Dieci mete a zero, l’Inghilterra si conferma per l’Italia una Moby Dick inaffrontabile e travolge le resistenze di Barattin e compagne con la straripante forza della mischia.
E’ il 47° confronto tra una nazionale assoluta inglese, maschile o femminile, ed è la 47° vittoria inglese: ventisette successi con gli uomini, venti con le donne.
A Bedford fa freddo, spettatori imbacuccati ma elettrizzati. Lo stadio è old style, con le graziose tribune ben gremite: tutto esaurito, comunica la federazione inglese, il ché equivale a più di cinquemila persone (e altrettanti bicchieri di birra, si direbbe, bambini a parte). Il clima, con pioggia e umidità, profuma di vecchio rugby, ma le condizioni che dovrebbero favorire la squadra in difesa finiranno invece per diventare un’arma in più per la potente mischia inglese.
L’Italia parte con una formazione sperimentale soprattutto tra le trequarti, stanti le assenze di Furlan, Madia, Busato, Muzzo, Arrighetti…: Barattin abbandona il classico ruolo di numero nove ed è estremo, Cavina numero dieci, Stefan mediana di mischia, Sarasso ala titolare. In prima linea Silvia Turani, appena invitata tra le Barbarians (la prima italiana di sempre a riuscirci), costituisce la coppia di pilone con Lucia Gai, al 65° cap; in mezzo a loro la rientrante Bettoni (nella foto sotto al titolo insieme a Turani e Giordano). Fedrighi e Duca sono seconde linee, Elisa Giordano è numero otto e capitana con Franco e Locatelli come flanker.
Le azzurre tengono il campo relativamente bene nel primo quarto di partita anche se dopo appena tre minuti e mezzo Locatelli, infortunata a una spalla, deve cedere il posto a Cammarano.
Dopo la prima meta inglese le azzurre riescono ad affacciarsi in profondità: è il 10′, touche di Bettoni conquistata da Fedrighi, due vantaggi per le azzurre segnalati dall’arbitra scozzese Davidson finché Sillari decide di optare per la piazzola. Da posizione non centrale la trequarti parmese infila il pallone sopra la traversa, insolitamente multicolore. Saranno gli unici punti azzurri dell’incontro; l’Italia riuscirà a farsi vedere in avanti solo in un’altra occasione sul finale del primo tempo.
Nella ripresa il predominio del pack inglese diventa progressivamente più evidente e le “Red roses” vanno in meta a ripetizione contro le sfinite “ortensie azzurre”. L’Italia incappa anche in due cartellini gialli per indisciplina nel tentativo di contrastare le maul avversarie e chiude purtroppo senza alcuna meta all’attivo.
Il bilancio di questa parentesi autunnale rimane negativo per la formazione di Di Giandomenico, incapace per motivi diversi di esprimere gioco sia contro il Giappone (a causa dell’agguerrita difesa nipponica) sia contro l’Inghilterra (a causa del profondo dislivello di forze). La squadra sembra in una fase di parziale rinnovamento e le più giovani faticano, com’è naturale, a trovare la propria dimensione. In particolare sembra alla ricerca di un proprio ruolo Micol Cavina, la cui promettente ma particolare fisicità (alta e longilinea, inusuale nel rugby) la rende al momento ancora acerba sia per il ruolo di ala sia per quello odierno di mediana di apertura sia, immaginiamo, per posizioni di mischia.
La strada verso il Sei Nazioni appare in forte salita, anche se questa nazionale, forse più di ogni altra, ha mostrato negli ultimi anni di essere capace di ribaltare anche i pronostici più sfavorevoli.
INGHILTERRA 60
ITALIA 3
ENGLAND: 15 Sarah McKenna, 14 Abby Dow, 13 Emily Scarratt, 12 Emily Scott, 11 Claudia MacDonald, 10 Zoe Harrison, 9 Natasha Hunt; 1 Hannah Botterman, 2 Heather Kerr, 3 Shaunagh Brown, 4 Poppy Cleall, 5 Zoe Aldcroft, 6 Marlie Packer, 7 Vicky Fleetwood, 8 Sarah Hunter (C). Coach: S.Middleton.
Finishers: 16 Amy Cokayne, 17 Ellena Perry, 18 Sarah Bern, 19 Sarah Beckett, 20 Rownita Marston, 21 Leanne Riley, 22 Katy Daley-Mclean, 23 Jess Breach.
ITALIA: 15 Sara Barattin, 14 Maria Magatti, 13 Michela Sillari, 12 Beatrice Rigoni, 11 Camilla Sarasso (70’ Paganini), 10 Micol Cavina (70′ Capomaggi), 9 Sofia Stefan; 1 Silvia Turani (57’ Cerato), 2 Melissa Bettoni (66′ Merlo), 3 Lucia Gai (62′ Tounesi), 4 Valeria Fedrighi (49’ Ruzza), 5 Giordana Duca, 6 Isabella Locatelli (4’ Cammarano), 7 Giada Franco (67’ Sgorbini), 8 Elisa Giordano. Allenatore: A.Di Giandomenico.
Panchina: 16 Giulia Cerato, 17 Michela Merlo, 18 Sara Tounesi, 19 Valentina Ruzza, 20 Lucia Cammarano, 21 Francesca Sgorbini, 22 Laura Paganini, 23 Beatrice Capomaggi.
Arbitro: Hollie Davidson (Sco)
Marcatrici: 6’ meta Fleetwood, 11’ cp Sillari, 20’ meta Cleall tr Scarratt, 24’ meta Kerr, 40’ meta Dow; 50’ meta Scarratt tr Scarratt, 60’ meta Kerr tr Scarratt, 64’ meta Bern tr Harrison, 69’ meta di punizione Inghilterra, 74’ meta Marston, 78’ meta Bern.
Note: al 59’ giallo a Cammarano, al 77’ giallo a Tounesi. Esordio in azzurro per Beatrice Capomaggi.
