Nazionali

Solita Italia, solita batosta: Irlanda facile 10-48

Scritto da jpr

Trentesima sconfitta consecutiva per gli azzurri al 6N e l’Irlanda prende i soliti 5 easy points senza strafare

Che c’è da commentare sulla trentesima sconfitta consecutiva degli azzurri in questo torneo dove sembriamo sempre più i classici imbucati a una festa altrui? Nulla sinceramente. Dopo trenta sconfitte abbiamo finito tanto le analisi quanto le arrabbiature e gli alibi. Contro un’Irlanda che arrivava a Roma dopo due sconfitte consecutive iniziali nel torneo (cosa che non le succedeva da tempo immemorabile), criticata in patria per la sua scarsa prolificità offensiva (due sole mete segnate sino ad ora, meno di noi…) e per lo scarso coraggio nel perseguire un evidentemente necessario rinverdimento della rosa ci volevamo davvero noi per dare un po’ di respiro all’assediato coach Andy Farrell ed al suo staff. Come dire: se siete in crisi di risultati e sommersi dalle critiche, tranquilli, siamo qui per voi. E come al solito la partita a cui guardare è la prosssima. Come dice una vecchia e stantia battuta “anche stavolta si vince la prossima volta”.

Già prima dell’avvio gli auspici non sono i migliori perché in riscaldamento si fa male l’italo-gallese Varney titolare della 9 ed al suo posto schieriamo l’italo-inglese Braley che fa posto in panchina a Palazzani. Insomma prima del match avevamo un piccolo vantaggio sui trifogli che non schieravano per infortunio il mediano titolare Conor Murray e ce lo siamo giocato subito. Però non si parte malaccio con un’Irlanda che gioca male in difesa e ci concede subito due falli, il secondo dei quali permette al 3’ a Paolo Garbisi di mettere dento i primi punti del match e portarci sul 3-0. Ma la partita alla pari degli azzurri comincia e finisce lì perché i successivi 77’ saranno pressochè di sudditanza totale pur davanti ad un’Irlanda tutt’altro che brillante. Sul restart abbiamo la possibilità di liberare i nostri 22, ma mezza squadra parte ingenuamente davanti al kicker e il nostro vantaggio finisce subito dopo due minuti con Johnny Sexton che pareggia al 5’. L’irlanda così prende in mano il match e va subito in meta con Henderson che sembra schiacciare oltre la linea, ma un silent check del TMO suggerisce all’attento arbitro franzoso Mathieu Raynal un fantomatico knock-on. Gli irlandesi, però, non si perdonno d’animo e in un amen la meta la fanno lo stesso ottenendo un fallo e portando giù la touche sugli sviluppi della quale un pick&go ben fatto partorisce la bella apertura che lancia in meta Garry Ringrose all’11’ con punteggio che va sul 3-10.  Al 18’ in uno dei tanti breakdown persi due dei nostri non rotolano e Sexton consolida sul 3-13 e l’Italia finita oltre break si risveglia un attimo producendo il massimo sforzo offensivo e portandosi nei 22 irlandesi. Conquistiamo anche un penalty, ma anziché piazzare andiamo in touche cavandone fuori solo una punizione contro nella mischia successiva al pasticcio che combiniamo al lancio. Niente, sempre così: quando non si deve sbagliare sbagliamo, tanto la decisone quanto la successiva realizzazione. Così gli irlandesi risalgono il campo anche grazie all’ottimo lavoro di Beirne al breakdown dove per tutto il match saremo assenti concedendo innumerevoli grillotalpate ai verdi. Dalla touche la mediana irlandese manda a vuoto tutta la linea azzurra con una transizione che crea il soprannumero a favore di Ringrose che è perfetto nell’attrarre l’ultimo placcatore e lanciare in meta Hugo Keenan e al 34’ il risultato di 3-20 comincia ad essere un brutto vedere. Che peggiora subito in quella che è la nostra fase peggiore perché al 37’ una bella iniziativa di Jordan Larmour che resiste a due placcaggi libera Will Connors al largo per una facile trotterellata in meta e voliamo, anzi volano sul 3-27. La facilità del vantaggio e la vicinanza con il fischio di metà partita forse distrae gli irlandesi e noi facciamo l’unica cosa bella e tignosa del match attaccando dentro i 22 dove un guizzo di Garbisi manda in meta la terza linea sudafricana Meyer. Insomma, 10-27 fa meno brutto, ma andiamo negli spogliatoi che è meglio.

Non basta certo la solita “bella meta” azzurra (tutte belle le facciamo, non sia mai che ne facciamo di brutte) a mettere le tendine alle finestre di una casa pericolante: perché questo siamo. Abbiamo concesso in un solo tempo all’Irlanda una meta in più di quante finora ne aveva segnate in due partite intere. Insomma, capirai che consolazione aver fatto la solita “bella meta” se perdiamo i breakdown, siamo indisciplinati (a volte con falli stupidi come il primo), e lisciamo una marea di placcaggi.

