A Genova Bokke vincenti con largo punteggio su un’Italia coraggiosa
Photo by Stefano Delfrate
Gli Springboks avevano bisogno di una vittoria convincente e una vittoria convincente è arrivata. Un Sudafrica cinico e brutale batte nettamente (21-63) l’Italia di Kieran Crowley e si appresta a vivere qualche ora di respiro in attesa dello scontro di Twickenham in programma sabato prossimo. Il tabellino di Genova è però quantomeno ingeneroso nei confronti dell’Italia, che prima di cedere nettamente sotto i colpi di una squadra più forte, più muscolare e più lunga (la panchina sudafricana vista oggi è pareggiabile e nemmeno sempre da quella degli All Blacks) ha creato più di qualche grattacapo agli uomini di Nienaber, costringendoli a ripartire dalle loro basi (mischia e maul) per venire a capo e dilagare con il passare dei minuti.
Sin dalle prime battute gli azzurri provano ad allargare e a giocare l’ovale alla mano anche nei propri 22, ma al primo errore i sudafricani passano: la maul fa strada e viene bloccata fallosamente, poi De Klerk apre. L’ovale arriva ad Arendse che, complice una scivolata di Capuozzo, si ritrova un corridoio spalancato. Non sarà l’unica occasione in cui il folletto sudafricano ci farà male, nel pomeriggio di Genova. La reazione italiana non si fa attendere, con Allan che alla prima occasione punisce dalla piazzola una cacciata irregolare sudafricana. La partita è combattuta, farcita di placcaggi e impatti durissimi da entrambe le parti (tra i nostri si distingue su tutti Brex). Kolbe allunga ancora dalla piazzola, poi arriva la meta azzurra: percussione centrale di Fischetti che provoca il fallo avversario, Varney apre a Lamaro che schiaffeggia la palla per l’accorrente Capuozzo. L’estremo azzurro entra con un angolo siderale e nulla può Willemse per evitare la meta, con Allan che allunga di due punti. È il momento migliore degli azzurri, con i sudafricani che faticano a trovare il bandolo della matassa contro una squadra meno fisica, ma tatticamente ineccepibile. Arriva un altro calcio di Allan e – campanello d’allarme maximo – un turnover azzurro che ferma il cavallo di battaglia sudafricano, ossia la rolling maul dai 5 metri.
Gli Springboks però non sono campioni del mondo a caso e a poco a poco si ritrovano tornando alle basi: fisicità a profusione, logoramento dell’avversario e piede chirurgico. Kolbe accorcia dopo 26 minuti, poi arriva la meta di Mbonambi che sfonda su Morisi. Gli azzurri avrebbero la possibilità di replicare, ma questa volta il turnover da maul in zona rossa è sudafricano. Gli ultimi minuti della prima frazione di gioco sono i più difficili per l’Italia, costretta ad arretrare sistematicamente e a commettere qualche fallo di troppo. L’ennesima incursione degli avanti Springboks è fermata da un monumentale tenuto provocato da Lorenzo Cannone, poi si va negli spogliatoi sul 13 a 18.
La ripresa inizia con un’Italia ancora propositiva e con Allan che accorcia dalla piazzola, ma alla prima distrazione gli Springboks passano alla cassa: Morisi attende con i piedi per terra il drop di ripartenza sudafricano e non si avvede di Kolbe che salta, abbranca l’ovale e schiaccia pressoché indisturbato. È di fatto il momento di rottura del match: la potenza della panchina sudafricana comincia a farsi sentire, gli azzurri si disuniscono e arrivano a stretto giro di posta le mete di Arendse (su grande apertura al largo sudafricana) e di Kwagga Smith dopo l’ennesimo logoramento sudafricano nei nostri cinque metri. La quinta meta è opera di Marx, che finalizza una maul in cui a dare il proprio contributo sono arrivati anche i trequarti. Gli azzurri si scuotono e Menoncello guida la riscossa con una bella percussione. Sugli sviluppi ad andare oltre è Lorenzo Cannone, che suggella con la meta una prestazione molto solida.
La vena sudafricana però non tende ad esaurirsi, complice una squadra italiana con la lancetta della riserva ormai aggrappata al chiodo: perdiamo un pallone sanguinoso a metà campo, lo recupera a fatica Allan nei 22. Sugli sviluppi perdiamo ancora il possesso e Kitshoff va oltre per la sesta volta. Il gioco si ferma per soccorrere il neoentrato Padovani, rimasto a terra dopo aver battuto la testa sul fianco di Le Roux. Gli ultimi dieci minuti servono agli Springboks per arrotondare il punteggio con le mete di Willemse e Reinach, con l’Italia senza più energie.
Finisce così un novembre ovale azzurro in cui i motivi per sorridere sono molti, motivi che si sono intravisti anche oggi, nonostante il punteggio possa far pensare che oggi chi scrive abbia ecceduto con le sostanze psicotrope. Se il cammino intrapreso è quello giusto ce lo confermerà il prossimo Sei Nazioni, per il momento il concetto è chiaro: questa Italia ha tutto per essere un cliente pericoloso per tanti. E per più di qualche stagione. Cerchiamo di non sprecarlo.
IL TABELLINO:
Genova, Stadio “Luigi Ferraris”
Sabato 19 novembre | kick-off ore 14.00
Autumn Nations Series, III Test Match – diretta TV8 e Sky Sport Arena
Italia v Sudafrica 21-63 (p.t. 13-18)
Marcatori: PT 1’ m. Arendse, nt (0-5); 7’ cp Allan (3-5); 9’ cp Kolbe (3-8); 11’ m. Capuozzo, t. Allan (10-8); 20’ cp Allan (13-8); 25’ cp Kolbe (13-11); 29’ m. Mbonambi, t. Kolbe (13-18). ST 44’ cp Allan (16-18); 45’ m. Kolbe, nt (16-23); 47’ m. Arendse, t. Libbok (16-30); 54’ m. Smith, t. Libbok (16-37); 62’ m. Marx, nt (16-42); 65’ m. L. Cannone, nt (21-42); 68’ m. Kitshoff, t. Libbok (21-49); 72’ m. Willemse, t. Libbok (21-56); 79’ m. Reinach, t. Libbock (21-63)
Italia: Capuozzo; Bruno (65’ Padovani – 70’ Bruno), Brex, Morisi (48’ Menoncello), Ioane; Allan, Varney (56’ Garbisi A.); Cannone L., Lamaro (C), Negri (48’ Zuliani); Ruzza (67’ Sisi), Cannone N.; Ceccarelli (41’ Ferrari), Nicotera (41’ Lucchesi), Fischetti (48’ Nemer)
All. Crowley
Sudafrica: Le Roux; Kolbe ((46’ Libbok)), de Allende, Esterhuizen, Arendse; Willemse, de Klerk (67’ REinach); Wiese (59’ Roos), Mostert, Kolisi (C); Orie (50’ Smith), Moerat (43’ Etzebeth); Malherbe, (50’ Koch); Mbonambi (50’ Marx), Nche (50’ Kitshoff)
Allenatore: Nienaber
Arbitro: Adamson (Scozia)
Calciatori: Kolbe (SAF) 3/4; Allan (ITA) 4/5; Libbok (SAF) 5/7
Note: PT 13-18. Terreno di gioco in buone condizioni, giornata fredda e grigia. Spettatori 26.457. Player of the Match Arendse (SAF)