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Quasi

Scritto da jpr

Una Francia indisciplinata vince contro un’Italia coraggiosa che quasivince: un 24-29 che profuma di orgoglio e un po’ di occasione mancata

Quasi. Si quasi la vinciamo e non ci sarebbe stato niente da dire se quell’ultima maul fosse andata a segno e avesse dato all’Italia un trionfo che poteva passare da una parte all’altra sul filo di una singola azione. Non ce lo aspettavamo di poter “quasivincere”, ma alla fine è andata così. Merito indubbiamente di un’Italia incisiva e capace di non sprecare possessi, ma anche, bisogna riconoscerlo, di una Francia che solo nei nostri sogni più bagnati potevamo sperare così fallosa e a tratti capace di incasinarsi da sola. Del resto una partita di rugby è sempre questione di ciò che fai bene tu, ciò che fa male l’altro e viceversa. Il mix di far bene e far male ci ha fatto “quasivincere” e alzi la mano chi sarebbe stato disposto a scommetterci.

La partenza è scioccante: dopo una meta letteralmente magnata dai francesi che in un contrattacco sbagliano il facile ultimo passaggio è il gallese Varney a regalare a Thibaud Flament la prima marcatura: calcetto lentissimo, stop e ground per lo 0-7 al 5’. La replica dell’Italia è affidata al piede di Tommaso Allan che accorcia al 14’ dalla piazzola (3-7), ma la pressione dei franzosi continua e dopo un quasi miracoloso salvataggio di Bruno i nostri avversari recuperano palla e Ollivon schiaccia in meta, anche se per nostra fortuna il TMO vede una perdita del possesso. Ma l’appuntamento è solo rimandato al 19’ quando una spettacolare e lunga azione dei nostri avversari N’tamack si esibisce on un cross-kick sul quale una battaglia aerea fra Capuozzo e Penaud fa cadere palla a terra per Thomas Ramos che schiaccia facilmente, ma non trasforma e si va sul 3-12. La Francia ha quasi sempre la palla, ma quando la perde fa subito fallo così per Allan al 22’ c’è l’occasione per accorciare ancora sul 6-12. Però al 26’ c’è solo da applaudire per un altro splendido cross-kick di N’tamack che giocando un vantaggio pesca perfettamente l’esordiente Ethan Dumourtier che va a segno per il 6-19. Ma su questo punteggio la Francia si perde per strada e viene fuori l’Italia, che si avvantaggia anche dell’incredibile fallosità dei bleus, incapaci di difendere con disciplina. Su una maul nata da una penaltouche al 32’ arriva così la meta di Ange Capuozzo che vola in bandiera imprevedibile anche per i suoi connazionali che pure dovrebbero ben conoscerlo. Sull’11-19 la Francia continua a fare falli con impressionante regolarità e gli azzurri ne approfittano. Una insistita azione azzurra nei 22 ospiti viene fermata con l’ennesimo fallo e a tempo scaduto Tommy Allan manda tutti al riposo sul 14-19.

La ripresa parte con una Francia estremamente aggressiva e probabilmente cosciente di star gettando alle ortiche la partita a causa di indisciplina e disattenzione, ma dopo vari minuti di forcing la difesa azzurra regge e concede solo un piazzato che Thomas Ramos, al 47’ capitalizza per il 14-22. La scelta dei francesi di piazzare è un chiaro segno della loro paura oltre che del rispetto che gli azzurri si stanno conquistando sul campo e il prosieguo della partita finirà per dar ragione ai timori dei nostri avversari. Si, perché questa Italia non ha alcun timore reverenziale nei confronti di avversari così meno inaffrontabili rispetto a come tutti (tranne gli azzurri in campo, evidentemente) ce li eravamo figurati. La forza dell’Italia infatti continua a scavare come un punteruolo nel punctum dolens dei franzosi, cioè la disciplina e corona i propri sforzi in un’azione che è esemplare del match: grazie a due falli francesi andiamo a lanciare ai loro 5 metri; sulla maul arriva un fallo e sul successivo e forse decisivo pick&go ne arriva un altro: Matthew Carley non ha dubbi e sanziona i francesi con una meta di punizione e Charles Ollivon con un giallo. E’ il 51’ e siamo a un punto sul 21-22 e in superiorità numerica! La Francia cerca di farsi coraggio attaccando e stando lontano dalla propria metà campo, ma si frena da sola con l’indisciplina anche in attacco. Così gli azzurri insistono e al 61’ come al solito ogni volta che l’Italia va “di là” arriva puntuale il fallo francese che Tommaso Allan non si fa pregare a trasformare nel sorpasso del 61’ che ci porta 24-22. La Francia ora tocca le sue paure con mano e prova a cambiare gioco con Jalibert al posto di N’tamack. L’azione si fa più fluida e al 67’ i coqs si esibiscono finalmente in un’azione all’altezza del loro nome: maul che avanza e poi “partorisce” un multifase in inesorabile avanzamento sino al delizioso assist di Taofiffenua proprio per Matthieu Jalibert che asciuga la strizza dei francesi, vince la partita sul 24-29 e prende anche il bonus. Negli ultimi minuti il terrore è palpabile fra i francesi che calciano via ogni possesso, ma la loro indisciplina non sparisce. Andiamo a giocare a tempo scaduto e impostiamo una maul ai loro 5 metri. Maul che avanza a fatica, ma avanza, avanza e…niente. Turnover. Purtroppo era solo un “quasi”. Ma che quasi!

