Il sesto turno di Pro12 vede affrontarsi allo stadio Lanfranchi di Parma i padroni di casa delle Zebre e una delle due franchigie scozzesi, i Glasgow Warriors degli italiani Favaro e Sarto.
La formazione di Guidi è alla ricerca della prima vittoria stagionale e tenta l’impresa schierando una formazione molto simile a quella tipo, con capitan Biagi che affianca un finalmente recuperato Josh Furno in seconda linea.
Coach Townsend, invece, ha l’obiettivo di mantenere i suoi, squadra tra le favorite al titolo e campione due edizioni fa, in piena tabella di marcia per l’accesso ai playoff e ovviamente la vittoria finale. Da segnalarsi la presenza in panchina di Stuart Hogg, uno degli estremi più forti al mondo al momento e Leonardo Sarto, ex della partita e protagonista, al netto di due gialli, di un buon avvio di stagione con la sua nuova squadra. Favaro assente per infortunio.
Primo Tempo:
1′ Inizio arrembante dei padroni di casa che costringono al fallo i Warriors. Punizione dai 22, Carlo Canna porta in vantaggio i suoi, 3 a 0.
5′ Touche in favore di Glasgow dopo una penetrazione di Lamont scaturita da un buco difensivo. Maul scozzese abbattuta correttamente dalle Zebre, Warriors che quindi allargano e muovono la palla, disassano la difesa dei parmensi con cambi di verso improvvisi. Il panzer veloce Lamont sfonda e viene bloccato da Canna ma riesce comunque a riciclare il pallone per il compagno a sostegno Jones che schiaccia sulla linea di meta. Clegg non trasforma e risultato sul 3 a 5.
Le squadre provano comunque a giocare, Glasgow è più incisiva ma anche le Zebre tengono vivo il pallone e provano con la giusta attitudine a superare la linea difensiva avversaria. Una prima fase caratterizzata da qualche errore di troppo nel gioco tattico, specialmente per gli uomini di Guidi.
12′ Glasgow guadagna una punizione per not releasing e batte veloce, tuffandosi immediatamente verso i 22 italiani. Padroni di casa costretti a difendersi dalle rapide fasi che gli scozzesi impongono e commette l’ennesimo fallo, fuorigioco. Forse un po’ di presunzione suggerisce agli ospiti di chiedere mischia, vista la posizione favorevole, ma nulla di fatto e Warriors che rimangono a bocca asciutta.
17′ Canna trasforma una punizione, 6 a 5.
La squadra italiana mostra un’ottima propensione al possesso e al gioco offensivo ma commette troppi errori e concede numerose punizioni a fronte di una Glasgow che difende con furia e determinazione.
23′ not rolling away di Biagi sui 22, Warriors scelgono di andare per i pali e Clegg centra il bersaglio. 8 a 6 per gli uomini di Townsend.
25′ Bella azione Zebre, incrocio Canna Padovani con l’estremo che trova il buco e sfugge ai difensori per una ventina di metri. Ducali che commettono troppe ingenuità, nel prosieguo dell’azione Lovotti perde il pallone e scozzesi che contrattaccano fulmineamente: cambio rapidissimo di campo e Zebre di nuovo costrette al fallo sui 30 metri centrali: Clegg la mette, 6 a 11.
27′ Eccellente reazione degli italiani: Biagi fa il solito intelligentissimo recupero di pallone da calcio di rinvio di Canna, palla a Venditti che sfugge ai diretti difensori e ricicla per Fabiani che scarta repentinamente di lato e schiaccia in meta. Canna non trasforma e situazione di pareggio, 11 a 11.
Premiata l’attitudine al gioco e il coraggio degli oggi gialloblu. Rimangono in generale poco efficaci in difesa; la sensazione è che più che i demeriti dei parmensi sia Glasgow a essere davvero forte non dando punti di riferimento. I Guerrieri di Townsend alternano gioco corto a gioco allargato, gli uomini di mischia sfondano e creano lo spazio per gli uomini veloci intorno ai raggruppamenti.
