Nel match di avvio del Championship i soliti Allblacks mettono in chiaro subito le cose e finisice 13-38
Nel pezzo di presentazione del torneo mi chiedevo se ci fosse mai qualcuno in grado di impedire agli AB’s di imporre il loro solito incontrastato dominio; oggi già una prima risposta: se c’è qualcuno non si tratta dei Wallabies. Si può usare una parola sola per fotografare la differenza fra le due squadre in campo e questa parola è “consistenza”: nelle fasi del match in cui “guidano” gli australiani non sono consistenti, mentre quando tocca ai neri essi lo sono in una maniera che travalica ogni possibilità di opporsi. Ieri è stato così: un tempo per parte, ma di consistenza assolutamente e drammaticamente diversa.
Nel primo tempo dominano le difese, di solito fra le specialità della casa canguresca, e gli AB’s sonnecchiano, pasticcicchiano e sono indolentemente fallosi. Ma in questa fase in cui potrebbero mettere un’ipoteca sulla partita i padroni di casa sono, come detto, inconsistenti e la mole di lavoro della terza linea piratesca dei rubatutto Hooper e Pocock produce il quasi niente di due piazzati di Reece Hodge e Bernard Foley. Gli AB’s, come detto, lasciano sfogare i ragazzotti in gold, aspettano il loro momento e questo arriva in finale di frazione con una bella iniziativa di Smith Ben che mette in moto i backs dei blacks permettendo a Smith Aaron di finalizzare. Piede sbirolo Barrett non converte e la prima frazione, dominata dai Wallabies finisce con uno striminzito 6-5. Già si capisce come finirà…
E non ci voleva molto a capirlo, perché dopo un tempo giallo ne arriva uno nero, ma di una pesantezza incomparabilmente superiore, nera oltre l’oscurità in cui precipitano i poveri cangurini. Nel secondo tempo, infatti, i campioni di tutto spazzano via i poveri resti dei ragazzi di Michael Cheika, mentre Steve Hansen nel suo sgabbiotto non fa gnanca on plissè come avrebbe detto il grande Jannacci, tanto già visto è il film che si vede scorrere sotto gli occhi. La demolizione è particolarmente evidente in tutte le fasi statiche, che dire dominate dagli ospiti è riduttivo. Senza possesso la partita si sbilancia in maniera drammatica e arrivano marcature pesanti a voragine. Va a segno prima l’ottimo Jack Goodhue sugli sviluppi di un recupero di Naholo. Poi Beauden Barrett si fa perdonare un calcio deficitario con un’azione degna di CR7, portandosi avanti una palla persa dagli avversari e giocandola con entrambi i piedi prima di schiacciare. Poi è Brodie Retallick che gioca fingendo un passaggio al largo ed accelerando come un secondo centro per arrivare in meta (mai visto fare cose simili da una seconda, ma quello è Retallick…). La gragnuola di colpi si interrompe un attimo perché Barrett telefona ad Hooper dove passerà la palla e da quell’errore arriva la metuzza del debuttante Jack Maddocks. Ma è un attimo, perché Waisake Naholo prima si beve l’intera difesa destra dei gialli e mette il suo nome nel tabellino, per poi lanciarsi velocissimo su un calcio dai 10 metri di Barrett e schiacciare nel nulla avversario. Per fortuna dei poveri wallies finisce lì. Nei padroni di casa oltre al solito infinito Hooper si difende un propositivo Beale. Negli AB’s Retallick è mostruoso, ma anche Naholo, Goodhue e tutta la prima linea si guadagnano in pieno la pagnotta.
Rimane la domanda: chi li ferma questi?
Tabellini
The Rugby Championship – Prima giornata
Sydney – ANZ Stadium
Australia – Nuova Zelanda 13-38
Australia: 15 Israel Folau, 14 Dane Haylett-Petty, 13 Reece Hodge, 12 Kurtley Beale, 11 Marika Koroibete, 10 Bernard Foley, 9 Will Genia, 8 David Pocock, 7 Michael Hooper (c), 6 Lukhan Tui, 5 Adam Coleman, 4 Izack Rodda, 3 Sekope Kepu, 2 Tatafu Polota-Nau, 1 Tom Robertson
A disposizione: 16 Tolu Latu, 17 Allan Alaalatoa, 18 Jermaine Ainsley, 19 Rob Simmons, 20 Pete Samu, 21 Nick Phipps, 22 Matt Toomua, 23 Jack Maddocks
Marcatori Australia
Mete: Jack Maddocks (67)
Conversioni:
Punizioni: Reece Hodge (11), Bernard Foley (21)
Nuova Zelanda: 15 Ben Smith, 14 Waisake Naholo, 13 Jack Goodhue, 12 Ryan Crotty, 11 Rieko Ioane, 10 Beauden Barrett, 9 Aaron Smith, 8 Kieran Read (c), 7 Sam Cane, 6 Liam Squire, 5 Samuel Whitelock, 4 Brodie Retallick, 3 Owen Franks, 2 Codie Taylor 1 Joe Moody
A disposizione: 16 Nathan Harris, 17 Karl Tu’inukuafe, 18 Tim Perry, 19 Scott Barrett, 20 Ardie Savea, 21 TJ Perenara, 22 Damian McKenzie, 23 Anton Lienert-Brown
Marcatori Nuova Zelanda
Mete: Aaron Smith (39), Jack Goodhue (43), Beauden Barrett (52), Brodie Retallick (63), Waisake Naholo (73, 76)
Conversioni: Beauden Barrett (44, 53, 65, 77)
Arbitro: Jaco Peyper (RSA)
Punti in classifica: Australia 0 – Nuova Zelanda 5