Troppi falli e poco gioco, azzurri sconfitti 34-13 dalla Scozia
Una prova deludente, a tratti sconfortante, apre il tour azzurro di questo giugno. Poco gioco e tanti, troppi falli per un’Italia che se la cavicchia in mischia, ma sbraca paurosamente in touche, che non gestisce mai in modo efficace il possesso e difende con un’indisciplina che il buon cuore dell’arbitro neozelandese Williams evita di stigmatizzare eccessivamente, utilizzando il giallo solo quando proprio non se ne può fare a meno. Alla base, forse, anche una condizione fisica tutt’altro che brillante in molti elementi dell’organico per una squadra che argina i propri limiti per un tempo (quasi, come vedremo) e poi affonda progressivamente. Di contro la Scozia non fa in realtà moltissimo: gioca disciplinata e ad un discreto ritmo (ma per i nostri doveva sembrare un foxtrot), gestisce con tranquillità le fasi statiche e quando accelera un minimo mette alla frusta un avversario che va subito fuori giri.
Si parte al Singapore National Stadium con spalti tutt’altro che gremiti da tifosi scozzesi che hanno trovato chissà dove dei copricapi inneggianti alla pizza, come a dire che di noi faranno un sol boccone. E l’avvio dei nostri, infatti, è tutt’altro che incoraggiante, con 4 falli in 4’ (il primo dopo 10”!) che restituiscono subito il mood della nostra condizione. Williams ci grazia alla Maurizio Costanzo invitandoci a “stare ‘bbooooni”, ma senza minacciarci troppo e Russell al 5’ apre le marcature dalla piazzola (3-0). Finalmente vediamo la palla e cominciamo con la nostra tipica tattica calciando ogni possesso e, nel breve, funziona perché su uno dei calci siamo bravi a portare una controruck ben fatta che genera il piazzato del pari di Allan al 9’ (3-3). Purtroppo il nostro primo tempo, inteso come possesso e territorio, finisce sostanzialmente qui, perché da adesso in poi difendiamo solamente, facendo tantissima fatica e tantissimi falli, con un giallo che è sempre nell’aria, ma, fortunatamente, non arriva mai. La palla la vediamo rarissimamente e quando l’abbiamo la nostra mediana gestisce con infinita lentezza, non si sa bene se per propri limiti o per comprensione di quelli dei compagni. Nei loro 22 ci affacciamo una volta sola per combinare poco o nulla, mentre gli scozzesi aspettano che la carne azzurra si frolli per bene. La grigliata comincia al 35’ quando i cardi accelerano e noi riprendiamo a fare falli su falli; da una serie di questi ultimi gli scozzesi, a pochi metri dal try, decidono di giocare veloce cercando il buco che Ali Price trova dopo un loop sul fronte sinistro dell’attacco e fa 8-3. Manca poco alla fine del tempo, ma è sufficiente perché la partita, sostanzialmente si chiuda: restart azzurro, palla presa dagli Highlanders nei loro 22 e azione a tutto campo con kick ripetuti dietro le spalle dei nostri ¾ che arrancano e sbandano finchè Russell fa un sombrero alla linea e lancia Visser per l’esiziale try di fine tempo che, trasformata, fa 15-3.
Una birretta fresca ci vuole, sia perché fa caldo, sia perché la sconfortante sensazione di poca competitività data dai nostri è del tutto evidente. Solo Padovani, Campagnaro e M’Bandà sembrano convintamente in campo, mentre il resto della squadra appare paurosamente fuori condizione.