31′ Touche sui 5 metri italiani con lancio di Glasgow, possesso spostato sotto i pali ma il pilone scozzese perde il possesso e cede la palla a Palazzani che viene scaraventato a terra con l’ovale, vantaggio non acquisito. Si scatena una rissa e entrambi i numeri 7 vengono puniti con un cartellino giallo.
Mischia a 5 metri con introduzione italiana: le Zebre guadagnano una preziosissima punizione, il pilone sinistro scozzese ha tentato scorrettamente di sbilanciare Ceccarelli.
38′ Le Zebre subiscono una ripartenza dal secondo centro scozzese che dopo il coast to coast viene fermato a pochi metri dalla meta e ricicla. Difesa con l’acqua alla gola che cerca di scalare seguendo l’ovale ma sbaglia 2 placcaggi su Fraser Brown che, con uno scatto evasivo sull’out destro, va a marcare la seconda meta per i suoi. Clegg non sbaglia la trasformazione, 11 a 18.
Primo tempo che termina lasciando una sensazione mista a chi scrive. Positiva l’attitudine mostrata dai ragazzi di coach Guidi, buona proprietà di linguaggio offensivo, pregevole l’incrocio Canna-Padovani che ha generato un break poi vano. Significativa l’azione di meta, meritata e voluta, frutto di caparbietà e voglia agonistica (il recupero assolutamente non casuale di Biagi) e capacità tecnica (corsa e offload di Venditti, supporto e finta di Fabiani).
Tutto questo viene però ridimensionato dall’impressione di fragilità che le Zebre trasmettono quando vengono attaccate. Tropi errori di posizionamento, troppe finte a cui si abbocca e che sfociano in buchi sanguinosi nel ventre molle dello schieramento.
Insomma, da intensificare la difesa, ma 11 a 18 è un punteggio che dimostra quanto di buono fatto fino adesso dalle Zebre e che lascia spazio a qualche speranza nella seconda metà.
Secondo Tempo:
1′ Giallo a Bisegni.
5′ In 14 le Zebre subiscono la terza meta, di nuovo difesa bucata da Clegg che crea scompiglio. Confusione nella quale Lamont riceve l’ovale e, approfittando di un placcaggio mancato di Furno in controtempo, va a marcare. L’apertura guadagna anche gli ultimi 2 punti possibili, 11 a 25.
L’errore di Furno, al rientro da titolare oggi, è sintomatico della sua condizione fisica. Numero 4 che comunque fino all’errore ha giocato un’ottima partita, solita prestazione battagliera, ha portato l’ovale molto spesso oltre la linea del vantaggio. Comprensibile la sua stanchezza, viene sostituito da Geldenhuys.
12′ Accade quello che si temeva. La difesa, già in difficoltà precedentemente, comincia come al solito a perdere l’orientamento verso il fatidico minuto 60, essendo per di più in inferiorità numerica. Squadra italiana sorpresa da una punizione battuta veloce, dopo un paio di fasi viene perforata sulla sinistra dall’ex Sarto che marca per la sua nuova squadra. Clegg centra altri due punti, 11 a 30.
15′ Il teorema si conferma, padroni di casa molto meglio in attacco che in difesa: bellissima meta delle Zebre. In prima fase, da mischia a centrocampo, Boni squarcia la difesa scozzese per 30 metri dopo un bellissimo incrocio con Canna. Il centro italiano serve al momento giusto Venditti che va in meta. Il numero 10 beneventano trasforma, 18 a 30.
17′ Touche zebrata sui 5 metri scozzesi. Maul portata a terra e gioco allargato in entrambe le direzioni ma il buon possesso viene vanificato da un tenuto. Glasgow può respirare, parecchia pressione sugli ospiti negli ultimi minuti di gioco.
24′ la grinta che non sempre si vede porta le Zebre a un bellissimo recupero palla sui 22 avversari, Venditti e Mbandà eccellenti nella pressione e nel recupero.
Touche per i padroni di casa e cartellino giallo indirizzato al numero 4 Hurley per il fallo commesso. Le Zebre chiedono la mischia sui 5 metri, vista la superiorità numerica. Il pacchetto avanza e Violi apre, palla al largo ma parmensi che perdono l’ovale per la frenesia e permettono a Glasgow di allontanare.
