Chi merita un premio e chi va dietro la lavagna questa settimana in TOP12
Una buona domenica, innanzitutto, agli addicted della michetta, quelli che amano il povero e disprezzato rugby pane&salame: abbiamo un successo da festeggiare! Direi che i malmostosi , per rubare un topos a qualcuno, sono ormai sconfitti e i resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti di detrattori risalgono in disordine e senza speranza le valli che avevano discese con orgogliosa sicurezza. Non dovremo più occuparci di loro perché la giornata di ieri ha segnato la vittoria definitiva di quelli che, come me, ritengono il domestic italiano appassionante, incerto e sorprendente. Ieri, ancora una volta, partite combattutissime e grandi soprese, di talchè gli unici che hanno avuto torto sono quelli che non ci hanno seguito nella nostra passione.
Oggi è stato veramente difficile scegliere chi premiare e soprattutto chi punire: troppi candidati in entrambe le “categorie”. Bisognerebbe, una volta tanto, premiare la costanza e il pragmatismo degli invincibili campioni del Petrarca che stanno, un mattoncino dopo l’altro, costruendo un muro che Trump se lo sogna attorno al loro titolo; e prima o poi lo faremo. Bisognerebbe riconoscere i meriti delle Fiamme Oro dell’ottimo Gianluca Guidi che, con una partita tatticamente perfetta e concreta, ci hanno regalato la più grande sorpresa di giornata. E poi come dimenticare l’esame, secondo me superato, dei Diavoli di Reggio che, pur sconfitti, hanno dato sostanza ai loro precedenti exploit battendosi da pari a pari con una delle grandi del campionato. Per quanto riguarda chi castigare, beh, soprattutto fra gli avversari di giornata di Guidi, ce ne sarebbero parecchi, come pure bisognerà prima o poi prestare attenzione a quanto di brutto accade a Viadana. Ma questa è una rubrica di commento tutta mia e, alla fine, in fondo premio e castigo chi mi pare e piace!
La carezza della settimana va a: Andrea Cavinato, il Conte di Montecristo
Chi scrive, in tutta sincerità, non è mai stato un “simpatizzante” dell’ombroso tecnico trevigiano. Che sia competente ed abbia uno spirito vincente nessuno lo nega, ma, a pelle, proprio simpatico non mi è mai stato. Nemmeno quando faceva vincere una squadra che nel cor mi sta…Ecco, quindi, che se decido di elogiarlo credo di poter dire che deve esserselo meritato sul serio! Andrea Cavinato è il Conte di Montecristo di questa settimana. Come Edmond Dantés ha avuto una vita in cui ha raccolto successi e sconfitte (più i successi, a dire la verità): ha vinto a Calvisano e perso a Parma, rivinto a Calvisano per volare alle Zebre e da lì crollare, per poi ripartire da Padova e crollare nuovamente. Si è esiliato da solo nel suo Castello d’If in serie C, da cui è fuggito grazie al Rugby Mogliano, il suo personale Abate Faria che lo ha riportato in TOP12 come Conte di Montecristo! E come Conte di Montecristo è tornato bello e spietato! Ha preso in mano una squadra alla quale, siamo sinceri, non davamo 20 centesimi (retrocessa sicura!). E che ti fa? Semplice, la fa giocare e, dopo qualche difficoltà, ti fa un punto al Battaglini perdendo di pochissimo e ieri batte largamente Viadana! Dove arriverà? Vedremo, ma la vendetta del Conte va presa con le molle…
Lo scappellotto della settimana va a: Rugby Calvisano e quei sinistri scricchiolii
Ancora una volta lo scappellotto prende la stessa direzione e, questa volta, è anche più forte del buffetto della settimana scorsa. Partiamo dai numeri semplici che mi dicono che, a memoria di tifoso (si, non mi nascondo) non riesco a ricordare due sconfitte consecutive in campionato dei gialloneri; aggiungo che quella di ieri è la prima sconfitta casalinga nel domestic addirittura dal 2014! Che succede al Rugby Calvisano? In campo è stato pessimo: elencando i problemi direi con una difesa discreta, una mischia chiusa sufficiente, ma mai dominante, una touche confusa e pasticciata,una mediana pessima, un attacco inesistente e alcune scelte (ah quella scelta di giocare mischie ripetute in superiorità numerica quando si poteva piazzare senza perdere tutto quel tempo!) clamorosamente sbagliate. C’è altro? Ah si! Che ce li portiamo a fare dei cambi in panchina se poi, anche quando nulla funziona, non proviamo almeno a rimescolare le carte? Ecco, queste le cose brutte in campo di una squadra che, sulla carta, dovrebbe avere il miglior organico del lotto! Ma gli scricchiolii brutti si sentono anche fuori e i rumorini non piacciono per niente. Siamo alla terza giornata e non sono ancora stati stampati gli abbonamenti, il terreno di gioco è brutto da vedere come se non fosse curato da tempo, le tribune sporche, il tabellone rotto e, sulle maglie, non c’è più un main sponsor. Il Rugby Calvisano è stato fra i protagonisti assoluti degli ultimi anni del rugby italiano. Vorrei, e non solo come tifoso, che continuasse ad esserlo. Spero sia l’ultimo scappellotto che dovrò indirizzare nella stessa direzione. Il domestic italiano ha bisogno di tutte le sue protagoniste. La stagione è lunga, squadra e tifosi hanno bisogno di certezze: aspettiamo notizie, possibilmente buone.