L’Italia allenata da Andrea Di Giandomenico cade anche nell’ultima giornata del Sei Nazioni femminile, sul campo della Scozia sorpresa del torneo. A Cumbernauld, vicino a Glasgow, le azzurre hanno dato vita a una partita a due volti. Sintentizzando: venti buoni minuti iniziali e sessanta disastrosi minuti finali. Nel primo spicchio dell’incontro la mischia italiana ha portato per due volte oltre la linea bianca la tallonatrice Melissa Bettoni e ha sfiorato una terza meta, issandosi fino a uno 0-12 che sembrava solo il primo capitolo di una salda vittoria. La Scozia ha invece iniziato a trovare coraggio e pedrominio soprattutto nel gioco aperto e prima dell’intervallo ha ribaltato il risultato con due mete dell’estremo Rollie trasformate dalla tallonatrice Skeldon. La ripresa ha visto una nazionale azzurra quasi intimidita: incapace di fare più di due passaggi al largo senza sbagliare, a corto di idee nella centrale operativa Barattin-Rigoni-Furlan, l’Italia ha iniziato a sbagliare quasi tutto quel che si poteva sbagliare, collezionando knock-on, passaggi in avanti, palle perse nei breakdown, touche errate e placcaggi non chiusi, con la numero tredici Thomson, una piccola locomitiva a vapore (foto in alto), capace di aprire canyon nella nostra difesa; solo i non molto meno numerosi errori scozzesi e un’ottima difesa sulla trincea della linea di meta hanno permesso di contenere il gap nei due punti di distacco di fine primo tempo. Il risultato finale, 14-12, consegna l’Italia all’ultimo posto in classifica con zero vittorie, due anni dopo il fantastico terzo posto con tre vittorie dell’edizione 2015.
Forse tutta la preparazione atletica e mentale azzurra è finalizzata alla Coppa del Mondo di agosto, come ha spiegato la d.g. Tonna, ma gli errori visti stasera non possono essere spiegati solo con un ritardo di preparazione; inoltre le azzurre giocano regolarmente in campionato ed è difficile credere che siano così tanto lontane dall’apice della forma.
La sensazione è che le ragazze del buon (troppo buon?) Di Giandomenico sappiano far affiorare il meglio di sé solo quando devono difendere palmo a palmo, con la possibilità di trovare qualche contropiede con le invenzioni di Furlan, Sillari o Stefan; ma allorché si ritrovano di fronte a un avversario alla pari come la Scozia di stasera, con la necessità di costruire gioco contro una difesa schierata e attenta, le azzurre sembrano andare incontro a tutti i propri limiti tecnici e tattici. Speriamo naturalmente che il Mondiale estivo smentisca pienamente queste impressioni così negative.
Scozia v Italia 14-12
Marcatrici: 11′ meta Bettoni tr Sillari, 18′ meta Bettoni, 30′ meta Rollie tr Skeldon, 40′ meta Rollie tr Skeldon.
SCOZIA: Rollie; Gaffney (67′ Sinclair), Thomson, Martin (cap), Lloyd; Nelson, Law; Konkel, McMillan, Forsyth (78′ O’Donnell); McCormack (57′ Bonar), Wassell; Dougan (57′ Smith), Skeldon, Balmer (9′-16′ Lockhart) (68′ Lockhart). Non entrate: Park, O’Donnell, Maxwell, Harris. All.: Munro.
ITALIA: Furlan; Sillari, Cioffi, Stefan (69′ Zangirolami), Magatti; Rigoni, Barattin (cap); Giordano, Cammarano, Arrighetti (16′ Este); Trevisan, Locatelli; Ferrari (55′ Gai), Bettoni, Cucchiella. Non entrate: Giacomoli, Pillotti, Federighi, Madia, Bonaldo. All.: A.Di Giandomenico.
Calci piazzati: Sillari (Ita) 1/2, Skeldon (Sco) 2/2