L’Italia sbanca il Millennium e interrompe la serie nera
Sette anni. Tanto è durata l’attesa per una vittoria azzurra nel Sei Nazioni, finalmente giunta in un pomeriggio che in Italia sa tanto di primavera in (leggero) anticipo e a Cardiff e dintorni di inverno inoltrato con piogge torrenziali. Una prova solida, volitiva e finalmente vincente contro un Galles in preda di tarli più grossi della loro prima linea, panchina compresa.
L’Italia di Crowley, così come sette giorni fa a Roma, inizia con un piano tattico ben preciso: vendere la propria metà campo ed installarsi in quella avversaria. E come ci si installa nella metà campo avversaria? Con pressione, calci lunghi ben assestati e rete difensiva a salire e mettere pressione. Tutti fatti molto bene, con Ioane e Fischetti a fare la voce grossa nei raggruppamenti e Lamaro e Brex a dirigere una difesa solida e sempre avanzante. Il Galles non si aspetta un inizio così da parte degli azzurri e non riesce a ad ingranare marce che solitamente sono nelle sue disponibilità. Se a questo aggiungiamo la voglia di punire dalla piazzola ogni minima infrazione gallese non è un caso se l’Italia dopo 20 minuti si ritrova in vantaggio per 6 a 0 nonostante un assedio non banale dei gallesi nei nostri 22 (per tre volte tenteranno la maul, per tre volte verranno respinti). Gli uomini di Pivac soffrono il nostro piano tattico, commettono errori e falli che solitamente tengono in tasca anche contro avversari sulla carta più probanti, ma appena trovano un piccolo varco passano: al 27’ Watkin è bravissimo a sfruttare un mismatch (si trova davanti le nostre prime linee non perfettamente riposizionate) e va oltre. Gli azzurri non mollano e ritornano a giocare come niente fosse successo: piedi di Garbisi e Padovani, break down efficace e Galles costretto a far falli. Garbisi e Padovani puniscono ancora dalla piazzola, poi Ioane semina il panico nella retroguardia gallese, placcato solamente da Seb Davies a non più di dieci metri dalla linea di meta. I gallesi commettono ancora fallo, gli azzurri vanno in touche in pieno recupero, ma i padroni di casa forzano il turnover e si salvano.
La ripresa vede il Galles aumentare i giri e la pressione, ma gli azzurri non sembrano essere in soggezione, tanto che vanno vicini alla meta con Ioane, portato fuori a pochi metri dalla meta. I padroni di casa, però, crescono in mischia e ci costringono ben presto a ripiegare nei nostri 5 metri, cosa che li carica e permette loro di segnare la loro seconda meta con Dewi Lake. Sembrerebbe l’inizio di un film già visto, ma l’Italia questa volta non cede: Capuozzo e Ioane congegnano una uscita dalla nostra zona rossa quasi da infarto, palla a Lamaro che calcia (!) e manda in caccia Fischetti nei 22 gallesi. Tenuto gallese, Garbisi punisce e l’Italia torna avanti. Il Galles sembra poter accelerare ancora, ma la pressione azzurra li costringe ad errori che zittiscono a più riprese il Millennium Stadium. Finché, a dieci dal termine, Josh Adams rientra, uccella tre nostri tentativi di placcaggio e vola in meta, con Biggar che aggiunge i due punti dalla piazzola. Sembra davvero finita, anche perché passano due giri di orologio e Wyn Jones va oltre, ma Steyn ci ha messo la mano e respiriamo.
Gli ultimi minuti sono un’altalena di emozioni: riusciamo a lanciare una touche poco fuori dai 22 gallesi a seguito di un fallo avversario, ma la palla viene rubata e i gallesi, annusando il poco tempo rimasto prima dell’ottantesimo, rallentano e allontanano. Il possesso italiano al 78’ sembra sterile, stagnante a metà campo e con pochi sbocchi. La palla però arriva a Capuozzo, che trova un varco lungo l’out destro e si invola per 40 metri. Sui cinque metri serve Padovani per il più comodo dei 2 vs 1 e segna la meta che, con i due punti di Garbisi, suggella la prima vittoria italiana nel torneo dal 2015 al termine di una prestazione solida, convincente, degna di questo torneo.
Se posso aggiungere un’opinione personale, mai avrei immaginato di vedere l’Italia vincere un match già in questa edizione. Non con il parco giocatori attualmente a disposizione, non con un Crowley che sta ancora scavando nelle macerie (e lo farà ancora). Fiero di essermi sbagliato.
IL TABELLINO
Cardiff – Principality Stadium
Six Nations 2022 – Quinta Giornata
Sabato 19 Marzo 2022
Galles V Italia 21-22 (7-12)
Marcatori: PT 12’ cp Garbisi (0-3); 15’ cp Padovani (0-6); 27’ m. Watkin, t. Biggar (7-6); 32’ cp Garbisi (7-9); 34’ cp Padovani (7-12).
ST 51’ m. Lake, t. Biggar (14-12); 57’ cp Garbisi (14-15);68’ m. J. Adams, t. Biggar (21-15); 80’ m. Padovani, t. Garbisi (21-22)
Galles: McNicholl (60’ Sheedy); Rees-Zammit, Watkin, Halaholo (46’ Tompkins), Adams; Biggar (c), G. Davies (66’ Hardy); Faletau, Navidi, 6 S. Davies (49’ Moriarty); Wyn Jones (60’ Rowlands), Beard; Lewis (41’ Brown), Lake (75’ Roberts), Thomas (60’ Jones).
Head Coach: Wayne Pivac
Italia: Capuozzo; Padovani, Brex, Marin (52’ Zanon), Ioane; Garbisi, Braley (60’ Fusco); Halafihi (63’ Steyn), Lamaro (c), Pettinelli (74’ Sisi); Ruzza, Fuser (47’ Cannone); Ceccarelli (52’ Alongi), Nicotera (52’ Bigi), Fischetti (69’ Traoré).
Head Coach: Kieran Crowley
Arbitro: Andrew Brace (IRFU)
Assistenti: Matthew Carley (RFU), Tual Trainini (FFR)
TMO: Joy Neville (RFU)
Cartellini: nessuno
Calciatori: Garbisi (ITA) 3/3; Biggar (GAL) 2/2; Padovani 2/3
Note: Giornata di sole a Cardiff, terreno di gioco in perfette condizioni, Principality Stadium completamente esaurito. Italia in campo con i colori della bandiera ucraina inseriti sui numeri della maglia. Pasquali costretto al forfait dell’ultimo minuto per stato influenzale, al suo posto in panchina il debuttante assoluto Alongi, al suo primo cap.
Player Of The Match: Josh Adams (Gal)
loverthetop_86