Terza linea trascinante, con un Polledri mattatore. Bene anche la coppia mediana, ma ancora diverse debolezze difensive
Un’Italia forse meno spettacolare ma più solida, precisa e completa di quella vista contro la Namibia domina un Canada forse modesto e sicuramente pasticcione in fase finalizzativa. Sette mete, come contro gli africani: siamo la nazione fin qui più prolifica di punti. Tutta la squadra azzurra ha giocato in maniera convincente, trascinata da Steyn, Polledri e Negri che hanno sovente divelto la linea del vantaggio. Puliti, sicuri e precisi Braley e Allan, bene anche prima e seconda linea, sostituti compresi; bene la touche. Qualche ombra invece da parte dei trequarti, con troppi “buchi” concessi ai nordamericani e con un Campagnaro troppo falloso.
Italia subito in attacco: meno di settanta secondi dal fischio d’inizio e Minozzi sulla fascia sinistra lancia Braley in area di meta con un calcetto, ma l’estremo canadese arriva un nanosecondo prima, mischia ai cinque per gli azzurri.
Steyn e poi Sisi partono dalla mischia e arrivano a un passo dalla meta e trovano una punizione. Allan sceglie i pali. Dentro! Al 3’, 3-0.
La prima touche azzurra ancora non funziona alla perfezione, difficile dire se per colpa di Bigi o di Budd, ma la palla rimane azzurra.
Seconda mischia dell’incontro: 907 chili per il Canada, 884 per l’Italia, ma la differenza non si vede. Parte di nuovo Steyn, medita il passaggio a Campagnaro ma decide di andare dritto, abbatte il placcaggio del numero dieci Nelson, evita altri due rossi e si tuffa in meta!
Allan trasforma, 10-0 all’8’.
Bene la seconda touche azzurra, presa da Budd. La terza è preda di Steyn.
Tredicesimo minuto, meta di Budd! Campagnaro e Minozzi scambiano velocemente ancora sulla fascia sinistra, Bigi protegge palla, Braley lancia Budd che passa facile facile attraverso la prima guardia canadese e corre indisturbato in meta.
Quasi 50% di placcaggi sbagliati dai canadesi finora.
Rumball, dolorante a una mano da qualche minuto, non ce la fa e cede il posto a Heaton, anche l’altro flanker Sheppard era stato rimpiazzato nei primi minuti da Hearn.
Al 16’ prima pericolosa azione del Canada, Allan ferma all’ultimo Nelson e poi anche De Merwe viene imbragato.
Grande pericolo due minuti dopo: Campagnaro sbaglia la posizione, Ardron galoppa verso la meta e serve comodamente il neo entrato Heaton che perde il pallone senza avversari intorno a cinque metri dalla meta! I ripetuti replay con ripetuti “oooh” del pubblico di Fukuoka rilanciano più volte l’erroraccio del giovane canadese e sono una lama nell’autostima del povero terza linea.
I canadesi prendono comunque un po’ di coraggio e iniziano a praticare il piano gioco annunciato alla vigilia: calci in profondità per guadagnare campo pur cedendo palla.
La terza linea azzurra è solida e fin qui dominante. Minozzi in crescita, inizia a provare i suoi guizzi ma finora senza concreto successo.
Nuova folata al largo canadese dopo errato posizionamento azzurro a metà campo, Van Der Merwe è molto veloce ma è un ottimo Steyn a recuperare su di lui.
Nella parte centrale del primo tempo la palla è prevalentemente possesso del Canada, ma i giocatori in rosso commettono molti errori di handling quando arrivano in vista dell’area italiana.
Al 30’ Allan placcato duro e forse in ritardo a metà campo, Owens sorvola, i candesi partono sulla sinistra e arrivano vicino alla meta: tre grandi placcaggi di Bisegni, Benvenuti e Campagnaro salvano ancora una volta l’area azzurra.
Qualche imprecisione del triangolo italiano nel posizionamento sui calci in profondità canadesi ma il piede di Allan è preciso ed efficace quando è il suo turno di sondare gli spazi avversari.
Gli azzurri chiudono il primo tempo avanti 17-0: avvio al fulmicotone (qualsiasi cosa sia il fulmicotone) poi maggiore equilibrio nel resto della frazione.
Buona partenza azzurra anche nel secondo tempo.
Al 44’ terza meta! Negri sfonda al centro, prima Braley e poi Bigi e Lovotti provano la partenza sotto i pali, Polledri nelle vesti di mediano di mischia vede Negri al largo e serve l’ex compagno di Università che con apparente facilità va a segno. 24-0
Entrano Riccioni e Quaglio.
