AB’s sempre avanti, raggiunti sul 15 pari ad un soffio dalla fine
Finiscono in parità sia il match di Eden Park sia l’intera serie, decisa, in ultima analisi, dall’imperdonabile idiozia commessa da SBW nel match di sabato scorso che regalando la vittoria ai B&I Lions ha spostato gli equilibri di un confronto che dopo il primo episodio sembrava nettamente nelle mani degli AB’s. Un risultato che configura una sorta di tragedia (sportiva, s’intende) nazionale per un paese che si chiede come i tricampioni del mondo possano aver buttato via una serie tanto attesa. Le attenuanti ci sarebbero tutte per spiegare questo clamoroso flop della squadra sino ad oggi ritenuta quasi invincibile e stanno, per quanto riguarda il match conclusivo, in una formazione imbottita di cambi a causa di innumerevoli assenze per infortuni e squalifiche (lo sciagurato SBW, Coles, Ben Smith, Crotty, Ioane) sostituiti da giovani volenterosi e dotati, ma con evidenti limiti di esperienza. Ma quando porti quella maglia gli alibi che chi gioca altrove può permettersi a te non sono consentiti e quindi andiamo a raccontare questa che chi scrive non può che considerare una pesantissima sconfitta per i tuttineri.
Si parte con gli AB’s che sorprendentemente giocano “in trasferta” in un Eden Park pieno di tifosi ospiti e cercano di fare la voce grossa rispolverando la Kapa O’ Pango messa via troppo frettolosamente nello sciagurato match di sabato scorso. La partenza dei padroni di casa è assai aggressiva e dopo 2’ ci sarebbe già la possibilità di marcare se la solita imprecisione di Beauden Barrett (che forse sarebbe il caso di sollevare dall’incombenza di piazzare: 6 punti in meno sabato scorso e 5 oggi avrebbero cambiato i risultati…) non producesse il primo di tanti miniflop che costeranno il match. Gli AB’s, infatti tengono il pallino del gioco e procedono con giocate al limite sbagliando spesso, mentre i British & Irish Lions sono in campo per fare due sole cose: placcare & rallentare. Cose che gli riescono bene e gettano fastidiosa sabbia in ingranaggi dei neri che, già di loro, appaiono tutt’altro che rodati. La voglia di strafare è tanta e produce errori in serie, ma al 14’, dopo aver subito l’unica azione ospite nei propri 22, gli AB’s ripartono con Jordy Barrett che lancia un contropiede potenzialmente micidiale: i veri AB’s in un’occasione simile avrebbero sicuramente marcato, questi no. Hanno bisogno di un’altra azione per fare meta e la ottengono con una coproduzione dei fratelli Barrett: Beauden gioca un vantaggio con un cross-kick per Jordy schierato al largo che al volo serve l’accorrente Laumape e lo lancia in meta: 7-0. E’ solo un fuoco di paglia perché gli AB’s continuano a commettere errori di handling cedendo possessi preziosi che gli ospiti sfruttano conquistando al 20’ il piazzato del 7-3 e al 31’ quello del 7-6: non facendo praticamente nulla i Lions arrivano quasi a pareggiare il risultato dell’enorme volume di gioco infarcito di errori e avventatezze degli irriconoscibili neozelandesi. Al 35’, poi, arriva l’unica azione da veri Allblacks di tutta la partita con il poderoso break di Brodie Retallick che scava una ferita nella linea ospite e mette in rampa di lancio il duo Laumape-Lienert Brown dal quale parte lo stadio finale a nome Jordy Barrett, che corona l’esordio in maglia nera con una bellissima meta. Da posizione complicata, però, Beauden non trasforma ed il primo tempo si chiude sul 12-6.
La considerazione che viene spontaneo fare nell’intervallo è che il risultato combinato con le statistiche e la nuda visione del gioco suona come un atto di accusa nei confronti dei padroni di casa che hanno prodotto e sprecato tantissimo ottenendo pochissimo. I veri AB’s, di solito, non fanno così, anzi, grazie al loro cinismo ed alla loro spietata efficacia riescono spesso a segnare più punti di quanto il loro volume di gioco farebbe pensare.
