Nazionali

Un mondo tutto in nero, Allblack! 40-12 agli Aussie

Scritto da jpr

Nero profondo per i malcapitati Wallabies che perdono partita, Bledisloe cup e…forse Cheika

Uno schermo tuttonero, questo capita di vedere quando si guarda giocare questa squadra per la quale ormai qualunque aggettivo sembra insufficiente. Si perché gli avversari, dopo un po’, tendono a scomparire per lasciare il posto ad un elegante look total-black: questo il colore che nel mondo ovale si porta da tempo e probabilmente si porterà ancora a lungo. Gli Allblacks fanno letteralmente a pezzi i Wallabies rifilandogli 6 mete, e cara grazia che la coppia Barnes-Jonker (rispettivamente referee e TMO) si rivela la migliore opzione difensiva degli Aussie, individuando 3 minuscole imperfezioni (che c’erano, sia chiaro) che tolgono ai padroni di casa altrettante segnature pesanti che avrebbero dato al punteggio proporzioni da…AB’s-Italia! Così all’Eden Park di Auckland (in cui i Wallies non vincono dal 1986; ve lo ricordate com’era il mondo allora?) va in scena la consueta esecuzione al termine della quale i campioni di tutto portano a casa altri 5 punti e si tengono per il sedicesimo anno consecutivo la Bledisloe cup, della quale gli australiani faranno bene a produrre una copia, almeno per ricordarsi com’è fatta.
Il primo tempo si gioca sul filo dell’equilibrio, come 7 giorni fa: vanno avanti i padroni di casa, grazie ad uno splendido assist di Aaron Smith per Beauden Barrett al 13’, ma gli australiani reagiscono, si installano sui 5 metri e dopo una serie di falli e mischie e falli in mischia è il furetto Will Genia a pareggiare trovando il pertugio giusto al 28’. L’equilibrio, però, dura poco e gli AB’s fanno il vuoto a cavallo dell’intervallo: al 37’ una controfuga di Ben Smith disorienta la difesa gold fino a…centimetri dal goal, ma dopo un b’down è ancora Aaron Smith a servire ancora una volta Barrett che fa 14-7. Si torna in campo e la mazzata che chiude le porte arriva da The Wrestler Joe Moody, che con un pick&go potente sigla il 21-7 al 43’. Ciao ciao Wallabies! Passano 5 minutini e Liam Squire, sempre più padrone della shirt no.6, liberato da un Retallick che la passa quasi fosse un’apertura allunga ancora sul 28-7 conquistando il bonus. Di lì a poco ci sarebbe una bella fuga di Jordy Barrett verso la bandiera, ma Foley riesce a fargli sfiorare la linea laterale e il TMO dice no. Al 54’, quasi come se non c’entrasse nulla con la partita, una bella iniziativa di Foley permette a Reece Hodge di segnare il 28-12 e togliere momentaneamente il bonus ai neri. Ma è un attimo, perché Beauden Barrett decide di far chiarezza su chi sia il legittimo proprietario della 10 nera (lui; c’erano dubbi?) e chi possa continuare a fare il water-boy (il bravo Richie Mo’unga che qualcuno pensava di sostituirgli) e al 61’ inscena uno slalom degno del grande Stenmark per bersi la difesa e schiacciare in mezzo ai pali il 35-12.
beauden
I poveri cangurini stramazzano e solo la coppia difensiva Barnes-Jonker li salva vedendo un men che percettibile in avanti su un recupero di Ardie Savea che, un paio di mezze ore dopo permette a Barrett di planare ancora in meta. Ma il magico 10 non se ne fa un problema perché i suoi compagni poco dopo gli ridanno la chance del poker: tenaglione Retallick strappa palla nei propri 22, McKenzie ubriaca i ¾ gold e Ben Smith e Lienert-Brown danzano fino a lanciare Beauden per lo sprint finale del 40-12. C’è ancora tempo per l’ultimo salvataggio disperato di Barnes-Jonker che intuiscono un forward.pass e tolgono a Naholo il piacere di partecipare al banchetto. Finisce 40-12, ma poteva andare peggio: nel suo sgabbiotto il povero Michael Cheika ha l’aria smarrita di uno appena caduto dalla bici, si guarda attorno e si chiede dove sarà la prossima settimana. Fra i suoi si salva Will Genia, l’unico a creare problemi agli avversari, insieme all’elegante Haylett-Petty, che non fa rimpiangere l’assente Folau. Fra i neri, Beauden a parte, Retallick è semplicemente mostruoso e gli altri sono tutti comunque da voto alto, salvo forse uno dei più attesi, cioè il neocentenario Owen Franks, apparso opaco e falloso. Ma avercene…

I Tabellini:

25/08/2018 – Eden Park – Auckland
The Rugby Championship, seconda giornata
Nuova Zelanda-Australia 40-12

Nuova Zelanda: 15 Jordie Barrett, 14 Ben Smith, 13 Jack Goodhue, 12 Ngani Laumape, 11 Waisake Naholo, 10 Beauden Barrett, 9 Aaron Smith, 8 Kieran Read (c), 7 Sam Cane, 6 Liam Squire, 5 Samuel Whitelock, 4 Brodie Retallick, 3 Owen Franks, 2 Codie Taylor, 1 Joe Moody
A disposizione: 16 Nathan Harris, 17 Karl Tu’inukuafe, 18 Ofa Tuungafasi, 19 Scott Barrett, 20 Ardie Savea, 21 TJ Perenara, 22 Damian McKenzie, 23 Anton Lienert-Brown
Marcatori Nuova Zelanda
Mete: Beauden Barrett (13, 38, 62, 69), Joe Moody (43), Liam Squire (48)
Conversioni: Beauden Barrett (14, 39, 44, 49, 63)

Australia: 15 Dane Haylett-Petty, 14 Jack Maddocks, 13 Reece Hodge, 12 Kurtley Beale, 11 Marika Koroibete, 10 Bernard Foley, 9 Will Genia, 8 David Pocock, 7 Michael Hooper (c), 6 Lukhan Tui, 5 Adam Coleman, 4 Izack Rodda, 3 Allan Alaalatoa, 2 Tatafu Polota-Nau, 1 Scott Sio
A disposizione: 16 Folau Faingaa, 17 Tom Robertson, 18 Sekope Kepu, 19 Rob Simmons, 20 Pete Samu, 21 Nick Phipps, 22 Matt Toomua, 23 Tom Banks
Marcatori Australia
Mete: Will Genia (29), Reece Hodge (55)
Conversioni: Bernard Foley (30)
Punti in classifica: Nuova Zelanda 5, Australia 0.
Arbitro: Wayne Barnes (Eng).

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jpr