Nazionali

La vista dalla Spagna

Scritto da jpr

Una brutta partita, un brutto piano, una buona idea

Ieri vi abbiamo raccontato la poco entusiasmante vittoria della nostra nazionale A in terra di Spagna. Oggi vogliamo offrirvi qualcosa di diverso. Come forse sapete questo blog è “figlio” di un forum di discussione attivo da tempo nel nostro Paese. Da qualche anno il nostro forum, che chiamiamo affettuosamente “bar” vede al suo bancone la presenza intelligente e simpatica di un amico spagnolo. Il suo nick è Nounours e i suoi interventi sono sempre intelligenti, competenti ed interessanti. Per questo motivo ho deciso di chiedergli un punto di vista español sul match di ieri e lui è stato davvero gentile nel farmelo avere. Nounours ha 29 anni, vive nel sud della Spagna e segue con passione il nostro sport dal 1999, dopo aver assistito in tv ad un España-Escocia al mondiale di quell’anno che evidentemente lo ha fatto innamorare. Ho scelto di non “toccare” minimamente il suo pezzo e di proporvelo esattamente come me lo ha mandato. Anche perchè Nounours è molto più competente di me e scrive pure meglio in italiano…Sommergetelo di like! E’ un ordine!

So che le reazioni dopo aver visto il ritorno all’attività della squadra A contro la Spagna non sono state particolarmente positive. È stata una partita brutta da vedere, con tanti errori e indiscipline e non è mai piacevole vedere una nazionale propria soffrire contro una federazione con un budget dieci volte inferiore, un campionato semiprofessionale dovè i club hanno l’abitudine di perdere con quelli di Top 10 quando ci ritrovano in competizione europea e che non è riuscita a raccogliere i suoi migliori giocatori per questa partita. E nonostante tutto, sono convinto che un tifoso italiano dovrebbe essere più soddisfatto di uno spagnolo. Almeno che io.

Ho già visto la partita di ieri. La Spagna, con la sua presunta seconda unità, gioca sempre le stesse partite contro Georgia, Tonga o Samoa. I giocatori escono senza pressioni, giocano seriamente, la difesa è buona ma il nostro attacco sterile. Una sconfitta onorevole. La stessa di sempre. Credimi, sono stufo quanto voi di vedere la mia squadra perdere. Ma almeno hai la scusa di affrontare i migliori nel mondo e ricevere milioni per questo. Onestamente, avrei preferito perdere da 20 punti e aver visto un’altra partita, qualcosa che mi farebbe pensare che abbiamo trovato la nostra strada e ci qualificheremo per la Coppa del Mondo 2023. Ma il nostro maul non ha ritrovato il suo mojo e i nostri tre quarti hanno solo rotto un un paio di volte, concluse con knock-on. Lasciami fare il futurologo: sconfitta onorevole contro le Fiji la prossima settimana e battuta contro la Russia nel gioco in cui giochiamo la vita. E se non sarà così, a febbraio sarà contro Portogallo, Romania o a Russia. Coraggioso ma innocuo.

Logicamente, se descrivo la Spagna in modo così lacrimoso e l’Italia A ha vinto solo 11-13, con gli ultimi dieci minuti pieni di rimese laterali spagnole degne di Halloween e un’ultima giocata in cui il nostro calciatore era sempre in ruck invece di cercare il drop, vuole dire che qualcosa era sbagliato nella vostra nazionale A. E per me non è negli errori individuali dei giocatori, ma nell’idea e nel piano di gioco. Non so cosa volesse fare l’Italia A a Madrid.

Seguo le vostre nazionali under. So che sei capaci di un gioco allegre. Se il vostro staff avesse analizzato correttamente le ultime partite della Spagna, avrebbe visto che il maggior danno che i nostri rivali ci fanno è nel gioco aperto e caotico. Ovviamente è un rischio. Ma cosa ha da perdere l’Italia A con una media di 23 anni dopo cinque allenamenti? Attenzione, questo non significa giocare tutto e non guardare il risultato. Al contrario, non capisco come l’Italia A abbia respinto due penalità molto calciabili negli ultimi dieci minuti del primo tempo. La Spagna è andata negli spogliatoi 3-0. Quanto sarebbe cambiata la partita se fosse andata 3-3, 3-6 o forse 3-10 se avesse inferto un colpo psicologico sull’orlo dell’intervallo? Si giocava invece a un ritmo abbordabile per la Spagna, dove non si scontravano giocatori di 40, 35 o 34 anni.

Detto questo, ripeto: 23 anni in media. Ci sarà chi crede che oggi i vostri giocatori non hanno imparato nulla che non avrebbero trovato in United Rugby Championship. Errore. Con 19 o 20 anni è ideale che imparino a macchiarsi le mani e ad assumersi la responsabilità di indossare l’azzurro e che siano loro che dovrebbero risolverlo, non veterani o stelle straniere. Il Central non sarà Twickenham, ma vi assicuro che giocando contro squadre REC, giocatori di Pro D2, Fédérale, Superlega romena o campionato russo si impara. Gli stessi problemi di breakdown, gli stessi tenuti che ha sofferto l’Italia A, li hanno avuti la Spagna contro la Georgia o la Romania durante anni. Anche il Portogallo senza dimensione fisica è diventato top qui. Vostri ragazzi impareranno a fare il basico fuori dai riflettori e questo è incalcolabile.

Per questo non capisco chi dice che se la Spagna viene battuta così contro Uruguay, Romania o Georgia, le cose andranno peggio. Sappiamo giocare queste brutte partite. vo no. E non siamo tutte le Tier 2 le stesse squadre, né l’Italia A resterà in questo livello di sviluppo. Al contrario. Ora, con independenza dalle critiche probabilmente meritate che si possono indirizzare al Troncon e che l’Italia A deve ancora trovare la sua identità, questo è un punto di partenza infinitamente migliore rispetto ai vecchi Emergenti. Non è un viaggio di fine anno così, non è nemmeno un’università, è istituto professionale.

P.S: non dimenticherei che c’è una dimensione politica in questo progetto. Andrà bene, male o bah, ma la nuova direzione della FIR sta cercando di riposizionare l’Italia nel tabellone rugbistico internazionale. Giocare contro la Spagna, Romania, Georgia, Olanda, portare la A, il femmenile, forse alcuni under contro questi paesi non solo dà un’immagine più amichevole dell’Italia per noi ma permette anche di vendersi al 6 Nazioni, l’EPCR o CVC come interlocutori validi tra Tier 1 e Tier 2. Quello che è l’Argentina in Sudamerica o quello che era la Francia in Europa nei tempi della FIRA. Non è stupido.

Nounours

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