Chi merita un premio e chi va dietro la lavagna questa settimana in TOP12
Permettetemi una volta tanto di iniziare con uno sfogo personale: non vedo l’ora che finisca questa menata delle partite alla domenica che mi costringono a scrivere di malavoglia il lunedì. Che poi giochiamo di domenica per goderci al sabato le batoste dell’Italia…Ma lasciamo perdere, che qui si parla di rugby pane&salame e non di professionisti della sconfitta e vediamo un po’ che cosa di notevole ci ha riservato la quattordicesima del nostro amato TOP12. Dice: ma le grandi han vinto tutte e questo dovrebbe bastare per concludere che potrei anche evitare il fastidio di dover scrivere questo lunedì. Ma non dice la verità. In realtà questa domenica è stata il dies horribilis delle due romane, che hanno lasciato sul terreno un bel po’ delle loro speranze di raggiungere i rispettivi obiettivi stagionali e sicuramente sarà buona cosa occuparsene, ma è anche stata la giornata in cui le prime quattro si sono chiuse in uno stanzone per vedersela fra loro per quanto riguarda i playoff, mentre in coda dà vigorosi segni di vitalità una delle destinatarie più frequenti delle mie rampogne. Segno che a volte funzionano… Quindi, anche se di malavoglia (I’m a Saturday person in a Monday’s world…) andiamo a distribuire premi e punizioni di questa tornata
La carezza della settimana va a: Verona Rugby e la sua presidenta e le sberle che educano…
Più volte in questo angoletto mi sono occupato del Verona Rugby, delle sue tante promesse, della sua deliziosa presidenta e dei suoi miserrimi risultati. Gli ho dato sberloni e sberleffi stigmatizzando come tanta prosopopea e tanta chiacchiera estiva non trovassero sul campo un minimo di conferma. Soprattutto mi rammaricavo di come programmi così ambiziosi e investimenti tanto incoraggianti rischiassero di finire nel nulla di una malinconica stagione trascorsa sul fondo sabbioso della classifica. Ma finalmente i concittadini di Romeo & Giulietta paiono essersi scossi dal torpore (chissà che anche gli scappellotti non abbiano contribuito) e dopo una vigorosa sterzata a livello di conduzione societaria in campo siano arrivate, da inizio anno, ben 3 vittorie su quattro partite, oltre ad una buonissima prestazione contro una delle capolista. Importantissima soprattutto l’ultima vittoria sul campo di una diretta contendente per la salvezza come la Lazio: in questi casi, come si suol dire, i punti valgono doppio. Quindi, stavolta, una carezza al Verona Rugby che per la prima volta da inizio stagione, se il torneo finisse oggi, sarebbe salvo. E, naturalmente, una carezza anche alla sua graziosissima presidenta…
Lo scappellotto della settimana va a: Gianluca Guidi e l’amaro delle occasioni che scivolano via
Spesso mi capita di confessare, in queste mie reprimende, come anche nelle premiazioni, qualche conflitto di interesse. Del resto per uno che come me segue da tanti anni e con infinita passione ciò che avviene nel nostro piccolissimo ambiente è quasi impossibile non costruire rapporti preferenziali, simpatie ed antipatie. Ecco perché quando devo premiare qualcuno che ho in simpatia mi imbarazzo. Peggio ancora quando devo rimbrottarlo. E’ questo il caso. Sono un estimatore di Gianluca Guidi e ho con lui un rapporto molto cordiale da parecchio tempo. Per questo motivo mi dispiace molto, ma non posso farne a meno, dover rimarcare che le Fiamme Oro di quest’anno, costruite per vincere, con un organico di prim’ordine ed una struttura professionistica invidiabile, stanno seriamente rischiando di veder scivolare via il più importante e minimo obiettivo stagionale, vale a dire l’accesso ai playoff. La sconfitta di Firenze è grave e segue di sette giorni quella altrettanto grave subita in casa nel confronto diretto con Reggio. Ora la distanza dal quarto posto, occupato dal Petrarca, comincia a farsi pesante, ma soprattutto a preoccupare è il trend che la squadra sembra aver preso. Un’esclusione dai playoff insaporirebbe con l’amarissimo gusto del fallimento questa stagione. Considerando le premesse, il valore indiscutibile della rosa e del tecnico non è una prospettiva che possa ritenersi accettabile. Necessaria una reazione immediata, quindi ecco lo scappellotto, pure se ad un amico.