Nella regione centrale del Giappone gli azzurri affronteranno Sud Africa (a Shizuoka) e Nuova Zelanda (a Toyota)
La regione di Chūbu dovrebbe essere la preferita di Morisi e Campagnaro perché il suo nome significa “centro”. E’ effettivamente il centro geografico del Giappone, il nocciuolo del paese. Dopo le prime due partite nel sud dell’arcipelago (Italia-Namibia 47-22, Italia-Canada 48-7) gli azzurri si sono spostati alcune centinaia di km più a nord, nella regione Chūbu e in particolare a Shizuoka, la città che venerdì prossimo (4 ottobre, ore 11.45 diretta Rai Due) ospiterà la decisiva e difficilissima partita con il Sud Africa.
Giunti a Shizuoka i ragazzoni di O’Shea hanno finalmente potuto vedere la sagoma del Fuji, il monte simbolo del Giappone, di mito soffuso.
Due secoli fa due grandi illustratori, Hokusai e Hiroshige, dipinsero (entrambi) una serie di “Trentasei vedute del Monte Fuji”, disegnate da tanti punti di osservazione differenti: l’illustrazione più famosa è quella di Hokusai chiamata “La grande onda di Kanagawa”, ma alcune altre di quelle 36 e 36 vedute hanno proprio Shizuoka come base di osservazione. Come questa qui sotto, disegnata da Hiroshige.
Fra parentesi, una curiosità un po’ mistica: sapete quanti sono i dialoghi socratici? 36. Sapete quanti sono i “play” teatrali di Shakespeare? 36. Sapete quante sono le illustrazioni della serie sul monte Fuji di Hokusai? 36. E quelle di Hiroshige, che volle ripercorrere le orme del suo maestro? 36. Sembra un numero un po’ magico… Trentasei è pure il numero di cap azzurri di Palazzani, ma per ora “Gullo” non rientra ancora tra i grandi artisti dell’umanità. O almeno così dicono i tifosi non-azzurri…
Non distanti da Shizuoka e dal monte Fuji, verso nord-est, sorgono Tokyo (che ospiterà due quarti di finale e la finale per il terzo posto) e Yokohama, nel cui club gioca ancora la nostra Veronica Schiavon e dove saranno disputate entrambe le semifinali e la finale iridate.
Shizuoka non è una megalopoli, ha 700mila abitanti (erano 740mila nel 1990, in Giappone la mega-popolazione si sta un po’ contraendo); il suo nome vuol dire “colline calme” ed è la grande città più vicina al Fuji. Possiede anche un piccolo museo dedicato proprio a Hiroshige e ha una delle più forti squadre di rugby del Giappone, gli Yamaha Jubilo (la Yamaha, la moto di Valentino Rossi, ha infatti sede poco più a ovest, a Iwata, metà strada tra Shizuoka e Toyota).
Toyota è più distante dal vulcano ed è ancora più piccola: 420mila abitanti. Fino a sessant’anni fa aveva un altro nome, ma poi i cittadini decisero di assumere quello delle industrie del signor Toyota che avevano risollevato economicamente la città.