Top 12

Top 12, la classifica marcatori alla fine del 2018

Scritto da Rugby.it

Il David di Donatello (anno 1440) dominava Golia, il David di Michelangelo (1501) dominava il mondo intorno a sé, il David di Umberto (1993) domina la classifica delle mete. David Odiete, pupillo di Umberto Casellato nel Rovigo, guida nettamente la graduatoria metamen di Top 12 alla fine del 2018, avendo già segnato lo stesso numero di mete –undici, come il proprio numero di maglia- che consentì a Simone Rossi (maglia 11 anche lui) di vincere la classifica al termine della scorsa stagione. Ricapitoliamo le graduatorie individuali del Top12 2018/19, calcolate da noi e quindi non ufficiali

MARCATORI. Nonostante sabato scorso abbia dovuto delegare i calci piazzati a Farolini a causa di un’influenza, Marco Gennari continua a guidare tra i marcatori generali; alle sue spalle il viadanese Ormson è però ormai a pochi punti, dopo una costante rimonta. In nona posizione Odiete, unico non piazzatore nella top ten.
Gennari VLR 110 punti
Ormson VIA 103
Ambrosini FFO 91
Newton FIR 90
Jackman MOG 75
Pescetto CAL 64
Ceballos LAZ 58
Mantelli ROV 57
Odiete ROV 55
Roden VSU 51

METE. Nettamente in vantaggio l’ala del Rovigo; a quattro lunghezze un terzetto molto interessante composto dall’estremo Kayle Van Zyl, dall’ala Giovanni D’Onofrio e dal tallonatore Jacopo Pivetta. Nella scorsa stagione Rossi (11 mete, Petrarca) vinse davanti a Bruno (10, Calvisano) e Riera (10, Petrarca).
Odiete ROV 11 mete
Van Zyl CAL 7
D’Onofrio G. FFO 7
Pivetta VSU 7
Bacchetti FFO 6
Scagnolari MOG 6

PIAZZATORI. Ormson scende sotto il 90% ma rimane il miglior piazzatore del Top 12 nel rapporto tra calci a segno e tentativi. La graduatoria conteggia solo i giocatori che hanno effettuato almeno dieci calci tra i pali. A volte i tabellini conteggiano i drop e a volte no, questo rende la statistica lievemente imperfetta.
Ormson VIA 89 %
Newton FIR 85 %
Gennari VLR 81 %
Ambrosini FFO 80 %
Ragusi PET 80 %

METE DI SQUADRA. Calvisano e Rovigo hanno la miglior differenza tra mete segnate e mete subite. In chiaroscuro i dati delle due leader: Valorugby ha realizzato lo stesso numero di mete di Rovigo ma ne ha concesse dieci in più, il Petrarca ha la miglior difesa ma ha segnato una dozzina di mete in meno di tutte le quattro rivali di testa. Questi numeri confermano che il torneo è privo di una dominatrice e che tutto può ancora accadere.
CAL 37-16 (+21)
ROV 35-14 (+21)
FFO 35-20 (+15)
PET 23-10 (+13)
VLR 35-24 (+11)
FIR 23-21 (+2)
MOG 27-28 (-1)
VIA 21-24 (-3)
SDO 15-23 (-8)
VSU 18-34 (-16)
LAZ 16-43 (-27)
VER 17-45 (-28)
totale mete segnate: 302

ARBITRI. Andrea Piardi, appena convocato per il Sei Nazioni U20, è l’arbitro con più presenze: nove in dieci giornate. Solo tredici fischietti hanno diretto le 60 partite fin qui disputate.
9 presenze: Piardi
8: Schipani
6: Liperini
5: Bolzonella, Boraso, Tomò e Trentin
4: Bottino e Vedovelli
3: Angelucci
2: Chirnoaga, Gnecchi e Mitrea

SPETTATORI. Questo rimane il dato meno felice. Il pubblico continua a calare, forse per colpa dell’inverno. La media generale è 824 spettatori a partita, inferiore a quella della scorsa stagione regolare (893) e nettamente inferiore a quella soglia simbolo di 1000 spettatori che dopo le prime due giornate sembrava esser stata lasciata alle spalle. Dei sessanta match finora giocati quarantadue hanno richiamato meno di mille spettatori; solo in tre occasioni si sono superati i millecinquecento spettatori (1800 per Valorugby-Rovigo, 2500 a Padova per il derby, 3000 a Padova per Pet-Rovigo).
Petrarca 1380 spettatori a partita
Reggio E 1110
Rovigo 1075
Viadana 1050
Calvisano 860
Firenze 825
Valsugana 790
Lazio 710
Mogliano 700
Verona 610
Fiamme O 600
San Donà 265

Foto da www.facebook.com/RugbyRovigoDelta

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