Il secondo tempo parte nel peggiore dei modi con un altro fallo da chiodi (corridori davanti al kicker come nel primo tempo…) che permette a Sexton di mandare i verdi a giocare nei nostri 22. In uscita dalla touche facile sfondamento del sudadfricano CJ Stander sotto i pali e l’Irlanda con il 10-34 al 43’ si è già messa in saccoccia i 5 punti facili che tutti conquistano contro di noi. La partita potrebbe finire lì perché tutto il secondo tempo è una sorta di tunnel degli orrori. L’Italia è solo indisciplina al punto che arriveremo addirittura a trovarci in 13: al 59’ Giosuè Zilocchi fa il più classico dei falli professionali giocando da terra a mezzo metro dalla linea di meta e l’Irlanda va subito dentro ancora con Stander, ma Raynal vede un knock-on e annulla con l’intervento del TMO. Al 63’ anche il capitano Luca Bigi va in sin bin pagando una serie ripetuta di offside azzurri e in doppia inferiorità numerica subiamo una lunghissima maul al termine della quale Will Connors fa la sua seconda meta di giornata che vuol dire 10-41 al 68’. Ma pur in 15 contro 13 l’Irlanda pasticcia tantissimo e il cronometro gira permettendo ai nostri di archiviare la fase tutto sommato con soli 7 punti subiti visto che i nostri avversari riescono nell’impresa di farsi annullare la terza meta per in avanti nel match per un forward pass di Casey a Lowe. Stancamente andiamo verso la fine e la partita si conclude a tempo scaduto con una meta di Keith Earls servito sull’out da un sontuoso assist di Sexton. Finisce 10-48, e poteva andare molto peggio. Se questo possiamo chiamarlo meglio…

Qualcosa da salvare? Boh, al vostro buon cuore. La difesa è un colabrodo, una specie di panacea per l’asfittico attacco irlandese che gozzoviglia facendo in una partita il triplo delle mete fatte nelle precedenti due (e avendone altre tre annullate), la disciplina è catastrofica con in più i due falli stupidi dell’inizio dei due tempi, il breakdown è una festa per gli altri che ci rubano il possesso quando vogliono. Garbisi è bravo a penetrare e scaricare. Basta chiusa lì. Ah, la bella meta, quasi dimenticavo. Considerando che gli irlandesi nel secondo tempo hanno giocato da piangere francamente perdere di quasi 40 punti è davvero…vabbeh, evito aggettivi. Basta così, come al solito pensiamo alla prossima che c’è il Galles, la prossima speranza…Franco Smith dice che questi ragazzi meritano una vittoria. Cosa serva per ottenerla però non ce lo ha ancora spiegato. La prossima, dai.

I TABELLINI

27/02/2021 – Roma, Stadio Olimpico – Terzo Turno 6 Nazioni

ITALIA-IRLANDA 10-48

Marcatori: p.t. 3′ c.p. Garbisi (3-0), 5′ c.p. Sexton (3-3), 10’ m. Ringrose tr. Sexton (3-10), 17′ c.p. Sexton (3-13), 30′ m. Keenan tr. Sexton (3-20), 35′ m. Connors tr. Sexton (3-27), 40′ m. Meyer tr. Garbisi (10-27); s.t. 3′ m. Stander tr. Sexton (10-34), 20′ m. Connors tr. Sexton (10-41), 41′ m. Earls tr. Sexton (10-48)
Italia: Trulla; Sperandio (1′ st Bellini), Brex (27′ st Mori), Canna, Ioane; Garbisi, Varney; Lamaro, Meyer (37′ st Braley), Negri (35′ st Mbanda); Sisi, Lazzaroni (5′ st Cannone); Riccioni (5′ st Zilocchi), Bigi (C) (5′ st Lucchesi; 35′ st Bigi), Lovotti (5′ st Traore’)
All. Smith
Irlanda: Keenan; Larmour (1′ st Earls), Ringrose, Henshaw (31′ st Burns), Lowe; Sexton (C), Gibson Park (23′ st Casey); Stander (23’ st Conan), Connors, Beirne; Ryan, Henderson (23′ st Baird); Furlong (7′ st Porter), Kelleher (23′ st Herring), Kilcoyne (7′ st Healy)
All. Farrell
Arb. Mathieu Raynal (FFR)
Cartellini gialli: 19′ st Zilocchi, 23′ st Bigi
Calciatori: Garbisi (Italia) 2/2, Sexton (Irlanda) 8/8.
Guinness PRO14 Player of the Match: Beirne (Irlanda)

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