Nazionali

Tanto tuonò che alla fine si vinse

Scritto da Rugby.it

Una vittoria di 3 punti ma di tanto cuore buttato oltre l’ostacolo. La stagione rugbystica finisce bene per i nostri azzurri

Una bella Italia strappa la prima vittoria dell’anno 2018 superando, anche ben più ampiamente di quanto il punteggio finale dica, l’ostico Giappone che la settimana prima ci aveva suonato in faccia la Nona di Beethoven.

Gli Azzurri hanno un’altra testa e un’altra attitudine rispetto al sabato precedente: nel primo tempo sostanzialmente il Giappone non vede palla ma purtroppo concretizziamo poco rispetto alla mole di possesso mantenuto. La difesa è attenta, le ruck ben presidiate e pulite con decisione. Abbiamo due punti di debolezza, la chiusa dove soprattutto sul lato di Pasquali si fatica, e un po’ di macchinosità in attacco dove riusciamo poco a concretizzare le tante situazioni di possesso.

Nel secondo tempo purtroppo alla partita si aggiungono anche numerosi errori arbitrali (sono umani e pienamente parte del gioco anche loro) con un’attenzione esagerata per i placcaggi al collo (forse dopo il caso Grosso c’è stata una inversione di rotta in merito, certo che chi va a giocare, in campo si ritrova ogni volta a dover affrontare un rugby diverso ogni settimana a seconda del metro arbitrale). Arriva un momento dell’incontro in cui si fischiano a nastro high tackle su pulizie e tentativi di “tenuto alto” in maul. Francamente molti di essi appaiono esagerati e costano tantissime punizioni che interrompono il gioco d’attacco azzurro ridando l’abbrivio ai Brave Blossom. In più la bellissima marcatura di Minozzi che è annullata per un fuorigioco che definire millimetrico è un oltraggio al metro campione stabilito a Parigi alla Conférence générale des poids et mesures.

A onore del vero la seconda meta azzurra non pareva del tutto regolare, tant’è: giornata storta capita a tutti, anche agli arbitri.

Elementi positivi: il grandissimo cuore e la voglia di combattere di tutti, nessuno escluso. Questa squadra è entrata con i “maroni caldi” come si dice tecnicamente. Non è stata una partita di fine stagione ma 15 uomini, con i loro pregi e difetti tecnici, in campo a dare tutto. Ci sono state delle Eccellenze, tra cui Hayward e Castello (quest’ultimo nostro man of the match) e momenti di svarione ma la grinta e l’impegno sono da lode.

Elementi da migliorare. Capiamo poco il fatto che Fuser entri a dare fiato in seconda a due terze adattate a seconde ultratrentenni solo a 9 dalla fine. Capiamo poco il gioco impostato da (o a) Violi, molto macchinoso in qualche caso, con tempi di rilascio che fanno riposizionare con comodo la difesa. Capiamo poco ancora il game plan, il “vestito” che il nostro grande Corrado Oscìa, vuole dare a questa squadra, spesso in attacco ancorata alle genialate dei suoi talenti (Campagnaro, Minozzi, Hayward) o ai tentativi di sfondamenti della cavalleria pesante (Negri, Pelledri).

Buono, comunque, l’impatto degli uomini della panca e in generale un risultato che fa ben sperare in vista di un novembre pesantissimo dove ci attende, oltre ad Irlanda, AB e Australia, lo spauracchio agitato da chiunque: la Georgia.

Quella partita sarà, come questi due test col Giappone, un test decisivo per lo stato dell’arte ovale italiana.

Ma intanto ci godiamo la vittoria e bravi Azzurri!

Tabellini

Giappone: 15 Kotaru Matsushima, 14 Lomano Lemeki, 13 Will Tupou, 12 Timothy Lafaele, 11 Kenki Fukuoka, 10 Yu Tamura, 9 Fumiaki Tanaka, 8 Kazuki Himeno, 7 Michael Leitch (c), 6 Yoshitaka Tokunaga, 5 Samuela Anise, 4 Wimpie Van Der Walt, 3 Ji-Won Koo, 2 Shota Horie, 1 Keita Inagaki
A disposizione: 16 Yusuke Niwai, 17 Shintaro Ishihara, 18 Takuma Asahara, 19 Uwe Helu, 20 Amanaki Mafi, 21 Yutaka Nagare, 22 Rikiya Matsuda, 23 Ryoto Nakamura

Marcatori Giappone

Mete: Tupou (60), Mafi (66), Matsushima (79)
Conversioni: Matsuda (60, 66)
Punizioni: Tamura (34)

Cartellini gialli: Anise (5)

Italia: 15 Jayden Hayward, 14 Tommaso Benvenuti, 13 Michele Campagnaro, 12 Tommaso Castello, 11 Matteo Minozzi, 10 Tommaso Allan, 9 Marcello Violi, 8 Abraham Steyn, 7 Jake Polledri, 6 Sebastian Negri, 5 Dean Budd, 4 Alessandro Zanni, 3 Tiziano Pasquali, 2 Leonardo Ghiraldini (c), 1 Andrea Lovotti
A disposizione: 16 Luca Bigi, 17 Cherif Traoré, 18 Simone Ferrari, 19 Marco Fuser, 20 Giovanni Licata, 21 Tito Tebaldi, 22 Carlo Canna, 23 Giulio Bisegni

Marcatori Italia

Mete: Benvenuti (19), Ghiraldini (26), Polledri (46)
Conversioni: Allan (19, 46)
Punizioni: Allan (71, 74)

Cartellini gialli: Licata (79)

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