Il favoritissimo Petrarca vince a fatica contro un Calvisano indomito e ipoteca la qualificazione: risultato finale 12-16
Photo by Stefano Delfrate
Non succede quasi mai nella realtà che Davide batta veramente Golia: di solito Golia se li ingoia senza problemi i davidi che trova sulla sua strada. Ieri al San Michele Golia, come da pronostico, ha vinto contro il Davide di turno che, oltretutto, era dovuto scendere in campo senza fionda e anche pieno di cerotti. Finisce con uno scarto assai contenuto il match di andata di una semifinale che si riteneva sarebbe stato vinto dagli ospiti con un gap molto più alto in ragione della mostruosa sproporzione delle forze in campo. Se ciò sia avvenuto perche il Petrarca ha giocato cinico e sparagnino come suo solito o a causa della prova di epico coraggio di un avversario che ha affrontato praticamente a mani nude e zoppicando un avversario pasciuto ed armato fino ai denti è difficile dirlo: di solito le due cause operano in sinergia e probabilmente anche stavolta è andata così.
Già nel prepartita impressiona la sproporzione di numero fra i giocatori che partecipano al riscaldamento dei neri (in bianco per l’occasione) rispetto ai padroni di casa che sembrano la metà. L’impressione aumenta ancora assistendo al set di riscaldamento dalla piazzola di Scott Lyle che mette dentro dei missili pazzeschi da posizioni assurde, financo da dove si batte la touche ai 5 mt! L’avvio del match appare in linea con le attese perché i ragazzi di Marcato sono padroni assoluti del terreno di gioco e Calvisano mostra tutti i limiti di alcuni giocatori schierati fuori ruolo a causa delle assenze. Protagonista come nel riscaldamento è ancora Scott Lyle che al 3’e al 7’ punisce l’indisciplina dei padroni di casa incapaci di opporsi validamente alle trame di gioco magistralmente condotte da Tebaldi e soci. Sullo 0-6 Calvisano prova a reagire, ma la pessima gestione dei lanci in touche rende impossibile qualunque controffensiva e Lyle ha così l’occasione di allungare oltre break che però esce a lato del palo. E’ un piccolo punto di svolta perché lo scampato pericolo rivitalizza i ragazzi di Guidi che si portano avanti e al 17’ hanno una occasione di lanciare ben dentro i 22 avversari. Sul lato sinistro dell’attacco stavolta il lancio viene catturato e la maul impostata in modo da lanciare Alessandro Izekor sul lato chiuso e trovare la linea fatale; da posizione impossibile la conversione di Albanese in luogo dell’assente Hugo non va a segno e il punteggio va sul 5-6. Il Petrarca reagisce con una manovra che è una serie di martellamenti contro la difesa che viene logorata e triturata in lungo e in largo finchè uno splendido cross-kick di Faiva lancia un Marco Broggin pazzesco che grazie ad un gioco di mostruosa abilità trattiene l’ovale e trova la meta che Lyle trasforma nel 5-13. Ma Calvisano trova esaltazione nelle proprie difficoltà e si ribella attaccando a testa bassa contro un avversario che appare a tratti incredulo di tanta vitalità: al 27’ la palla corre veloce da sinistra a destra e Andrea Bronzini schiacciato da Lyle verso l’out inventa un fantascientifico reverse-pass per l’accorrente Facundo Panceyra Garrido che va a segnare; anche Manfredi Albanese stavolta è bravissimo e sempre da posizione molto difficile trova i 2 punti per incollarsi all’avversario sul 12-13. Sull’onda dell’esaltazione è poi un imprendibile Izekor a bucare al centro, rompere un placcaggio eluderne un altro e lanciarsi nel vuoto, ma la sua sfuriata viene arginata da Tebaldi a pochi metri dalla meta e la difesa è in grado di recuperare. Si va così negli spogliatoi sul 12-13.
Nell’intervallo ci chiediamo come sia possibile questa incredibile resistenza del Calvisano, ma ci viene da pensare che come suo solito il Petrarca stia attendendo l’inevitabile calo fisico di un avversario che sembra stare in piedi per miracolo.
