Top 12

Manghi e Marcato: “qualcosa non va nella gestione del sistema franchigie italiano”

Scritto da Rugby.it

Al termine di Valorugby-Petrarca per la settima giornata di Peroni Top12, alla domanda di un giornalista locale sulle possibilità di vedere un giorno fianco a fianco i giovani talenti Panunzi e Garbisi in nazionale, Roberto Manghi, coach del Valorugby Emilia, risponde avanzando perplessità, non inedite da parte sua, sulla gestione delle franchigie: “il punto non riguarda solo Matteo e Garbisi; oggi in campo c’erano almeno cinque ragazzi, distribuiti tra Valorugby e Petrarca, che meriterebbero una dimensione superiore. Siamo ben contenti di averli con noi nel Top12, ad esempio io nel ruolo di Matteo ho a disposizione ben tre brillanti giovani (Panunzi, Fusco e Bacchi, ndr); ma il sistema dovrebbe offrire loro maggiori possibilità di accedere al rugby internazionale. Ieri c’è stato il derby tra Benetton e Zebre, credo che lo abbiamo visto tutti. Secondo me, in diversi ruoli ci sono giocatori di Top12 superiori al livello degli stranieri delle nostre franchigie. Io non voglio tornare alla situazione del passato, a un campionato ghettizzato che magari attrae un maggior numero di spettatori ma che non ha una porta di comunicazione con il rugby internazionale, però credo sia necessaria una riflessione sulla situazione attuale”.
Concorda al suo fianco Andrea Marcato, al quale Manghi ha rivolto complimenti sia per la partita dello stadio Mirabello sia per la sua ancor breve ma già brillante carriera: “sono fondamentalmente d’accordo sul fatto che ci siano cose da rivedere. Al di là del caso specifico di Paolo Garbisi e Matteo Panunzi, ai quali naturalmente auguro di arrivare in nazionale se tu, Matteo, non pensi che questo possa portarti sfortuna…” (“No, no, non sono superstizioso”, si schermisce Panunzi, seduto allo stesso tavolo della conferenza stampa), “…al di là di questi due giocatori ci sono tanti giovani italiani che faticano a trovare la strada per l’altissimo livello. Guardiamo a cosa è avvenuto prima dei Mondiali: con Violi infortunato e con l’Italia in carenza in quel ruolo, le Zebre hanno ingaggiato come mediani di mischia due stranieri… A cosa serve? Pensate che abbiamo una nazionale che partecipa al Sei Nazioni U20 e ai Mondiali U20 ma non abbiamo un campionato U20… Sì, anche secondo me c’è qualcosa da rivedere”.

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