Azzurri ancora in avanti, Campagnaro però perde per l’ennesima volta palla: il centro, forse troppo ambizioso, è forse l’unico azzurro non davvero positivo.
Minuto 51, ancora un buco trovato da Van der Merwe al centro del campo, ennesima apertura al largo, ennesimo salvataggio all’ultimo metro dei trequarti azzurri ed ennesimo in-avanti a un passo dalla meta dei canadesi. Van der Merwe, isolato in mezzo a compagni di livello inferiore, batte il pugno a terra per la rabbia.
Anche gli azzurri, lanciati dai “gregari” Bigi e Bellini, trovano due altre belle occasioni da meta; niente di fatto però.
Peter Nelson scavalca la linea azzurra con un bel calcetto ma l’occasione svanisce ancora una volta per un in-avanti, stavolta di Ardron. Troppe disattenzioni difensive da parte azzurra.
Al 58’ la maul dell’Italia penetra in area di meta ma Bigi non riesce a schiacciare a terra, contrastato dall’onnipresente Van der Merwe; il fallo precedente di Heaton porta Owens a sanzionare meta tecnica e cartellino giallo al flanker canadese.
Al 62’ va in meta al largo anche Bellini, dopo una grande azione di un immenso Polledri.
Un minuto dopo sembra trovare la meta anche il Canada, in mezzo ai pali con il numero otto Ardron, ma il TMO vede uno sfortunato in-avanti precedente. “Very sorry boys”, dice ai già festeggianti canadesi un sinceramente dispiaciuto Owens.
Con Riccioni in campo e il pilone Zani a tallonatore la spinta azzurra in mischia diventa dominante.
Al 69’ però è il Canada a raggiungere finalmente la propria agognata soddisfazione: va a segno alla bandierina destra la neo-entrata ala Coe, lanciato da una bella invenzione di Nelson.
Al 73’ meta in maul di Zani, debuttante in Coppa del Mondo; il numero 16 pilon tallonatore è forse meno preciso di Bigi ma probabilmente più potente: sarà una valida alternativa a Luca contro il Sud Africa qualora Ghiraldini dovesse rimanere fuori.
Al 79’ settima meta azzurra, di nuovo costruita da Polledri che apre voragini in mezzo al campo, serve Bellini che lancia Minozzi sulla fascia destra.
Gong, fine della partita. Non dimentichiamo che abbiamo affrontato le due squadre con il ranking più basso tra quelle del Mondiale ma questa rimane comunque una grande Italia.
ITALIA – CANADA 48-7
MARCATORI: 3’ cp Allan, 8’ meta Steyn tr Allan, 13’ meta Budd tr Allan; 44’ meta Negri tr Allan, 58’ meta tecnica Italia, 62’ meta Bellini, 69’ meta Coe tr Nelson, 73’ meta Zani tr Canna, 79’ meta Minozzi.
ITALIA
15 Matteo MINOZZI
14 Tommaso BENVENUTI (41’ Mattia BELLINI)
13 Michele CAMPAGNARO
12 Jayden HAYWARD
11 Giulio BISEGNI
10 Tommaso ALLAN (62’ Carlo CANNA)
9 Callum BRALEY (71’ Guglielmo PALAZZANI )
8 Abraham STEYN (62’ Maxime MBANDA’)
7 Jake POLLEDRI
6 Sebastian NEGRI
5 Dean BUDD
4 David SISI (55’ Federico RUZZA)
3 Simone FERRARI (47’ Nicola QUAGLIO)
2 Luca BIGI (59’ Federico ZANI)
1 Andrea LOVOTTI (47’ Marco RICCIONI)
CANADA
1 Hubert Buydens (37’ Sears-Duru)
2 Eric Howard (58’ Benoit Piffero)
3 Matthew Tierney (51’ Jake Ilnicki)
4 Conor Keys
5 Josh Larsen (76’ Luke Campbell)
6 Mike Sheppard (10’ Ciaran Hearn)
7 Lucas Rumball (15’ Matt Heaton)
8 Tyler Ardron
9 Gordon McRorie (67’ Jamie Mackenzie)
10 Peter Nelson
11 DTH van der Merwe
12 Nick Blevins
13 Ben LeSage
14 Jeff Hassler (62’ Andrew Coe)
15 Patrick Parfrey
Arbitri: N.Owens (Galles); W.Barnes (Inghilterra), K.Dickson (Inghilterra)
Man of the match: J.Polledri (Italia)
Note: giallo a Heaton (Canada) al 59’.
Città: Fukuoka, isola di Kyushu.
Stadio: Hakatanomori (quasi esaurito, capienza 21650).