Canada – Italia 18-20
Canada: Evans; Moor, Hearns, Blevins, Paris; Parfrey (58′ Underwood), McRorie; Carpenter, Rumball, Baillie (68′ Heaton); Olmstead (51′-61′ Ciulini), Cudmore (61′ Ciulini); Ilnicki, Barkwill (68′ Howard), Sears-Duru (62-75′ Dolezel). Non entrati: Tierney, MacKenzie, Staller. All.: Anscombe.
Italia: Odiete; Esposito, Campagnaro, Boni, Venditti Gi.; Allan (60′ Canna), Gori (60′ Palazzani); Van Schalkwyk, Favaro, Mbandà (67′ Negri); Fuser, Geldenhuys; Cittadini (54′ Ceccarelli), Gega (73′ D’Apice), Lovotti (54′ Panico). Non entrati: Sarto J., Bisegni. All.: O’Shea.
Marcatori: 7′ cp Allan, 12′ cp McRorie, 15′ cp Allan, 23′ cp McRorie, 32′ cp McRorie, 34′ cp Allan (9-9); 47′ cp McRorie, 50′ cp Allan, 54′ cp McRorie, 60′ meta Gega, 66′ cp McRorie, 72′ cp Canna
Arbitro: Ruiz (Francia)
Note: cartellino giallo al 26′ a Herns (Can) e al 75′ a Canna (Ita)
Una vittoria risicata ma meritata chiude il lungo tour americano degli azzurri e l’intero programma dei test di metà stagione. A Toronto l’Italia ha mostrato una lieve superiorità sul Canada, in una partita equilibrata, controllata e di buon livello ma con pochi lampi di qualità.
Davanti a un numeroso e caloroso pubblico di rosso vestito (quindicimila spettatori?) e nei 30° celsius del mezzogiorno canadese (esigenze televisive) gli azzurri con Gori e Allan in regia sono passati in vantaggio al 6’, dopo una serie di infrazioni delle “giubbe rosse” che hanno fornito al numero dieci italiano il calcio piazzato dello 0-3.
Al 12’ momenti di preoccupazione per Odiete, che dopo aver fermato una pericolosa incursione centrale dell’ala Paris viene colpito al collo involontariamente da una seconda linea canadese in sostegno, rimanendo dolorante a terra. L’allarme rientra presto, ma la stessa azione dell’infortunio di David procura un piazzato per il Canada che McRorie trasforma per il 3-3.
Al 15’ è l’Italia ad andare per i pali, grazie a un fuorigioco originato da una galoppata centrale di Lovotti: Allan non sbaglia (ed è 3-6) ma fallisce poco dopo un altro calcio piazzato, appena prima del water break di metà tempo.
Al 24’ pareggio canadese, il mediano di mischia McRorie centra dalla piazzola il 6-6. La partita è piacevole da seguire ma non decolla: l’Italia a tratti dimostra una maggior forza d’insieme e il Canada pasticcia molto in touche, però il gioco stalla quasi sempre nella fascia mediana del campo.
Al 26’ Hearn, numero tredici canadese, subisce cartellino giallo per un placcaggio su Odiete con sollevamento; infrazione non cattiva, giallo forse troppo severo.
Le linee avanzate della mischia si stuzzicano e bisticciano un po’; il numero cinque di casa Olmstead, fasciuto e biondobarbuto, sembra il più attacca-brighe e si prende spesso con Lovotti.
Al 31’ Canada in vantaggio, ancora con McRorie che non sbaglia neppure da quaranta metri: 9-6. L’Italia pareggia però poco dopo, con Allan e per un fallo proprio di Olmstead.
Al 36’ anche McRorie finalmente manca i pali, ma il suo drop semi-laterale da cinquanta metri era davvero esageratamente ambizioso. Nei dieci minuti in superiorità numerica l’Italia non guadagna neppure un punto. Alla fine del primo tempo, nove a nove.
Inizio ripresa, il Canada trova l’azione più pericolosa di tutto l’incontro: grubber che mette in difficoltà in difesa Venditti, touche canadese e maul con una serie infinita di pick&go sempre più vicino alla linea dei pali. Al primo fuorigioco fischiato i biancorossi scelgono a sorpresa i pali, nonostante la meta a un passo; McRorie a segno, 12-9.
Due minuti appena e Allan pareggia di nuovo: anche gli azzurri, arrivati sotto meta e conquistata una punzione, scelgono forse con troppa prudenza i pali, per il 12-12.
L’altalena nel punteggio prosegue: al 53’ entrata fallosa di Favaro, c.p. da quaranta metri di McRorie e 15-12.
O’Shea cambia i due piloni: escono Lovotti e Cittadini, entrano Ceccarelli e Panico
Al 59’ touche ai meno cinque per l’Italia, la maul avanza quasi senza incontare ostacoli e Gega realizza la sua terza meta nel tour. Allan non trasforma, 15-17.
O’Shea cambia anche la coppia mediana: entrano Palazzani e Canna, escono Allan e Gori.
Contemporaneamente rientra Olmstead dopo un lunghissimo blood bin e forse non casualmente ricominciano le scaramucce.
Al 66’ cp per il Canada, dopo una mischia vinta dai nordamericani: Mc Rorie va a segno, 18-17.
Al 69’ l’Italia arriva di nuovo con grande facilità fin sotto meta, Palazzani pesca laborisoamente la palla dalla base della ruck e serve sulla destra Odiete che penetra facilmente in meta, ma il TMO rileva un knock on di Palazzani nel raccogliere l’ovale tra la ragnatela di piedi e annulla. Ancora 18-17.
Al 72’ è Canna a riportare avanti gli azzurri con un piazzato: 18-20. Lo stesso giovane mediano di apertura incappa però in un giallo quattro minuti più tardi per placcaggio alto su Moor.
In quattordici contro quindici l’Italia tiene bene, il Canada prova ad affidarsi alla mischia all’ultima azione ma la scelta si rivela controproducente. Termina 18-20 un incontro nel quale nessuna squadra ha mai avuto più di tre punti di vantaggio, come quei match sul ring dove i pugili rimangono sempre corpo a corpo senza poter liberare colpi a pieno braccio. O’Shea si prende la seconda vittoria in tre partite e chiude il tour con un bilancio positivo e con alcune indicazioni promettenti, ma queste vittorie faticose sulle due nazionali nordamericane non sembrano un passo avanti rispetto ai risultati del passato.