Ci stiamo riposando sotto l’ombrellone? Siamo ancora nell’ufficio o in fabbrica? Ovunque voi siate Mister Rugby non si ferma mai, quella palla ovale è fatta proprio per continuare e continuare a rotolare…
The Bad
Il piangina è una categoria che nella vulgata lombarda descrive chi si lamenta di qualcosa sempre. Lo trovi al bar e si lamenta della sciatica o che la brioche ha poca pann, lo trovi dal panettiere e sostiene che il giorno prima la ciabatta costava 0,5 cent in meno a parità di peso (misurata manualmente, è ovvio). Il piangina è quello che se gli hanno aumentato la pensione eh però il residence a Loano l’anno scorso costava 5 euro in meno… Insomma il piangina avrà qualcosa di cui lamentarsi anche se riceve un invito ad uscire da Eva Green che dice pure che passerà lei a prenderlo…
Ecco Ackerman, allenatore Lions, se l’è molto presa per il giusto rosso preso dal suo giocatore Smith (minuto 1,50 del video qui sopra) che ha urtato in netto ritardo un giocatore Crusaders facendolo cadere malissimo a terra. La regola è chiara, se uno è già in volo non lo placchi (il che equivale anche a non gli vai addosso perché sei in ritardo coi tempi), è una situazione pericolosissima e l’azione è stata palese (seppur probabilmente non del tutto volontaria, e qui vedi prossimo capitolo). Capiamo che era la finale di Super Rugby e non è bello giocarla in 14 per molto tempo ma il rosso ci stava. Nonostante questo la lamentatio è stata corposa, sempre poi con quella cosa un po’ pelosa di dire “eh ma comunque meritavano loro, certo senza il rosso…”.
The Good
World rugby ha una notevole velocità a modificare le proprie regole. Ad esempio con i furbacchioni che faranno giocare a Sonny Bill Williams una partita farlocca per fargli scontare una giornata di squalifica, ha già chiarito che subito interverrà e eviterà queste cose nel futuro. Voi direte: ma lo spirito del rugby? Il rispetto e il senso di lealtà? Signò, cose che nel rugby salamella ci sono ancora ma dove viaggiano i milioni…
Ecco questa qualità di essere rapidi e “sul pezzo” di World rugby la apprezziamo, si potrebbe utilizzare per iniziare a ragionare in via ultimativa anche su situazioni molto pericolose come i suddetti placcaggi di uomo in volo. A volte la regola è chiara ma la situazione in campo no. Per dire: nel famoso rosso a Smith di cui sopra il flanker bokke pare semplicemente correre cercando la palla e non si accorge, forse, che l’avversario è già saltato al terzo piano e ha la palla in mano. Una “soluzione”, di certo meno spettacolare ma più sicura e più lineare da arbitrare, potrebbe essere che sulle palle alte non venga proprio permesso di saltare ma solo di ricevere piedi a terra? State inorridendo? Capiamo, ma non vediamo molti altri modi per non far rischiare l’osso del collo in questa fase di gioco e per non innescare il solito turbinio di polemiche e pianginate…
Un Favaro in caserma
Lo sapete tutti: il vicecapitano azzurro giocherà alle Fiamme Oro. Farà vita di caserma, quindi sarà un “vero” poliziotto e poi l’anno prossimo farà il concorso e diventerà un tutore dell’ordine anche fuori dai campi di rugby. Rispettiamo la scelta, anche perché Simone ha detto chiaramente che era quello che desiderava per il suo futuro e quelli della Polizia sono i suoi valori. Speriamo che possa fare come Carlo Canna, avere un po’ di “aspettativa”, fosse solo come permit player, giocare qualche partita di Celtic per tenere alto il ritmo partita e ritrovarcelo ancora potente mastino in azzurro.
Spazio alle donne
I bookmakers ci danno solo noni nel ranking delle preferenze… Eppure sappiamo che le nostre azzurre di potenziale ne hanno molto, spesso hanno fatto molto meglio dei colleghi maschi e la prossima coppa del mondo sarà un bel palcoscenico dove vederle all’opera, seppur in un girone non certo semplice (Spagna, Inghilterra, Usa). Obiettivo: fare bene, combattere e poi vinca la migliore…
Foto: Stefano Del Frate.