Si, alla fine potevamo vincerla e speriamo che questa non sia un’occasione mancata, bensì l’annuncio di future vittorie senza quasi. Questa Italia infatti lancia un messaggio molto chiaro alle altre 4 squadre che ci dovranno affrontare e che faranno bene a cancellare dalle proprie menti l’Italia asfaltabile di tanti 6N degli ultimi anni. Oggi l’Italia è stata una squadra quasi perfetta che alla fine ha perso per un’inezia, la classica azione andata bene a loro e male a noi, ma nulla di quanto è successo in campo parla di una squadra superiore all’altra. Per esaminare la prova degli azzurri partiamo subito dal poco che non ha funzionato: Varney, il mediano di mischia arrivato dal Galles oggi ha giocato in maniera pessima e non solo per l’errore clamoroso che ha prodotto la prima meta francese, ma per tutta una serie di sbavature e scelte poco azzeccate che hanno costellato la sua partita. Ma soprattutto è stato il suo ritmo, o meglio la mancanza del medesimo, a vanificare alcuni importanti possessi. Crowley probabilmente gli concederà una prova d’appello, ma non dovrà sbagliarla. Per il resto solo elogi: innanzitutto al pack, superlativo in tutto, sia in mischia chiusa che nel gioco aperto e soprattutto capace di una touche assolutamente perfetta, merito sia dei saltatori che di un Giacomo Nicotera che al lancio è sembrato una specie di infallibile intelligenza artificiale. Grande prova anche di Lorenzo Cannone, capace di placcaggi squassanti, tanti metri fatti e break down furiosi. In mediana alle manchevolezze di Varney ha supplito un Allan praticamente perfetto, che da quando è andato a giocare lontano dall’Italia sembra enormemente migliorato. Nel reparto arretrato non si è visto tantissimo, a parte l’abnegazione di Bruno e l’oscuro lavoro difensivo dei centri, mentre da Capuozzo è arrivato un solo vero guizzo, ma che è valso una meta che neppure i suoi connazionali, che ben dovrebbero conoscerlo, sono riusciti ad evitare. Ora si va a Twickenham a trovare una squadra cornuta e mazziata e con un allenatore esordiente ancora in cerca di credito: sognare non è vietato. Questa Italia non vale meno della Scozia che ieri ha confermato la Calcutta Cup. La Francia, va detto, ci è apparsa piuttosto in confusione e, va ribadito, caratterizzata da un’indisciplina talmente esagerata da farle quasi perdere la partita: con questa quantità di falli non si fa molta strada. A Dublino una partita simile sarebbe una certa sconfitta. Vedremo

IL TABELLINO:

ROMA- SADIO OLIMPICO – I° TURNO 6 NAZIONI

Domenica 5 febbraio 2023 | kick-off ore 16:00

ITALIA v FRANCIA 24-29 (p.t. 14-19

)Marcatori: PT 5’ m. Flament, t. Ramos (0-7); 13’ c.p, Allan (3-7); 19’ m. Ramos, n.t. (3-12); 22’ c.p. Allan (6-12); 27’ m. Dumortier, t. Ramos (6-19); 32’ m. Capuozzo, n.t. (11-19); 40’ c.p. Allan (14-19). ST 46’ c.p. Ramos (14-22); 52’ m. tecn. Italia (21-22); 62’ c.p. Allan 24-22; 67’ m. Jalibert, t. Ramos (24-29).

Italia: 15 Capuozzo; 14 Bruno (67’ Padovani), 13 Brex, 12 Morisi, 11 Menoncello; 10 Allan, 9 Varney (74’ Fusco); 8 L. Cannone (69’ Pettinelli), 7 Lamaro (C), 6 Negri (66’ Zuliani); 5 Ruzza, 4 N. Cannone (69’ Iachizzi); 3 Ferrari (57’ Ceccarelli), 2 Nicotera (69’ Bigi), 1 Fischetti (69’ Zani). 
All. Kieran Crowley
A disposizione: 16 Bigi, 17 Zani, 18 Ceccarelli, 19 Iachizzi, 20 Pettinelli, 21 Zuliani, 22 Fusco, 23 Padovani

 

Francia: 15 Ramos; 14 Penaud, 13 Fickou, 12 Moefana, 11 Dumortier; 10 Ntamack (66’ Jalibert), 9 Dupont (c); 8 Alldritt (62’ Macalou), 7 Ollivon, 6 Jelonch; 5 Willemse (54’ Taofifenua), 4 Flament; 3 Atonio (52’ Falatea), 2 Marchand (62’ Barlot), 1 Baille (52’ Wardi). 
All. Fabien Galthié
A disposizione: 16 Barlot, 17 Wardi, 18 Falatea, 19 Taofifenua, 20 Lavault, 21 Macalou, 22 Le Garrec, 23 Jalibert

Arbitro: Matthew Carley (RFU)
Assistenti: Nic Berry (RA) e Jordan Way (RA)
TMO: Ben Whitehouse (WRU)

Cartellini: 52’ Ollivon (FRA)

Calciatori: Ramos (FRA) 4/6; Allan (ITA) 4/6

Player of the Match: Dupont (FRA)

Note: PT Primo cap per l’esordiente Edoardo Iachizzi. Giornata soleggiata, terreno di gioco in perfette condizioni, spettatori 41.232

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