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La rivincita della rivincita della rivincita della…

Scritto da jpr

Sabato al Lanfranchi l’attesa finale del TOP10: sorpresa o esito scontato? Petrarca-Rovigo, le eterne rivali. L’anno scorso finì come si vede sopra, e stavolta?

Ci siamo. L’appuntamento è sabato 28 alle 17.30 (diretta Raisport) al Lanfranchi di Parma per lo showdown finale del TOP10. Una finale che arriva al termine di una regular season letteralmente tiranneggiata dal Petrarca Padova di Andrea Marcato dall’alto di una rosa semplicemente mostruosa e di risorse tecniche e finanziarie davvero di altro livello rispetto ai competitor, caratteristiche per le quali sin da prima che il torneo iniziasse avevamo la certezza assoluta che i neri sarebbero stati sicuramente in finale e che ci sarebbero stati da assoluti favoriti. Parziale sorpresa, invece, per la rivale che la favorita Corazzata Petrarkin troverà sul ground parmigiano: è vero che i campioni in carica della Rugby Rovigo erano nel novero delle favorite, ma è inutile nascondere che la rivale dei neri più gettonata nei pronostici era quel Valorugby che i rossoblù hanno meritatamente eliminato al termine di due semifinali combattutissime e piene di suspense e che hanno rappresentato probabilmente, sino ad ora, il momento più coinvolgente dell’intera stagione.

Quindi avremo in finale la classica contrapposizione fra una favoritissima e un outsider (o quasi); certo, spesso è avvenuto così in passato, ma ci sentiamo di dire che raramente come in questo caso ricordiamo finali in cui fosse così netto il favore del pronostico per una delle due contendenti. Paradossalmente questo NON è generalmente un elemento vantaggioso per il favorito stesso! Petrarca e Rovigo hanno avuto spesso occasioni di confronto e non sempre la vittoria finale ha arriso alla squadra ritenuta più forte. Per restare alle ultime due finali disputate fra le stesse contendenti, in realtà, è accaduto esattamente il contrario! Nel 2011 al Battaglini Rovigo era nettamente favorita dopo una stagione dominata, ma ebbero la meglio i petrarchini guidati da Pasquale Presutti. Lo scorso anno, al Plebiscito, i favoritissimi neri si videro strappare dal collo la medaglia di campioni da una meta a fil di sirena di Greef che decretò il titolo per i Bersaglieri di Umberto Casellato. Quindi come andrà a finire stavolta? La logica non può che dire Petrarca, al di là delle frasi fatte sull’imprevedibilità della partita secca e sul caso che domina i destini degli uomini: riteniamo corretto attribuire al Petrarca il 65% delle possibilità di vittoria contro il 35% per i Bersaglieri. Ma, naturalmente e con tutta evidenza, 65 non è 100 e 35 non è 0…Ciò che non dovrebbe certamente mancare è l’agonismo fra due rivali perfette e fatte per contrapporsi; questa è infatti la peculiarità del nostro tanto bistrattato TOP10: il proporre sentite e coinvolgenti rivalità, capaci di infiammare la passione dei tifosi nella sfida. Insomma, ciò che rende sentita e partecipata una competizione e che un po’ manca ad altri livelli sicuramente più ricchi e tecnicamente prestigiosi, ma probabilmente meno emotivamente coinvolgenti.

Dal punto di vista delle formazioni schierabili in campo i due tecnici, Andrea Marcato ed Allister Coetzee, non dovrebbero avere particolari problemi, fatti salvi i lungodegenti da tempo nella lista degli indisponibili. Anche Alberto Chillon infatti sarà disponibile per Rovigo dopo che il “buon cuore” del giudice di secondo grado ha ridotto la squalifica che avrebbe tenuto il giocatore fuori dal match. Naturalmente bocche cucite, ma diciamo che mentre la formazione dei Bersaglieri dovrebbe essere facile da individuare, il Petrarca ha una rosa talmente numerosa e qualitativa che coach Marcato potrebbe avere due o tre alternative di pari valore per ogni maglia e quindi potrebbe anche proporre varianti inattese.

Una finale, dunque, all’insegna della consuetudine e dell’appena visto: l’unica vera novità vestirà una maglia diversa da quella delle due contendenti. Sarà infatti il trentenne bresciano internazionale Andrea Piardi a dirigere il match: si tratta per lui di una prima assoluta che va a sancire la statura raggiunta da un arbitro ormai avvezzo alle grandi platee del rugby europeo. A coadiuvarlo i giudici di linea Manuel Bottino di Roma e Federico Vedovelli di Sondrio. Quarto uomo sarà il trevigiano Filippo Russo e quinto il romano Franco Rosella, mentre nella delicata cabina del TMO troveremo un vecchio habituè delle finali, vale a dire il livornese Matteo Liperini, spesso arbitro centrale di finali passate.

Queste le dichiarazioni rilasciate dai due capitani nel corso della recente presentazione della finale tenutasi al Lanfranchi:

Matteo Ferro, capitano della Rugby Rovigo: “Abbiamo conquistato questa finale dopo una doppia sfida molto equilibrata contro il Valorugby riuscendo a ribaltare al Battaglini la semifinale di ritorno mostrando tutta la voglia che abbiamo di confermarci come Campioni d’Italia in carica. E’ un derby, in una finale: tutto può accadere. La spinta dei tifosi potrà essere un elemento in più per cercare di conquistare lo Scudetto

Andrea Trotta, capitano del Petrarca Rugby: “La nostra stagione è stata abbastanza lineare mostrando sul campo il nostro valore e chiudendo al primo posto la regular season. Abbiamo sofferto contro Calvisano nelle due semifinali mostrando lucidità e cinismo, due fattori che ci hanno permesso di arrivare a questo appuntamento e che saranno fondamentali per cercare di riportare a Padova il titolo” 

Vabbeh, resta solo la parte più facile: giocare!

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