La ripresa del gioco suona subito come un campanello d’allarme con i rossovestiti che in apertura trovano 3 punti dalla loro metà campo grazie ad una bombarda di Daly che al 41’ accorcia sul 12-9. Gli AB’s reagiscono in maniera scomposta, non da AB’s, e riescono, se possibile, addirittura ad aumentare l’imperdonabile tasso di errori visto nel primo tempo. La ciliegina sulla torta la mette al 50’ Jerome Kaino che tenta di emulare SBW riuscendoci solo in parte ed ottenendo per la propria sventatezza “solo” un giallo per placcaggio alto. Nei 10’ di superiorità i Lions, per dirla in termini tecnici, non combinano una mazza, ma riescono ad ottenere un piazzato proprio allo spirare del tempo grazie ad un fallo 50 e 50 che Poite fischia contro Retallick; Farrell non sbaglia ed impatta sul 12 pari al 60’. Gli ultimi 20’, quelli in cui di solito gli Allblacks spezzano qualunque avversario, stavolta scorrono sulla falsariga dei precedenti 60: non cambia nulla, con i neri che giocano e sbagliano e gli ospiti a fare da spettatori. Al 67’ la mischia nera sotto i pali avversari travolge gli ospiti e Beauden non può sbagliare il facilissimo calcio del 15-12, ma al 77’, dopo altri 10’ di st…upidaggini assortite degli AB’s, Poite assegna ai Lions un altro calcio 50 e 50 con cui Farrell pareggia al 77’. Negli ultimi minuti, infine, succede un po’ di tutto e tutto confuso: in campo gli AB’s ci provano fino all’ultimo, ma con un livello di confusione a livelli di entropia che finisce per contagiare anche un Poite che si adegua al clima incasinato. Così finisce 15 pari nel casino generale.
Finisce anche la serie dei Lions di questo 2017, tre partite che consegnano alla storia un inatteso pari. Steve Hansen guarda fuori dalla sua cabina e vede le macerie della squadra che ha vinto gli ultimi due mondiali e che ha perso ignominiosamente (poche storie, questo non è un pari, bensì una pesantissima batosta per i tuttineri) l’impegno più atteso. Warren Gatland se la ride e porta a casa un risultato su cui nessuno avrebbe scommesso, ed il bello è che lo ottiene facendo poco o nulla; lasciando perdere il primo match, dominato in lungo e in largo dai neri, il secondo lo ha buttato nella latrina SBW ed il terzo lo hanno giocato e perso gli AB’s da soli. Cosa c’è di meglio che portare a casa la pagnotta avendo lasciato fare il lavoro agli altri?
I Tabellini:
Auckland – Eden Park – 08/07/2017
British & Irish Lions’ Tour ’17 – Third match
Allblacks-B&I Lions: 15-15
Nuova Zelanda: 15 Jordie Barrett, 14 Israel Dagg, 13 Anton Lienert-Brown, 12 Ngani Laumape, 11 Julian Savea, 10 Beauden Barrett, 9 Aaron Smith, 8 Kieran Read, 7 Sam Cane, 6 Jerome Kaino, 5 Samuel Whitelock, 4 Brodie Retallick, 3 Owen Franks, 2 Codie Taylor, 1 Joe Moody
In panchina: 16 Nathan Harris, 17 Wyatt Crockett, 18 Charlie Faumuina, 19 Scott Barrett, 20 Ardie Savea, 21 TJ Perenara, 22 Aaron Cruden, 23 Malakai Fekitoa
British & Irish Lions: 15 Liam Williams, 14 Anthony Watson, 13 Jonathan Davies, 12 Owen Farrell, 11 Elliot Daly, 10 Johnny Sexton, 9 Conor Murray, 8 Taulupe Faletau, 7 Sean O’Brien, 6 Sam Warburton, 5 Alun Wyn Jones, 4 Maro Itoje, 3 Tadhg Furlong, 2 Jamie George, 1 Mako Vunipola
In panchina: 16 Ken Owens, 17 Jack McGrath, 18 Kyle Sinckler, 19 Courtney Lawes, 20 CJ Stander, 21 Rhys Webb, 22 Ben Te’o, 23 Jack Nowell
Arbitro: Romain Poite
Marcatori: 15’ m. Laumape tr. B.Barrett, 21’ cp. Farrell, 33’ cp. Farrell, 37’ m. J.Barrett, 41’ cp. Daly, 60’ cp. Farrell, 68’ cp. Barrett, 78’ cp. Farrell
Cartellini gialli: 50’ Kaino
jpr