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Petrarca, lo scudetto degli stra-forti

Scritto da jpr

Vince come da pronostico il Petrarca, squadra di gran lunga più forte del torneo: Rovigo sbatte contro un muro , finisce 19-6

All photos by Stefano Delfrate

Sin dalla scorsa estate andiamo scrivendo che il Petrarca per organico e risorse economiche e tecniche è squadra di un’altra categoria rispetto alle altre 9 del TOP10 e che sarebbe stato clamoroso se non avesse vinto il titolo. Il titolo probabilmente più annunciato della storia del nostro campionato è perciò arrivato al termine di una regular season letteralmente tiranneggiata e di playoff fatti di sole vittorie sino a quella definitiva di oggi, conseguita conto un Rovigo che ha fatto il massimo…che la superiorità avversaria gli ha consentito, finendo a quasi due break di distacco. Un divario che avrebbe potuto essere tranquillamente più largo stante il dominio in termini di possesso e territorio dei ragazzi di Marcato, ma che il nervosismo, tanti piccoli errori e addirittura più di 20’ in inferiorità numerica (con un paio di azioni giocate addirittura in 13!) ha mantenuto entro termini confortevoli, ma nettamente inferiori al potenziale: insomma, fra le due squadre potevano starci tranquillamente anche 30 punti. Questo non deve suonare a critica per i ragazzi di Coetzee, che vanno elogiati per essere arrivati fin qui ed essersi battuti con grande impegno, ma vuole sottolineare il mostruoso potenziale dei neocampioni d’Italia, cui basta fare davvero poco per vincere contro chiunque in Italia. Va quindi celebrata la vittoria degli stra-forti, le risorse impiegate con generosità dalla proprietà, l’oculata gestione della dirigenza, la capace conduzione di uno staff tecnico di altissimo livello e la mostruosa qualità e quantità dell’organico: ha vinto il più forte, senza discussioni o recriminazioni possibili.

Parte fortissimo il Petrarca che mette alla frusta la difesa rovigota che, però risponde con ordine e disciplina, ma sono soprattutto gli errori di handling a penalizzare i neri in un paio di occasioni che avrebbero dovuto essere sfruttate meglio. Così nonostante un quarto d’ora di possesso totale e permanenza nei 22 polesani la prima marcatura per i ragazzi di Marcato arriva dalla piazzola grazie a Scott Lyle che al 15’ punisce un fallo al break down. La reazione dei Bersaglieri non si fa attendere e trova il pareggio sul 3-3 con Abner Van Reenen al primo vero attacco grazie ad un fuorigioco al 24’. Il pallino però rimane al Petrarca che continua a controllare possesso e territorio, ma persevera anche in una miriade di errorini che vanificano tante situazioni da possibile meta. La montagna del predominio così partorisce solo il topolino di un altro calcio per Lyle che al 32’ fa 6-3 a punire un fuorigioco. Negli ultimi minuti Rovigo prova a prendere il sopravvento, ma si scontra con la solita granitica difesa petrarchina e si va negli spogliatoi dopo 40’ francamente molto noiosi e deludenti.

