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Eccellenza: è l’ora delle pagelle!

Scritto da Rugby.it

Diamo i voti alle squadre del Campionato di Eccellenza

Finisce il girone di andata, siamo a metà stagione e, come a scuola, è tempo di dare le pagelle alle nostre squadre di Eccellenza per vedere chi si è comportato bene e chi meno. Naturalmente è solo un gioco, senza alcuna pretesa, ma proviamoci lo stesso, andando in ordine di classifica.

Calvisano, voto 8: un voto davvero alto per la squadra di Brunello, che è riuscita a farsi trovare al suo “solito posto”, cioè davanti a tutti in un anno in cui, davvero non era scontato. In estate ha perso molti giocatori-totem sostituendoli con giovanissimi, ha cambiato guida tecnica, ha avuto fuori un impact-player come Costanzo per quattro turni, ha avuto numerosi e gravi infortuni e visto volare via la mediana titolare sostituendola in corsa. Ciononostante ne ha persa solo una e solo di un punto ed è davanti a tutti. Che dire, chapeau!

Rovigo, voto 7: ha probabilmente l’organico più forte e completo e, dopo una buona partenza con una sola accettabile sconfitta di un punto a Mogliano, ha deciso di complicarsi la vita con scelte societarie, diciamo così, particolari. Ha perso a Calvisano ben oltre il punteggio, ma conserva intatte le possibilità di successo. Certo, nella seconda parte della stagione deve decisamente cambiare marcia e chiarire le problematiche interne che possono minarne il grande potenziale.

Petrarca, voto 7,5: era probabilmente la squadra più attesa della stagione, dopo una campagna trasferimenti importante e l’arrivo al timone di un coach vincente e prestigioso come Cavinato. Partito maluccio nel derby day, si è brillantemente ripreso vincendo partite che probabilmente l’anno scorso avrebbe (ha) perso; emblematica la vittoria col minimo scarto sulla capolista Calvisano, che solo quella partita ha perso. Deve continuare così.

Mogliano, voto 8: mezzo voto in più perchè ha subito un trauma tecnico e psicologico davvero molto forte, perdendo per tutta la stagione il suo miglior giocatore che, probabilmente, è anche il migliore di tutta l’Eccellenza. Alla sua classifica mancano ben 8 punti (4 di penalità e i 4 conquistati sul campo con San Donà e non assegnati) che la collocherebbero a pari punti con Rovigo. Ha perso un solo match con Calvisano e, con l’arrivo di Renata, si presenta forse come la squadra da battere.

Viadana, voto 6,5: mezzo voto in più perchè chi scrive è rugbysticamente innamorato di Ian McKinley, ma, in realtà, la squadra di Steyn ha avuto un cammino appena sufficiente rispetto al buon organico. In molti match, come quelli di Mogliano e Padova o quello casalingo con San Donà, ha regalato un tempo all’avversario, giocando solo l’altro. Deve fare di più se vuole provare a giocare un ruolo da outsider per i play-off

San Donà, voto 5,5: bisogna tener conto che la sua classifica è arricchita da 4 punti elargiti dal giudice sportivo e considerare che la squadra che lo scorso anno rischiò di raggiungere i play-off sta quest’anno abbastanza deludendo. Dopo il cambio di guida tecnica le cose, in effetti, sembrano essere migliorate. Ha tempo e possibilità per migliorare.

Lazio, voto 7: ecco, invece, una squadra dalla quale nessuno si attendeva nulla e che, dopo un mercato assai deludente e fatto per lo più di partenze importanti, era considerata come borderline fra tranquillità e rischio retrocessione. Invece, senza che nessuno quasi ci facesse caso, un grande acquisto era arrivato, vale a dire il nuovo coach Carlo Pratichetti, uno di quegli artigiani che la stampa in genere non si fila, ma che sanno e sanno fare. Può togliersi ancora molte soddisfazioni.

Fiamme Oro, voto 5: campionato, finora, decisamente deludente per i poliziotti, che lo scorso anno erano arrivati addirittura ai play-off. E’ vero che hanno perso pezzi da 90 come Benetti e Canna e, soprattutto, l’allenatore-guru Presutti, ma il mercato aveva portato elementi di valore, in ragione dei quali non si può che ritenere insufficiente il rendimento mostrato. Il rischio è quello di una seconda parte di stagione mediocre per assenza di stimoli: non può aspirare ai play-off e, ragionevolmente, non corre rischi di retrocessione. Devono trovare da soli i motivi per proseguire la stagione in maniera apprezzabile e non anonima.

Piacenza, voto 5,5: no, nessuno pretendeva che facesse sfracelli, ma, francamente, c’era curiosità e attesa per i ragazzi di Bertoncini, arrivati dalla serie A con un organico rodato e con l’arrivo di alcuni elementi di valore ed esperienza. Va detto che uno di questi elementi, Nathan, si è purtroppo infortunato, ma qualcosa di più ci si aspettava. I leoncini devono stare attenti, perchè pare che dietro qualcosa si stia muovendo…

L’Aquila, voto 6: una squadra con le porte girevoli, gente che va e altra che viene. Le ha perse tutte, talvolta anche sbracando. Ma qualcosa pare essere successo, perchè fra la gente che è arrivata c’è un nome importante come quello di “Mouse” Cuttitta, uno dei tecnici della mischia migliori d’Europa. Qualcosa si è già visto e, forse, la predestinazione alla retrocessione non è più così certa. Vedremo.

jpr

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