La nazionale nipponica ha messo in difficoltà il Sud Africa fino all’intervallo, ma nel secondo tempo le antilopi hanno preso il comando del gioco fino al 26-3 conclusivo
(articolo di World Rugby)
TOKYO, 20 ottobre – Makazole Mapimpi ha segnato due mete mentre i suoi compagni Springboks sono stati capaci di arginare ogni tentativo di meta del Giappone, nel quarto di finale domenicale allo stadio di Tokyo.
I due volte campioni del Mondo affronteranno il Galles domenica 27 ottobre allo Stadio Internazionale di Yokohama, in semifinale, dopo che i dragoni hanno superato 20-19 la Francia a Oita.
I Coraggiosi Bocciuoli, ispirati dai canti “Nippon! Nippon! Nippon!” dei rumorosi tifosi di casa, hanno giocato con grande fervore nel primo tempo. Ma non sono stati in grado di concretizzare le loro opportunità di segnare, causa una difesa sudafricana estremamente efficace ed organizzata.
L’inizio è parso promettente per i Bok, capaci di sfruttare bene il gioco al piede e di trovare buone opportunità in attacco. Anche la loro mischia ha dato subito dimostrazione di forza, gettando le basi per il tentativo di meta di Makazole Mapimpi sulla fascia sinistra al quarto minuto.
I Boks hanno tenuto la palla ai piedi del numero otto Duane Vermeulen fino a quando Faf de Klerk, poi nominato man of the match, ha trovato un Mapimpi volante, che ha sbalzato via Yu Tamura di mezzo prima di respingere Ryohei Yamanaka e puntare in un angolo.
Al decimo minuto Tendai Mtawarira ha provato a imporsi fisicamente sul numero opposto Keita Inagaki con un potente tackle, ma la scelta si è rivelata costosa quando l’arbitro Wayne Barnes ha tirato fuori un cartellino giallo. Barnes ha spiegato che Mtawarira aveva sollevato Inagaki da terra oltre l’altezza consentita.
Il capitano Siya Kolisi è stato così temporaneamente sostituito da Steven Kitshoff in prima linea, stante l’assenza di Mtawarira. I Bok hanno sopportato enorme pressione in quei 10 minuti, ma hanno difeso coraggiosamente e respinto ondate di attacchi dalla squadra di casa.
In un raggruppamento Damian de Allende ha conquistato una determinante punizione a pochi metri dalla propria linea di meta, mentre De Klerk ha letto il gioco in modo intelligente per effettuare un’intercetto cruciale.
Più a lungo andava avanti la prima metà, tuttavia, più i sudafricani venivano risucchiati nello stile di gioco a ritmo rapido dei Brave Blossoms. I Boks stati in grado di creare poche opportunità in attacco, incappando anche in frustranti errori di handling. Ciò ha giocato a favore del Giappone, che è stato in grado di ridurre il deficit a 5-3 quando Tamura ha segnato un penalty al 20′.
La migliore possibilità di marcare sprecata dai Bok è arrivata quando Lukhanyo Am ha ritardato troppo a lungo prima di passare a Mapimpi. De Allende ha pensato di aver segnato una meta poco prima della pausa, ma l’arbitro Barnes ha stabilito che il giocatore non aveva rilasciato la palla in placcaggio prima di rialzarsi.
Durante l’intervallo l’allenatore Rassie Erasmus deve avere avuto parole dure per i suoi giocatori, dato che i sudafricani hanno mostrato una solidità e precisione molto maggiori nei secondi 40 minuti. Fedeli al loro gameplan di usare gli avanti per avanzare al centro, hanno tosto conquistato tre penalty centrali che Pollard ha sfruttato per allungare fino a 14-3.
A tal punto della partita il predomino dei Boks si è fatto chiaro. Una travolgente maul da una rimessa laterale è iniziata nella metà campo sudafricana e si è fermata a 10 metri dalla linea dei pali giapponese, il tallonatore Malcolm Marx si è staccato dalla testuggine e ha lanciato in meta De Klerk. Mapimpi ha terminato le cose con la sua seconda meta a dieci minuti dalla fine, per spegnere le luci sulla magica festa della Coppa del Mondo in Giappone.