Pro 14

Pro12, sesto turno da dimenticare con un Benetton da dimenticare

Scritto da Rugby.it

A Murrayfield il solito tanto a poco per un Benetton inguardabile: Edimburgh dilaga 45-10

A volte chi deve raccontare, prima di farlo, raccoglie un po’ i pensieri e le impressioni e cerca di riversarle sul virtuale foglio bianco del proprio pc. Questa volta è stato necessario aspettare qualche minuto, una tisana al tiglio e una serie di respiri profondi; il tutto per evitare termini e considerazioni di cui lo stesso scrivente sicuramente si sarebbe poi pentito. Quindi, un po’ di autocensura, moderazione e…proviamo a scrivere qualcosa di non troppo urticante.
Le nostre squadre non stanno certo mostrando la loro faccia migliore nelle trasferte di questo scorcio iniziale del torneo celtico e spesso ci si interroga sulla clamorosa distanza fra le prestazioni interne e quelle esterne. Ecco, la partita di stasera si inserisce perfettamente in questo deprimente file che è una sequenza sempre più corposa di figuracce davvero sconcertanti. Non ci si riferisce solo ai risultati, francamente umilianti, ma ancor di più all’atteggiamento in campo, imbelle e rassegnato visto stasera come in altre tristissime uscite.
E si che le premesse per vedere qualcosa di diverso questa sera parevano esserci: i ragazzi di Crowley venivano da alcune prestazioni confortanti e, diciamoci la verità, si apprestavano ad affrontare una buona squadra, ma non certo una corazzata, una delle squadre meno “inaffrontabili” del torneo. E invece è sembrato di vedere dei marziani opposti ad una ciurma di inermi, senza logica e senza nerbo.
La cronaca è piuttosto monocorde sin dall’avvio, tutta di marca scottish; la prima meta, che arriva dopo soli 4’, basterebbe da sola a descrivere l’intera partita. Treviso pasticcia al limite dei 22 avversari e Damien Hoyland raccatta l’ovale da terra e si fa tutto il campo accompagnato dal festival dei placcaggi mancati. Devo essere sincero: non sono un mago e i pronostici li sbaglio quasi sempre, ma qui un’idea di come andava a finire me l‘ero, purtroppo, già fatta. Comunque mentre annoto il 7-0 devo subito aggiornare il tabellino, perché una manciata di minuti dopo arriva la seconda meta, stavolta di Watson, che fa 14-0 in maniera “elementare” come il suo nome suggerirebbe. Povero Benetton, che grandinata ti aspetta! Soprattutto perché la reazione non c’è proprio e si limita ad un piazzato di Allan al 20’ che nasce da una situazione più casuale che altro. Ma è solo una parentesi, perché i ragazzi di Solomons hanno fretta di archiviare il banale italian job (i 5 punti) per poi rilassarsi e divertirsi. Al 28’ è ancora Hoyland ad andare a segno dopo un paziente lavoro degli avanti a 5 mt dalla meta e 3’ dopo arriva anche l’ovvia quarta meta con Bradbury che, in maniera fantascientifica come suggerisce il suo cognome, schizza come un ufo in mezzo alla pietrificata difesa trevigiana; Tovey, che prima aveva sbagliato la trasformazione stavolta fa centro e il conto della serva sale a 26-3 e direi che ce n’è abbastanza, almeno per il primo tempo.
L’unica cosa che viene da chiedersi nell’intervallo è: se sei Kieran Crowley e stai scendendo con quella faccia che si vede benissimo vorresti essere piuttosto dal dentista, ecco, se sei quella persona lì e devi entrare in quello spogliatoio là, con che spirito ci vai? Cosa gli puoi dire? Dopo quello che hai visto. Mah, è una delle prime volte in cui chi scrive è contento di non essere un allenatore di rugby.
Comunque qualcosa di buono avrà trovato da dirgli, o forse i Gunners saranno rientrati in campo giusto un filino sazi, ma sta di fatto che qualche minuto di rugby Treviso lo fa vedere, tanto da andare in meta con Marco Fuser al 44’ al termine di una maul decente. 26-10 e, magari qualcuno pensa che la faccia sia salva. Comunque la leonina reazione finisce lì, 4’ minuti di orologio d’orgoglio, e si torna a prenderle esattamente come prima. Tovey sfrutta una punizione battuta veloce dal collega di mediana Kennedy e serve Tom Brown che fa meta senza particolare difficoltà: 33-10 tanto per far capire che la musica non è mica cambiata. A questo punto Crowley, non si capisce bene se spazientito o per ragioni tatticamente fondate, cambia tutto quello che può cambiare. Peccato possa cambiare solo i suoi, ma non l’andazzo del match che continua ad essere uguale, come uguali, Tovey con un bel kick-pass, e Brown con una presa e messa a terra, sono al 70’ i protagonisti della meta che porta il punteggio sul tondo tondo 40-10. A tempo scaduto ci pensa poi Blair Kinghorn a tirare giù la cler sulla partita e su un Benetton che, per fargli un complimento, definisco inguardabile.
Il 45-10 finale, addirittura, non restituisce neanche appieno la sensazione di totale abbandono della squadra biancoverde in balia degli eventi e dell’avversario. Non riesco, davvero non riesco, a trovare una spiegazione sensata a quello che ho visto. Una cosa ho sempre riconosciuto a Treviso, cioè la capacità di soffrire contro avversari più forti senza sbracare, riuscendo comunque a mettere in mostra combattività, almeno, se non efficacia. Questa sera nulla di tutto questo, e mi rifiuto di credere che le ragioni possano essere solo tecnico-atletiche. C’è qualcos’altro, non capisco cosa, ma intuisco che c’è. Una squadra di professionisti non può farsi trattare a stracci bagnati da un avversario buono e poco più. Vabbè, la finisco qui perché preferisco non arrabbiarmi troppo e torno alla tisana. Niente alcool stasera…

