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The Good & The bad

zebre rugby
Scritto da Rugby.it

Giugno è cominciato, mese molto caldo per le nostre nazionali (maggiore, under, seven, emergenti, a 13, tutte impegnate in tornei e test match). Qualcuno ha già iniziato a giocare, qualcuno esordirà nel prossimo week end. E chi ha già iniziato a giocare ha messo qualche bella prestazione nel carniere…

The Good

La under. I ragazzi hanno fatto segnare una bella vittoria all’esordio contro l’Irlanda, seppur con qualche, troppo, patema d’animo. Una prestazione convincente con un primo tempo sontuoso retto da un pacchetto di mischia davvero performante e giocatori di assoluto rilievo (citiamo Bianchi, Riccioni, due che certamente ritroveremo con la maggiore). Un black-out a inizio secondo tempo ha fatto erodere il margine di vantaggio, una bellissima meta finale ci ha ridato la partita che poteva essere vanificata da una serie di errori evitabili (uno su tutti, eclatante: il nostro avanti che perde palla avanti – scusate il gioco di parole – dopo una finta in partenza da un pick&go a 5 metri dalla meta avversaria). Ma c’è stato anche un po’ di Dio ovale che guarda giù alla fine con il calcio degli irlandesi che esce e il nostro, poco prima, che rientra nei pali quando sembrava fuori. Una partita combattuta e di enorme intensità cui è seguita una seconda buona prestazione, contro i Baby Blacks, anche con una sorta di Under 20 B piena di sostituti che ha comunque preso un punto di bonus. Insomma: buoni segnali per il prossimo futuro.

The Bad

A Parma si sono ritrovati in 15 sotto la guida di Roland De Marigny. Il silenzio è totale sul fronte del mercato. pare che come coach arrivino Orlandi e Troncon. Sono stati comunicati alcuni rinnovi e molti non rinnovi, ma ancora nessun arrivo. Pare evidente che per fare una rosa minimamente competitiva manchino una decina, almeno, di giocatori. Il mercato di Eccellenza è nel clou, alcuni giocatori di Calvisano sono già scontati come innesti a casa Zebronia, mentre dalle parti della Bassa nessuna news ufficiale è stata diramata e la sensazione è che il team dell’anno prossimo sarà, come rosa, un’incognita. Vero che gli inglesi dicono no news, good news, ma forse in questo caso si sta esagerando e temiamo che no news possa essere solo un preoccupante… no news.

5 mete per 5 ragazzi

La nostra sensazione è che il gioco che mettono in campo le under 20 nel mondiale di categoria, anche solo rispetto a 5-10 anni fa, sia decisamente migliorato. Grandissima competenza, mete in velocità con ottimo gioco tattico e spettacolari doti di base alla mano. Basta vedere la selezione di questo best 5 della seconda giornata (bellissima soprattutto quella degli scoti e l’utilizzo del passaggio una mano fatto vedere dai baby bokke).

Seven, verso la strada giusta?

Per molto tempo il seven azzurro è stata un po’ la disciplina meno “curata”. Si prendevano un po’ di giocatori dall’Eccellenza, qualcuno dalla Celtic e li si faceva radunare per poi mandarli a qualche torneo. Ultimamente si è cercato invece di creare un gruppo più solido e duraturo e c’è stata la proposta di contrattualizzare alcuni giocatori per farli specializzare solo nel seven (quindi senza farli più giocare anche a 15). Si è ventilato l’ingresso delle Fiamme Oro sul modello di quanto avviene per molti altri gruppi sportivi militari in particolare in discipline olimpiche. Il quarto posto nell’ultimo torneo continentale è già stato un buon risultato. Speriamo che il futuro sia ancora più… azzurro.

Foto: copy Stefano Del Frate. Flikr, Sito ufficiale.

joseph k.

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