La ripresa si apre con una pessima notizia per Rovigo che deve rinunciare ad uno dei suoi migliori elementi, quel Giacomo Da Re che durante la stagione ha garantito equilibrio al reparto arretrato, ma al 44’ arriva il calcio del pareggio dopo un’azione rocambolesca nata da un erroraccio di Faiva e miracolosamente salvata da Lyle: lo stesso Faiva ritarda poi nel rotolare da un placcaggio e Van Reenen fa 6-6. Ma il Petrarca da qui in poi cambia marcia, non per tanto, ma solo quel che basta per strappare nel punteggio e poi ri-rallentare per gestire, che poi è la caratteristica di chi è molto più forte degli altri: ti do una botta e poi gestisco la tua reazione. Quindi al 46’ dopo un’azione finalmente avanzante e priva di errori il Petrarca arriva in red-zone e qui Spagnolo inventa una veronica degna di Shane Williams per uccellare un difensore, aprire su Luca Nostran e consentirgli di scavare il gap decisivo sul 13-6. La partita virtualmente finisce lì perché da adesso in poi i neri vanno in gestione. Al 58’ ancora il solito Lyle allunga dalla piazzola sul 16-6 e la partita entra placidamente nell’ultimo quarto. Ci sarebbe solo da attendere il fischio finale se Diego Galetto non decidesse di mettere un po’ di pepe nel finale, per non farci annoiare troppo: al 60’ durante una maul rodigina ormai abortita a centrocampo qualcosa di strambo nella testa gli suggerisce di giocare il pallone da terra, per di più in avanti: Andrea Piardi, visionato il TMO, non ha dubbi e gli commina un giallo. Potrebbe essere un problema per una squadra normale, ma non per gli stra-forti: in inferiorità numerica non solo non subiscono (né corrono rischi di subire), ma addirittura rischiano di andare ancora in meta con una devastante incursione di Broggin sui cui sviluppi Rovigo mette una pezza con un fallo che ancora Lyle castiga al 65’ per il 19-6 che sarà definitivo. Addirittura il Petrarca resta poi in 13 perché Scott Lyle si fa male ed i cambi sono finiti, ma ciononostante Rovigo viene fermata senza troppi problemi e la partita si avvia alla conclusione che tutti si aspettavano.

Vince quindi il suo 14° scudetto il Petrarca del presidente Alessandro Banzato, del coach Andea Marcato, di capitan Andrea Trotta, ma soprattutto vince la squadra che non poteva che vincere, quella che abbiamo scherzosamente chiamato sin dalla scorsa estate Corazzata Petrarkin, impressionati dal suo mostruoso potenziale che ne fa una squadra praticamente imbattibile per le altre, alle quali rimane da cercare di crescere per rilanciare la sfida il prossimo anno: Rovigo e Reggio saranno ancora forti e ad esse si aggiungerà l’ambizioso Colorno; al Petrarca l’onere e l’onore di difendere nella prossima stagione sia lo Scudetto che la Coppa Italia trofei vinti in un’annata senza rivali.

IL TABELLINO:

Parma, Stadio Sergio Lanfranchi – sabato 28 maggio
Peroni TOP10, Finale

Petrarca Rugby v FEMI-CZ Rovigo 19-6

Marcatorip.t. 15’ cp. Lyle (3-0); 24’ cp. Van Reenen (3-3); 32’ cp. Lyle (6-3); s.t. 4’ cp. Van Reenen (6-6); 6’ m. Nostran tr. Lyle (13-6); 18’ cp. Lyle (16-6); 25’ cp. Lyle (19-6)

Petrarca Rugby: Lyle; Fou (17’ st. Capraro), De Masi (26’ st. Sgarbi), Broggin, Zini; Faiva, Tebaldi (15’ st. Citton); Trotta (cap.), Casolari (22’ st. Michieletto), Nostran; Panozzo (15’ st. Ghigo), Galetto; Hasa (7’ st. Pavesi), Di Bartolomeo (22’ st. Carnio), Spagnolo (15’ st. Borean)

All. Marcato

FEMI-CZ Rovigo: Da Re (1’ st. Borin); Sarto, Moscardi (22’-29’ st. Uncini), Diederich Ferrario, Bacchetti; Van Reenen (31’ st. Uncini), Chillon (22’ st. Visentin); Ruggeri, Lubian, Sironi (1’ st. Cosi, 17’ st. Steolo); Ferro (cap.), Bur; Swanepoel (11’ st. Pomaro), Cadorini (11’ st. Momberg), Leccioli (11’ st. Quaglio)

All. Coetzee

Arbitro Piardi (Brescia)
Assitenti: Bottino (Roma), Vedovelli (Sondrio)
Quarto Uomo: Russo Fi. (Treviso)
Quinto Uomo: Rosella (Roma)
TMO: Liperini (Livorno)

Cartellini: 20’ st. Galetto (Petrarca Padova)

Calciatori: Lyle (Petrarca) 5/5; Van Reenen (Rovigo) 2/2

Peroni Man of the Match: Trotta (Petrarca Padova)

Note: terreno in perfetto condizioni. Stadio “Lanfranchi” esaurito

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jpr