I Tabellini

Murrayfield Stadium – Edimburgh – Guinness Pro12 VI° turno
Edimburgh – Benetton Treviso 45-10

Edinburgh Rugby: 15. Blair Kinghorn, 14. Damien Hoyland, 13. Michael Allen, 12. Chris Dean, 11. Tom Brown, 10. Jason Tovey, 9. Sean Kennedy, 1. Rory Sutherland, 2. Ross Ford, 3. Ewan McQuillin, 4. Ben Toolis, 5. Grant Gilchrist (C), 6. Magnus Bradbury, 7. Hamish Watson, 8. Nasi Manu
A disposizione: 16. Stuart McInally, 17. Allan Dell, 18. Murray McCallum, 19. Lewis Carmichael, 20. John Hardie, 21. Nathan Fowles, 22. Glenn Bryce, 23. Solomoni Rasolea
Marcatori Edinburgh Rugby
Mete: Hoyland (4′, 28′), Watson (7′), Bradbury (31′), Brown (49′, 70′), Kinghorn (80′)
Conversioni: Tovey (5′, 8′, 32′, 50′, 71′)

Benetton Treviso: 15 Luke McLean, 14 Angelo Esposito, 13 Tommaso Benvenuti, 12 Alberto Sgarbi (C), 11 Andrea Buondonno, 10 Tommaso Allan, 9 Edoardo Gori, 1 Alberto De Marchi, 2 Ornel Gega, 3 Simone Ferrari, 4 Filippo Gerosa, 5 Marco Fuser, 6 Filo Paulo, 7 Marco Lazzaroni, 8 Abraham Steyn
A disposizione: 16 Luca Bigi, 17 Matteo Zanusso, 18 Tiziano Pasquali, 19 Filippo Gerosa, 20 Andrea Pratichetti, 21 Tito Tebaldi, 22 Ian McKinley, 23 David Odiete
Marcatori Benetton Treviso
Mete: Fuser (43′)
Conversioni: Allan (44′)
Punizioni: Allan (20′)

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