Non sarà così. Il secondo tempo sarà una lotta durissima, un corpo a corpo estenuante fra due squadre che non riescono a sopraffarsi. Registriamo solo due situazioni di possibile marcatura. Intorno al 12’ Calvisano attacca a fondo dai 5 metri e l’arbitro Andrea Piardi concede un vantaggio agli attaccanti per entrata laterale; l’azione prosegue con una serie di infruttuosi pick&go finchè i gialloneri perdono il possesso, ma ciononostante il vantaggio viene considerato acquisito e l’occasione sfuma. Calvisano però conserva non si sa come il comando delle operazioni e ci prova infrangendosi però sulla proverbiale solidissima difesa dei neri. A quel punto i padroni di casa subiscono l’atteso crollo fisico e iniziano i 10 minuti finali nei quali tutti ci aspettiamo che il Petrarca finisca l’avversario col colpo di grazia dei suoi mostruosi cambi. Sembra proprio che vada così perché la mischia petrarchina svelle dal suolo gli esausti avversari (che hanno in campo alcuni elementi zoppicanti e che si trascinano per il campo) per ben due volte a pochi metri dalla meta. Si va in touche e tutti e 15 o quasi i bianchi di giornata vanno a spingere e la meta arriva…ma con in avanti. Calvisano ancora una volta trova energie inesistenti dallo scampato pericolo e attacca con la propria di maul che da centrocampo travolge gli avversari trascinandoli fin quasi ai 22 dove viene fatta crollare volontariamente. Piardi al 36’ mostra il giallo a Damiano Borean e il giovane Federico Consoli ha l’occasione di scavalcare dalla piazzola, ma colpisce malissimo. Così arriva il piccolo castigo finale perché a tempo scaduto è Scott Lyle a chiudere il tabellone con un piazzato che molti vedono uscire dai pali, ma non i guardalinee: finisce 12-16 e ci si rivede sabato 14 al Plebiscito quando il Petrarca dovrebbe chiudere la questione contro un avversario che arriverà probabilmente in condizioni ancora peggiori di stavolta.
Da segnalare fra le prestazioni individuali i calvini Albanese, Izekor, Bronzini e Peruzzo, quest’ultimo schierato come terza opzione all’apertura e rimasto in campo claudicante per quasi un tempo intero. Ma Calvisano va applaudita nel complesso per la prova di incredibile coraggio e resilienza mostrate contro un avversario che avrebbe dovuto distruggere l’avversario. Fra i petrarchini ottimo come sempre Broggin, un po’ a corrente alternata Lyle e lucido in alcuni frangenti Tebaldi, ma chi ci è piaciuto di più è stato il gladiatorio Hasa, un ragazzo che arriverà lontano.
IL TABELLINO:
Calvisano, Stadio San Michele – sabato 7 maggio
Peroni TOP10, Semifinali andata
Transvecta Calvisano v Petrarca Rugby 12-16
Marcatori: p.t. 3’ cp. Lyle (0-3); 7’ cp. Lyle (0-6); 17’ m. Izekor (5-6); 23’ m. Broggin tr. Lyle (5-13); 27’ m. Panceyra-Garrido tr. Albanese (12-13); s.t. 40’ cp. Lyle (12-16)
Transvecta Calvisano: Vaccari; Mastandrea (37’ st. Susio), Panceyra Garrido (cap), Mazza, Bronzini And.; Peruzzo, Albanese (32’ st. Consoli); Vunisa, Izekor (22’ st. Grenon), Lewis (36’ st. Maurizi); Ortis, Van Vuren; Leso (5’ st. D’Amico), Marinello (1’ st. Morelli), Brugnara (11’ st Barducci)
all. Guidi
Petrarca Rugby: Lyle; Fou, De Masi (27’ st. Sgarbi), Broggin, Esposito (22’ pt. Zini); Faiva, Tebaldi (29’ st. Citton); Trotta (cap), Casolari (10’ st. Panozzo), Nostran (11’ st. Makelara); Ghigo, Galetto; Hasa (11’ st. Pavesi), Cugini (2’ st. Carnio), Spagnolo (10’ st. Borean)
all. Marcato
arb. Andrea Piardi (Brescia)
AA1 Federico Boraso (Rovigo), AA2 Manuel Bottino (Roma)
quarto Uomo: Dante D’Elia (Bari)
quinto Uomo: Simone Boaretto (Rovigo)
TMO: Vincenzo Schipani (Benevento)
Note: serata umida, terreno in ottime condizioni, duemila spettatori circa. In tribuna il tecnico della mischia della Nazionale Moretti e il capo allenatore dell’Italia U20 Brunello.
Peroni Player of the Match: Albanese (Transvecta Calvisano)
Calciatori: Lyle (Petrarca Padova) 4/5; Albanese (Transvecta Calvisano) 1/2; Consoli (Transvecta Calvisano) 0/1
Cartellini: 36’ st. giallo Borean (Petrarca Padova)