fusco); 8 L. Cannone, 7 Lamaro (C – 77’ Pettinelli), 6 Negri (52’ Zuliani); 5 Ruzza; 4 N. Cannone (60’ Iachizzi); 3 Ferrari (32’ – 38’ Riccioni; 48’ Riccioni), 2 Nicotera (52’ Bigi), 1 Fischetti (62’ Zani)
In panchina (6-2): 16 Bigi, 17 Zani, 18 Riccioni, 19 Iachizzi, 20 Pettinelli, 21 Zuliani, 22 Fusco, 23 Morisi
Head Coach: Kieran Crowley
Galles: 15. L. Williams (61’ North); 14. Adams (51’ Rees-Zammit), 13. Grady, 12. Hawkins, 11. Dyer; 10. O. Williams, 9. Webb (53’ T. Williams); 8. Faletau, 7. Tipuric, 6. Morgan (60’ Reffell); 5. Jenkins (68’ Davies), 4. Baird; 3. Francis (52’ Lewis), 2. Owens (C – Baldwin; 74’ Owens), 1. Wyn Jones (45’ Thomas)
In panchina (5-3): 16. Baldwin, 17. Thomas, 18. Lewis, 19. Davies, 20. Reffell, 21. T. Williams, 22. North, 23. Rees-Zammit
Head Coach: Warren Gatland
Arbitro: Damon Murphy (RA)
Assistenti: Karl Dickson (RFU) e Chris Busby (IRFU)
TMO: Joy Neville (IRFU)
Cartellini: 34’ giallo L. Cannone (ITA); 44’ giallo Bruno (ITA);
Calciatori: O. Williams (GAL) 3/5; Allan (ITA) 3/3;
Player of the Match: Rhys Webb (GAL)
Note: PT 3-22. Giornata soleggiata, terreno in perfette condizioni, spettatori 61.536. In campo tra i due tempi una folta rappresentanza della Nazionale Azzurra impegnata nello storico Tour in Sudafrica del 1973.