Rugby World Cup 2019

Pochi minuti di Ab’s e per il Sudafrica è notte fonda: 23-13

Scritto da jpr

5 minuti di total-black nel primo tempo bastano a decidere la minifinale

A Yokohama va in scena una sorta di finale anticipata fra due delle contendenti più accreditate per il titolo (e che nessuno si stupirebbe di ritrovare all’atto conclusivo). Vincono, anche più nettamente di quanto dica il risultato, i campioni in carica tuttineri ai quali bastano pochi minuti a velocità iperbolica per condizionare una partita altrimenti piuttosto equilibrata e quasi sempre condotta nel gioco dagli Springboks. Ma la lettura del match, da questo punto di vista, risulta abbastanza semplice: sudafricani che tengono il livello grazie ad un’intensità difensiva altissima ed assai dispendiosa, mentre gli AB’s contengono risparmiandosi e decidono la partita con poche accelerazioni chiaramente fuori portata per i pur fortissimi avversari.

La partita prende il via dopo una Kapa O’ Pango dei neozelandesi più intensa del solito, magari per riscattare prestazioni recenti non brillantissime oppure solo per scrollarsi di dosso il torpore determinato da inni eseguiti con esasperante lentezza. Al via sono i Bokke a fare la voce grossa soffocando ogni possesso nero con un livello di intensità difensiva davvero impressionante ed attaccando sul ritmo impostato da Faf De Klerk specie col gioco al piede. Dopo 2’ è Handre Pollard a muovere il punteggio dalla piazzola grazie ad un tenuto originato dalla pressione portata su un up&under ben eseguito (0-3). Galvanizzati dal vantaggio i ragazzi di Rassie Erasmus attaccano a testa bassa con gli avversari che rinculano e muovono palla con grande difficoltà e confusione. L’apertura Bokke avrebbe l’occasione per incrementare il vantaggio punendo un offside, ma la palla si stampa sul palo e sugli sviluppi Faf De Klerk va fuori giri sbagliando un passaggio che Richie Mo’Unga recupera dando il via ai 5’ che determineranno l’esito finale. L’apertura nera si invola verso la meta, ma viene recuperata da Mapimpi che però commette fallo e al 22’ lo stesso Mo’Unga pareggia dalla piazzola nella prima vera azione AB’s (3-3). La partita cambia e gli uomini di Steve Hansen danno vita ad un’azione fantastica a tutto campo: Mo’Unga kicca lateralmente per Reece che si beve Mapimpi e vola via scaricando su Savea; la palla va a Beauden Barrett che con un guizzo strepitoso scava il break che lancia George Bridge in meta: al 24’ risultato ribaltato sul 10-3. Al 27’ i 5’di fuoco si chiudono con Scott Barrett che da metà campo caracolla solitario verso il centro dei pali dopo che Anton Lienert-Brown con un assolo pazzesco si è bevuto il fianco destro della difesa sudafricana: 17-3. Primo tempo giocato per 35’ da una squadra che segna 3 punti e ne subisce 17 nei restanti 5!

Insomma il primo tempo ci mostra una squadra sudafricana che sa esprimersi su livelli di intensità prolungata altissima, a che, per sua sfortuna, si trova davanti un avversario mostruosamente efficiente e capace di produrre tantissimo impiegando il minimo indispensabile o anche meno.

Il secondo tempo ha un tema unico ed obbligato: Bokke che tentano per tutto il tempo di risalire la china sfiancandosi e AB’s che contengono, subiscono, controllano e, alla prima occasione, chiudono la questione.

Al 47’ è Pieter-Steph Du Toit a riaprire i giochi dopo un’azione prolungata dei sudafricani caratterizzata da cariche dell’intera squadra nella quale si distinguono Etzebeth e De Allende: il biondo terza linea durante un bdown si avvede dell’assenza di guardie, alza palla da terra e sgambetta sotto i pali (17-10). L’avvicinamento nel punteggio spinge i Bokke ad intensificare gli sforzi, ma i neri contengono concedendo solo un drop che Pollard mette fra i pali al 58’: siamo 17-13 e l’obiettivo sembra lì a portata di mano. E lo sarebbe se…se dall’altra parte non ci fosse una mostruosa macchina da rugby che gestisce la situazione e la risolve con due pedate fra i pali di Mo’Unga al 66’ (fallo in mischia) e di Beauden Barrett al 72’ (offside) che portano il punteggio sul finale 23-13 togliendo ai Bokke anche il punto di bonus.

Risultato giusto, come si diceva, che premia l’efficienza ai danni dell’impegno. Gli AB’s sono la solita macchina inesorabile e i Bokke sono capaci di un’intensità fisica impressionante: viene paura alla sola idea che gli azzurri debbano incontrare queste due squadre. Insomma, meglio pensare a Namibia e Canada…

Sul piano individuale ottima prova di tutta la linea arretrata nera, con ottime cose dai centri e dal solito Beauden, anche se forse il giocatore che più si è messo in mostra è stato il “fratellino” Scott; fra i Bokke una menzione d’onore per quella specie di nduja su zampette che risponde al nome di Cheslin Kolbe, unico giocatore sudafricano a creare problemi agli avversari. E forse non è poi così strano che sia stato proprio lui con quel suo “fisicaccio” ad essere l’unico a rendere difficile la serata a giocatori che lo scontro fisico non lo temono di certo. Siamo solo all’inizio, certo, ma se il buon giorno si vede dal mattino…

I TABELLINI:

21/09/2019 – Yokohama

NUOVA ZELANDA-SUDAFRICA 23-13

Nuova Zelanda: 15 Beauden Barrett, 14 Sevu Reece, 13 Anton Lienert-Brown, 12 Ryan Crotty, 11 George Bridge, 10 Richie Mo’unga, 9 Aaron Smith, 8 Kieran Read (c), 7 Sam Cane, 6 Ardie Savea, 5 Scott Barrett, 4 Sam Whitelock, 3 Nepo Laulala, 2 Dane Coles, 1 Joe Moody
A disposizione: 16 Codie Taylor, 17 Ofa Tu’ungafasi, 18 Angus Ta’avao, 19 Patrick Tuipulotu, 20 Shannon Frizel, 21 TJ Perenara, 22 Sonny Bill Williams, 23 Ben Smith

Marcatori:
Mete: George Bridge (23′), Scott Barrett (26′)
Trasformazioni: Richie Mounga (24′, 27′)
Punizioni: Mo’unga (22′, 66′), Bauden Barrett (72′)
Drop:

Sudafrica: 15 Willie Le Roux, 14 Cheslin Kolbe, 13 Lukhanyo Am, 12 Damian De Allende, 11 Makazole Mapimpi, 10 Handre Pollard, 9 Faf de Klerk, 8 Duane Vermeulen, 7 Pieter-Steph du Toit, 6 Siya Kolisi (c), 5 Franco Mostert, 4 Eben Etzebeth, 3 Frans Malherbe, 2 Malcolm Marx, 1 Steven Kitshoff
A disposizione: 16 Bongi Mbonambi, 17 Tendai Mtawarira, 18 Trevor Nyakane, 19 RG Snyman, 20 Francois Louw, 21 Herschel Jantjies, 22 Francois Steyn, 23 Jesse Kriel

Marcatori:
Mete: Pieter-Steph du Toit (47′)
Trasformazioni: Handre Pollard (48′)
Punizioni: Handre Pollard (2′)
Drop: Handre Pollard (58′)

Arbitro: Jerome Garces

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jpr