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Splendida battaglia al Millennium: il Galles la fa sua

Scritto da Rugby.it

Un Galles ardimentoso abbatte l’Irlanda 22-9 e consegna il match-ball agli inglesi

Ottanta minuti di splendida battaglia, combattuta ad un ritmo sovrumano, con un’intensità da paura permettono al Galles di salutare il proprio pubblico fra gli applausi ed uccidono il sogno dell’Irlanda di poter contendere nel prossimo turno agli inglesi la conquista del torneo. Sono crudeli gli ultimi minuti che vedono i verdi dell’isola di smeraldo tentare disperati di uscire dai propri 22, sotto di 6 punti e con ancora viva la tremolante fiammella della speranza: l’Irlanda si dibatte come un animale ferito che cerca di uscire dalla propria gabbia e Sexton azzarda un passaggio che viene contrato da un muro umano di nome Rhys Webb; la palla arriva al dottor Jamie Roberts, che la trascina in meta e termina l’agonia degli uomini di Schmidt.
A questo drammatico finale si era arrivati, come detto, dopo una partita di inaudita intensità, nella quale i Dragoni hanno sfoderato una prestazione difensiva eccezionale, chiudendo ogni spiraglio agli avversari ed impedendo loro, talvolta in maniera estrema e disperata, di andare alla marcatura pesante. Per parte loro gli irlandesi sono stati protagonisti altrettanto splendidi per coraggio e ardore, ma hanno avuto drammaticamente poco o nulla dalla touche, tradizionalmente una delle loro armi più efficaci, ed hanno avuto nella mediana Murray-Sexton un timone ieri non abbastanza lucido ed efficace.
Si era partiti a gran ritmo con gli irlandesi a mettere pressione e trovare il primo vantaggio per 0-3 al 6’ con un piazzato di Sexton che sfrutta un high tackle. Sempre allo stesso assurdo ritmo è poi il Galles a portar la minaccia nella zona rossa avversaria con una manovra interminabile e caratterizzata da impatti durissimi, ma gli irlandesi rispondono al fuoco col fuoco e ribaltano l’azione: gran protagonista è il cingolato Stander che con una carica pazzesca conquista una touche sui 5 mt avversari da cui non esce nulla. Ma al 19’ sono i padroni di casa a trovare una fantastica meta con George North (ieri formidabile e attivissimo, inarrestabile) che viene lanciato in bandiera da Halfpenny dopo uno stratosferico passaggio di Webb frustato per almeno 25 mt.: il portentoso cavallone riceve e asfalta il povero Zebo trascinando quel che ne resta oltre la linea fatale (5-3). L’Irlanda ribatte colpo su colpo e mette alle corde la difesa gallese costringendola all’indisciplina che Paddy Jackson (entrato per il “concusso” Sexton) sfrutta al 26’ per risorpassare 5-6. Tornato in campo Sexton la partita riprende con le cariche dei gallesi che a loro volta mettono alla frusta la difesa irlandese ed è proprio l’apertura verde a rendersi responsabile di un fallo sulla linea di meta che impedisce a Jonathan Davies di mettere un compagno in condizione di marcare: è il 37’ ed il fallo da giallo lascia i verdi in 14 e consente ad Halfpenny di marcare dalla piazzola l’8-6 che chiude la prima frazione.
L’intervallo arriva a proposito: il primo tempo è stato talmente intenso, il ritmo così vertiginoso e la durezza degli impatti così estrema che anche lo scrivano è stanco come se avesse giocato lui. Ma l’inizio del secondo tempo dimostra che i giocatori in campo hanno la chiara intenzione di continuare sulla stessa strada.
E’ l’Irlanda a partire, con un Murray che cerca di gestire insieme ai propri avanti e con la collaborazione di Henshaw i pericolosi minuti da passare in 14, ma il suo collega di ruolo Webb non ci pensa proprio a lasciar concludere in maniera infruttuosa la fase di superiorità numerica. Il 9 gallese prende palla, ribalta il campo con un calcio fantascientifico e costringe gli ospiti a concedere una touche ai 5, dalla quale parte una maul che assorbe l’intera difesa e libera ancora George North per la meta del 44’ che manda i Dragoni oltre break sul 15-9. Da qui in poi le due squadre sembrano due pugili in mezzo al ring intenti a menarsi sventole pazzesche alla ricerca del Ko. Ci provano prima gli irlandesi con un’azione interminabile condotta dal rientrante Sexton, poi è Dan Biggar a tirare un drop che finisce sul palo. Al 69’ l’Irlanda produce il suo supremo sforzo installandosi negli ultimi 10 mt gallesi e cercando, con la maul, di sfondare per ribaltare il match. Ma i gallesi difendono come se da ogni placcaggio dipendesse la salvezza dei propri figli ed escono invitti dalla loro trincea ricacciando i verdi nei loro 22. E’ il 78’, e quel che succede lo abbiamo già raccontato all’inizio: finisce 22-9 nel tripudio dei canti gallesi. Sarà grande festa questa notte a Caerdydd, una festa un po’ amara perché i gallesi salutano la loro squadra che anche quest’anno non è riuscita ad essere protagonista, ma comunque si sono battuti con il cuore e l’ardore tipici del loro grande e antico paese. Battuta è l’Irlanda, il cui sogno muore nella notte. Ci saranno altre battaglie ed altri campi su cui combattere. Per entrambi.

I Tabellini:

Venerdì 10 marzo, ore 21.05 – Millennium Stadium, Cardiff Quarta giornata 6 Nazioni 2017
GALLES – IRLANDA 22-9

Galles: 15 Leigh Halfpenny, 14 George North, 13 Jonathan Davies, 12 Scott Williams, 11 Liam Williams, 10 Dan Biggar, 9 Rhys Webb, 8 Ross Moriarty, 7 Justin Tipuric, 6 Sam Warburton, 5 Alun Wyn Jones, 4 Jake Ball, 3 Tomas Francis, 2 Ken Owens, 1 Rob Evans
In panchina: 16 Scott Baldwin, 17 Nicky Smith, 18 Samson Lee, 19 Luke Charteris, 20 Taulupe Faletau, 21 Gareth Davies, 22 Sam Davies, 23 Jamie Roberts
Irlanda: 15 Rob Kearney, 14 Keith Earls, 13 Garry Ringrose, 12 Robbie Henshaw, 11 Simon Zebo, 10 Johnny Sexton, 9 Conor Murray, 8 Jamie Heaslip, 7 Sean O’Brien, 6 CJ Stander, 5 Devin Toner, 4 Donnacha Ryan, 3 Tadhg Furlong, 2 Rory Best, 1 Jack McGrath
In panchina: 16 Niall Scannell, 17 Cian Healy, 18 John Ryan, 19 Iain Henderson, 20 Peter O’Mahony, 21 Kieran Marmion, 22 Paddy Jackson, 23 Tommy Bowe
Arbitro: Wayne Barnes
Marcatori: 7′ cp. Sexton, 20′ m. North, 27′ cp. Jackson, 38′ cp. Halfpenny, 45′ m. North tr. Halfpenny, 57′ cp. Sexton, 78′ m. Roberts tr. Halfpenny
Cartellini gialli: 38′ Sexton
Mom: Rhys Webb

jpr

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