La ripartenza conferma le peggiori sensazioni, perché dopo pochi secondi facciamo subito fallo; gli scottish vanno in touche e lanciano una maul che arriva in fondo senza la benché minima opposizione: forse avrebbe fatto meta anche uno da solo, senza il pack; al 43’ è 22-3. Si riparte ed altri falli, uno dietro l’altro, finchè persino la capiente misura di Williams è colma e, al 47’, Budd si prende una sorta di “giallo di squadra”. Gli scozzesi ne approfittano subito e realizzano una meta spettacolare fatta di offloads ubriacanti conclusi da Ross Ford in meta, che Russell non trasforma, e siamo 27-3. Il pingue vantaggio tranquillizza e soddisfa gli scozzesi che adesso rallentano il ritmo permettendoci un minimo di respiro. Con Padovani che ormai si è allineato al resto della compagnia sono significativamente i due azzurri ancora in campo a concretizzare la nostra reazione al 65’ con Max M’Bandà che interviene efficacemente intercettando una palla e parte convinto attirandosi addosso i difensori e lanciando con uno splendido offload da terra Miki Campagnaro che vola in meta e accorcia sul 27-8 (sfortunata trasformazione sul palo di Canna). La sberla risveglia gli scozzesi che si insediano nei nostri 22 e al 71’ arano la nostra mischia ai 5 mt; la raggomitolata fa perdere la tramontana a Steyn, da poco entrato, che si produce nel più stupido degli speartackle (a gioco fermo!) e costringe Williams a rispolverare il giallo. Sulla successiva mischia apertura larga per Hoyland che schiaccia facilmente in bandiera (34-7). Ultimo sussulto di orgoglio per gli azzurri che, rianimati dalla nuova mediana Violi-Canna, cercano di addolcire il risultato riuscendoci allo scadere con un bel salto di uomo dell’apertura beneventana che lancia Esposito in meta (34-13).
Inutile dire che si sperava di vedere tutt’altra partita oggi; gli aspetti negativi su cui lavorare sono talmente tanti che c’è solo l’imbarazzo della scelta. Certo, con questo livello esasperante di indisciplina (difetto che ciclicamente riaffiora nei nostri) a livello internazionale si fa poca strada. Pochissima, invero.
I Tabellini:
Singapore, National Stadium – sabato 10 giugno, ore 20 (14 in Italia)
Tour Estivo 2017, I Test Match
Italia v Scozia 13-34 (3-15)
Marcatori: p.t. 6′ c.p. Russell (0-3); 9′ c.p. Allan (3-3); 38′ m. Price (3-8); 41′ m. Visser tr. Taylor (3-15); s.t. 43′ m. Ford tr. Russell (3-22); 50′ m. Ford (3-27); 65′ m. Campagnaro (8-27); 74′ m. Hoyland tr Horne (8-34); 80′ m. Esposito (13-34)
Italia: Padovani; Esposito, Campagnaro (70′ Benvenuti), Boni (79′ Allan), Sarto L.; Allan (63′ Canna), Gori (cap) (57′ Violi); Barbieri R. (53′ Steyn), Mbandà, Minto; Budd, Fuser (57′ Van Schalkwyk); Ferrari (60′ Ceccarelli), Bigi, (53′ Gega) Lovotti (53′ Zani)
all. O’Shea
Scozia: Taylor; Hoyland, Scott, Dunbar, Visser (69′ Hughes); Russell (40′-42′ Horne) (51′ Horne), Price (51′ Pyrgos); Strauss (51′ Harley), Wilson, Barclay (cap); Toolis, Swinson (59′ Bradbury); Nel (56′ Fagerson), Ford (56′ Brown), Dell (19′-27′ Reid) (56′ Reid)
all. Townsend
arb. Williams (Nuova Zelanda)
Cartellini: al 47′ giallo a Budd (Italia); al 72′ giallo a Steyn (Italia)
Calciatori: Russell (Scozia) 2/4; Allan (Italia) 1/1; Taylor (Scozia) 1/1; Canna (Italia) 0/2; Horne (Scozia) 1/1
Note: presenti circa 9000 spettatori. Esordio in Nazionale per Luca Bigi (Azzurro 670), Dean Budd (Azzurro 671) e Federico Zani (672)
jpr