Analizziamo la prova dell’Italia A con l’Uruguay con un analista di quelli bravi: Coach8 per voi!
Oggi proviamo ad analizzare con l’aiuto di un tecnico di quelli bravi la prova dei ragazzi dell’Italia A scesa in campo domenica al Plebiscito contro l’Uruguay. Ci regala il suo tempo e la sua competenza l’amico Coach8, al secolo Ottavio Arenella, che ringrazio di cuore della sua disponibilità. Leggete con attenzione da bravi scolaretti come ho fatto io!
L’Italia A vince con una prestazione abbastanza solida e una partita piacevole.
13 i punti contro (vs la Spagna erano stati 11) mentre sono 31 i punti a favore (sempre contro la Spagna erano stati 13 I punti tutti di Marin).
La squadra si inizia a conoscere , l’apporto dei giocatori di esperienza che poi andranno a rimpinguare le file della Maggiore e i giovani in rampa di lancio stanno facendo bene in questo palcoscenico internazionale e stanno crescendo contro un Uruguay che ha fatto turnover (si, il test match contro la Maggiore avrà altri interpreti uruguaiani in campo).
La prova difensiva dell’Italia è stata solida, pochi i line-break concessi e i falli calciabili, qualche buona touche rubata e l’impressione di aver avuto almeno con la A una difesa “tranquilla” che sapeva cosa fare senza troppi patemi d’animo ma anche grazie allo scarso contributo d’attacco della squadra charrúa che ha mostrato il meglio con le due driving maul al 56’ e al 66’ quando l’Italia A vinceva di 24-3. Una difesa tutto sommato in controllo, come lo è stato anche l’attacco e il possesso offensive italiano con buone giocate e che ha mostrato le capacità di alcuni giocatori in mezzo al campo e soprattutto sulle ali.
Le mete sono arrivate da rimessa laterale con la giocata preparata che ha portato in meta Lorenzo Cannone all’alba della partita e poi le altre mete del primo tempo che arrivano sempre dopo un lavoro della rimessa laterale con il maul per poi aprire l’ovale al largo (e trovare Bruno prima e Tavuyara poi) . Nel secondo tempo buona l’attitudine italiana a cercare il pallone da kick off, recuperarlo e arrivare in meta dopo una serie di offload con Casilio. L’ultima meta arriva da ricezione di un calcio da parte di Trulla che poi schiaccerà in meta dopo che la palla passerà velocemente dalle mani di Tavuyara e Casilio per tornare nelle mani dell’estremo al 73’.
Bruno è stato tra gli autori di una bella prova, Marin ha fatto vedere sprazzi di qualità, Drago e Menoncello sono una coppia di centri consistente che può crescere tanto e Tavuyara dopo il battesimo nella A lo vedremo presto nella Maggiore chiamato da Crowley. Trulla è il giocatore che già conosciamo ma che può fare di più e meglio nonostante la sua prova sia stata buona anche contro los Teros.
Nell’occasione della meta di Bruno derivante da una rimessa laterale a nostro favore c’era già la possibilità di giocare un vantaggio con i numeri nello spazio allargato ma si è preferito calciare in mezzo alla difesa con una prima occasione di segnare non sfruttata anziché’ provare subito a giocare con la seconda linea d’attacco. Seconda linea d’attacco che subito dopo viene utilizzata e Marin con un bel calcio-passaggio manda in meta Bruno , solo all’ala per poi planare in meta.
C’è stata anche una meta non concessa per un tocco della linea laterale da parte di Tavuyara che aveva poi liberato Trulla, peccato perché’ l’azione è semplice ma ben lavorata da parte dell’attacco Italiano con la palla che dalla ruck arriva nelle mani di Marin che allarga per Drago che passa a Bruno il quale attacca la linea assorbendo su di se diversi giocatori e riesce a passare con un offload splendido Tavuyara.
Nel secondo tempo la prima meta arriva subito e passa nuovamente per le mani di Bruno e il lavoro di Menoncello a contendere il calcio di riinizio di Marin. Menoncello tocca la palla, Bruno assorbe l’ala opposta e con un reverse pass libera Izekor (un giocatore con delle caratteristiche che in maggiore non abbiamo) che si ricongiunge con Menoncello il quale passa poi all’accorrente Casilio. Un reverse pass e 2 offload in un’azione, mica male. Cose a cui purtroppo non siamo abituati ma che fanno ben sperare.
Noi italiani siamo veramente strani, anche se vinciamo e segniamo il doppio dei punti dell’avversario troviamo qualcosa che non ci piace, o cerchiamo altri motivi per cui sottostimare quella che a mio avviso è una squadra che può aiutare e non poco la Maggiore dando spazio a quei giovani che meritano che vengano dalle Franchigie o dal Top10 ( la A non e’ la Top10 All Stars) e testare su un livello intermedio quei giocatori fuori dal giro o i vari equiparati..
Certo che l’Uruguay avrebbe messo in campo una squadra “diversa” rispetto a quella vista contro Romania e Stati Uniti ma c’era da aspettarselo visto il prossimo incontro proprio con la Nazionale Maggiore.
Sarà in questa ottica interessante vedere come si comporterà la A nel prossimo test contro la Romania. Alcuni aspetti sono chiari: nel proprio campo si calcia e si mette pressione sull’avversario, la palla a ridosso della metà campo è una occasione per attaccare e provare una distribuzione d’attacco sul campo, ogni entrata nei 22 avversari deve portare in qualche modo punti, il maul in difesa deve lavorare per capire gli errori delle due mete, continuare a variare con le chiamate in rimessa laterale e continuare a giocare con attenzione 80 minuti proponendo un gioco che attacchi la linea, che sappia giocare prima dopo e oltre la difesa.
Forza Italia A e bravi ragazzi.