“Grazie a tutti. Continuerò a giocare a rugby solo per divertirmi, in una dimensione più adatta al mio fisico”
[EDIT: la notizia non è corretta. Ci ha scritto Veronica Schiavon per precisare che lascia Yokohama ma per approdare a un’altra squadra, a Okinawa, dove aiuterà a sviluppare il rugby locale]
La notizia è giunta quasi clandestina dal Giappone, dove da sette anni lei si è rifugiata per seguire la propria passione per la cultura di quel paese: a 38 anni e mezzo Veronica Schiavon, forse la più grande giocatrice azzurra di sempre, ha deciso di salutare il rugby agonistico.
E’ curioso perché in qualche modo siamo già abituati a considerare Schiavon come un pezzo della storia passata del nostro rugby, nonostante lei sia sempre rimasta in attività; il fatto è appunto che dal 2014 Veronica ha deciso di seguire la propria laurea in Lingua e letteratura giapponesi e di andare a vivere, lavorare e giocare in Giappone, ed è così sparita dall’orizzonte di noi tifosi.
Da quando è sbarcata nella terra dei kimono Schiavon ha sempre giocato nello Yokohama TKM. Ora, dopo trent’anni di rugby e vent’anni di carriera senior, la scelta di dire basta: “ciao a tutti voi tifosi del TKM! –ha scritto sui social del club– Ho deciso di lasciare la squadra questo mese. Ringrazio tutti per il supporto di questi anni, grazie al quale ho potuto dare il mio meglio al club per cercare di aspirare sempre alla vetta. Grazie davvero tanto. Da ora in poi continuerò a giocare a rugby ma sol per divertimento e in una dimensione più adatta al mio fisico. Continuate a sostenerci e grazie ancora!
Veronica Schiavon”.
I commenti dei fan di Yokohama: “Grazie per il tuo duro lavoro! Grazie mille per aver fatto crescere il TKM. Mi fa sentire triste che tu abbandoni la squadra, ma per favore fai sviluppare un altro bocciolo di rugby nel nuovo ambiente nel quale andrai! Faccio il tifo per te!”, scrive Noodles Somen. Gli fa eco Kazuhiro Ueno: “Grazie per il tuo duro lavoro. Il ricordo di quando ti ho visto al Torneo del sole è rimasto nella mia impressione”. Seiichi Kawabe: “grazie mille per aver allenato i bambini al Minatomirai Club. Ti ricorderemo sempre, Vero!”. E così via…
Ma è un ritiro reale? A lasciare qualche piccolo dubbio sono due fatti: la notizia è apparsa il 1 aprile e sotto ai commenti social il club ha posto una nota finale che dice: “a tutti voi che avete lasciato un commento. Veronica continuerà a essere attiva, perciò continuate a seguirci!”
Dubitiamo però che si tratti di uno scherzo, anche perché pare che la tradizione del 1 aprile non sia seguita né apprezzata in Giappone; probabilmente il significato del messaggio della società è che Veronica continuerà a impegnarsi nel club, sebbene non più come giocatrice. Sarebbe bello se diventasse allenatrice, ma è solo un nostro augurio.
Veronica (copiamo da wikipedia) è nata a Maserada del Piave (Tv) nel luglio 1982. Sua mamma è la “mitica” Mansueta Palla, che fu mediana di mischia nel primo test match di sempre dell’Italia femminile nel giugno 1985 a Riccione (0-0 contro la Francia, chissà se la treene Veronica era presente?); la sorellina di Veronica, Valentina, è stata parimenti numero 9 della nazionale, spesso in coppia mediana con la sorellona. Veronica ha collezionato 82 cap azzurri (meglio di lei solo Barattin e Tondinelli) come mediano di apertura ed estremo ed è di gran lunga la miglior marcatrice azzurra con 383 punti, più del doppio rispetto a Tondinelli e Sillari. Nella classifica all time delle marcatrici del Sei Nazioni è tuttora quinta: davanti a lei solo Briggs (Ire), McLean (Eng), Scarratt (Eng) e Tremouliere (Fra).
Come detto è laureata in Lingua e letteratura giapponese all’Univesità di Ca’ Foscari e nel rugby vanta un titolo europeo (2005), sei scudetti con il Riviera del Brenta e due partecipazioni alla Coppa del Mondo (2002 e 2017)
Ecco il sito web, la pagina facebook e il blog dello Yokohama TKM
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