Nazionali

L’Italia illude un tempo, poi sparisce dal campo

Scritto da Rugby.it

Nel secondo tempo un Galles deciso batte un’Italia indisciplinata: 7-33

E’ stato bello crederci per un tempo, anche se è stato ancora più brutto svegliarsi bruscamente nel secondo, quando un Galles trasformato e più ispirato è risalito dagli spogliatoi con un Sam Davies in più e molta ruggine in meno. Lì la partita è finita, in un momento simbolicamente contrassegnato da un errore di Padovani nel controllo palla che è stato come il dito che tappava la proverbiale diga: tolto quello è stata alluvione. Peccato, perché fino a quel momento gli azzurri di Conchuir O’Sé avevano mostrato ottime cose, soprattutto nell’organizzazione difensiva e nella capacità di compiere scelte oculate nelle poche occasioni avute in attacco. Si son viste molte cose buone per troppo poco tempo: speriamo siano premesse e non rimpianti.
Si parte in un Olimpico zuppo di pioggia ed onorato dalla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che, coraggiosamente a capo scoperto, scende in campo a salutare le due squadre e la quaterna arbitrale: è la prima volta che la massima carica delle nostre istituzioni presenzia ad un match della nostra nazionale e questo suona come un gradito riconoscimento all’importanza sociale e sportiva del nostro rugby. Gli azzurri ci tengono, e si vede, ad onorare l’impegno e lo fanno mostrando 20’ di grandissima organizzazione difensiva. I dragoni, infatti, com’era nelle attese partono ai mille all’ora con un forcing iniziale teso a cercare immediatamente il colpo da KO che apra la strada alla ricerca del bonus. Ma davanti trovano una squadra azzurra granitica: lo spirito di sacrificio è quello solito, che tante volte abbiamo saputo mostrare, ma l’organizzazione, quella è una gran bella novità marca Brendan Venter. I gallesi ci capiscono poco: è vero, vanno due volte molto vicino alla marcatura (grandi salvataggi difensivi di Canna su un bel kick-pass di Biggar e provvidenziale annullamento di Lovotti in area di meta), ma gli azzurri difendono con ordine e disciplina. Così dopo 20’ passati con l’elmetto in testa dentro il nostro bunker finalmente usciamo e facciamo male, agli altri, subito. E’ il pacchetto degli avanti, guidato da un ispirato capitan Parisse, a portarci in zona rossa: dalla piattaforma il capitano parte palla in mano e la meta viene mancata per un soffio. I rossi, però, difendono fallosamente e, fra gli improperi del vostro cronista che vorrebbe i 3 punti sicuri, chiediamo ancora mischia. Un buon avanzamento, una serie di pick&go interlocutori e poi il colpo di genio: da terra ci alziamo in piedi e organizziamo una maul estemporanea sotto i pali che va dentro permettendo a Gori di schiacciare fra lo sconcerto degli avversari. E’ il 29’, i gallesi hanno avuto finora l’80% del possesso e noi, con la trasformazione di Canna, andiamo avanti 7-0! La reazione gallese si concretizza in un piazzato di Halfpenny che accorcia sul 7-3 al 35’. Solo il tempo di annotare un buon multifase dei nostri dentro i loro 22, vanificato da un tenuto a terra, ed è tempo di spogliatoi.
Purtroppo dagli spogliatoi torna un Galles trasformato, fra l’altro, anche dall’ingresso del genietto offensivo Sam Davies al posto dell’acciaccato Biggar. Per gli azzurri si mette subito male, perché l’organizzazione dell’attacco dragone sembra decisamente migliore e noi reagiamo nel modo peggiore che si può usare in questi casi, cioè l’indisciplina. Arrivano così nel giro di 10’ ben tre piazzati che Halfpenny mette dentro, accorciando (45’, 7-6), sorpassando (52’, 7-9) e allungando (56’, 7-12). L’indisciplina ci ha fiaccato, l’errore di Padovani di cui parlavamo all’inizio e che segna un quasi definitivo insediamento gallese nella nostra metà campo ci ha spaventato ed un break imperioso dei gallesi in mezzo al campo, che porta Webb quasi in meta, certifica che la partita è definitivamente passata di mano. Dalla quasi meta nasce, infatti, una mischia per loro ai 5 mt su cui l’ultima indisciplina di Lovotti (alla fine i falli saranno 16-5: troppi!) chiama correttamente il cartellino giallo. In 14 gli azzurri si sfaldano e beccano due mete in un fazzoletto di minuti. Al 61’ è Jonathan Davies che sfrutta la manovra ad allargare dell’omonimo Sam e di Liam Williams per planare agevolmente in meta, trasformata da Halfpenny per il 7-19. Poi, al 66’, Jonathan restituisce il favore a Liam lanciandolo in meta al largo; identica la conclusione: trasformazione di Halfpenny e 7-26. Torniamo in parità numerica, ma ormai è finita, almeno per noi. Non per i gallesi che adesso credono alla prospettiva del bonus. Prima è George North che scavalla per 60 metri dall’out destro fino sotto i pali per il 7-33, sempre con la conversione del 15 rosso. Infine, sulla sirena finale, è Liam Williams a mancare per un soffio la marcatura decisiva.
Finisce, quindi, 7-33, con qualche rimpianto e con la speranza che le ottime cose viste nella prima frazione possano essere, come detto, delle premesse. Sabato prossimo all’olimpico arriva una arrabbiatissima Irlanda: O’Sé riuscirà a far passare i suoi connazionali dalla rabbia alla depressione? E’ quello che tutti speriamo, perché, in caso contrario, una dosetta di Prozac potrebbe servire a noi.

I Tabellini:

Roma, Stadio Olimpico – domenica 5 febbraio 2017
Rbs 6 Nations, I giornata
Italia v Galles 7-33 (7-3)
Marcatori: p.t. 29’ m. Gori tr Canna (7-0), 36’ cp Halfpenny (7-3); s.t. 46’ cp Halfpenny (7-6), 52’ cp Halfpenny (7-9), 55’ cp Halfpenny (7-12), 61’ m. J. Davies tr Halfpenny (7-19), 67’ m. L. Williams tr Halfpenny (7-26), 78’ m. G. North tr Halfpenny (7-33)
Italia: Padovani (73’ Canna); Bisegni (60’-71’ Panico), Benvenuti (53’ Campagnaro), McLean, Venditti; Canna (69’ Allan), Gori (64’ Bronzini); Parisse (cap); Mbandà, Steyn; Biagi (53’ Furno), Fuser (35’-41’ Furno, 63’ Minto); Cittadini (58’ Ceccarelli), Gega (47’ Ghiraldini), Lovotti
all. O’Sé
Galles: Halfpenny; North, Davies, Williams S (74’ J. Roberts); Williams L; Biggar (41’ Davies S.), Webb; Moriarty; Tipuric, Warburton; Wyn Jones (cap) (4’-16’ Hill), Ball (63’ Hill); Lee (50’ Francis), Owens (74’ Baldwin) , Smith (50’ Evans)
all. Howley
arb. Doyle (Inghilterra)
g.d.l. Lacey (Irlanda), Maxwell-Keyes (Inghilterra)
TMO: Kitt (Inghilterra)
Cartellini: Al 60’ giallo a Lovotti (Italia)
Calciatori: Halfpenny 7/8 (Galles), Canna 1/1 (Italia)
Note: in tribuna il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. 40986 spettatori presenti
RBS 6 Nations Man of the Match: Leigh Halfpenny (Galles)
jpr

Informazioni sull'autore

Rugby.it