28′ Di nuovo touche gialloblu sui 22 ospiti. Rimessa sui 5 metri e solita maul ma l’azione che ne scaturisce è lenta e prevedibile, gli scozzesi difendono con ordine e guadagnano un lancio laterale quando Van Zyl esce dal campo di gioco con l’ovale.
Ottima rapina di Van Schalkwyk che conquista la palla in aria, Zebre ribaltano la situazione ma non riescono a sfondare il muro degli uomini di Townsend e commettono un in avanti.
34′ Stupenda meta di running rugby di Van Schalkwyk su assist di Canna, dopo un ottimo buco preso da Meyer a metà campo e continuato da un grande Venditti quest’oggi. Canna conquista gli altri due punti per i suoi, 25 a 30.
37′ Le Zebre tornano in partita ma Glasgow reagisce e schiaccia i padroni di casa nei propri 22, costringendo gli italiani al fuorigioco. Clegg va dalla piazzola e riporta a distanza di sicurezza, fuori break, i suoi. 25 a 33.
40′ La mischia italiana spinge al fallo quella avversaria. Geldenhuys sceglie la punizione in cerca del punto di bonus difensivo. Canna, centralmente da 30 metri, centra i pali porta altri 3 punti alla sua squadra, chiudendo così il risultato sul 28 a 33 e permettendo alla franchigia del nord ovest di guadagnare il punto di bonus in classifica, il terzo della stagione.
Conclusioni:
Sostanzialmente si può confermare quanto detto a fine primo tempo, per quanto riguarda le Zebre. Meglio il gioco offensivo che quello difensivo, con una carenza di efficacia nell’ultimo quarto di match, quando la partita era apparentemente ribaltabile in favore dei nostri. Peccato per la poca pazienza, la frenesia e le scelte forse non ottimali che non hanno permesso agli uomini di Guidi di marcare almeno un’altra meta durante l’assedio del secondo tempo.
Nota positiva la tenuta fisica della franchigia italiana. Abbiamo assistito spesso a crolli in termini di corsa e impatto fisico verso il 60′ minuto di partita, situazione che oggi non si è verificata e anzi, proprio nel momento critico, le Zebre erano pienamente in partita dopo essersi fatte sorprendere imperdonabilmente all’inizio del secondo tempo. C’è anche da ammettere che, come già scritto, Glasgow dimostra di essere una compagine davvero molto attrezzata per questo livello, decisamente sopra la media. Il modo in cui gestiscono il gioco d’attacco è vario ed efficace, Strauss e tutti i suoi chili sono il martello che forma le crepe nel muro in cui i vari Lamont (e i suoi altrettanti chili) si infilano con piacere.
Riguardo i singoli: Padovani ha messo in mostra una insospettabilmente ottima corsa e velocità sul lanciato. Molto bene gli uomini di mischia nelle fasi statiche, Fabiani importantissimo con il suo dinamismo e la sua lotta. Solito cervello sopraffino di capitan Biagi, bene la terza linea. Gladiatorio Venditti, finalmente si rivede il lottatore affamato e sempre presente che tanto ci serve.
Canna sempre più leader e crocevia di ogni azione di questa squadra, anche oggi assist e prestazione certamente molto positiva. Forse gli avversari cominceranno a studiare le sue linee di corsa e i passaggi dettati ai compagni, sta di fatto che risulta ancora efficace con l’enorme quantità di palloni toccati indirizzando l’azione (vedasi incrocio con Boni) o finalizzando un assist con salto di uomo (vedasi meta di Van Schalkwyk).
Insomma, come al solito le Zebre dimostrano di essere una squadra con buon potenziale e che in casa può giocarsela con tutti. Quanto manca per vederli sconfiggere regolarmente le squadre ospitate e vendere cara la pelle in trasferta? A quando il grande salto?
In chiusura, a margine, inversione interessante nell’attitudine offensiva di una squadra italiana. Si segna da gioco aperto e non da situazione di gioco statico (mischia, touche e maul derivanti). Qualcosa a cui, da queste parti, non si era abituati. Speriamo arrivino anche i risultati, altro oggetto misterioso alla nostra latitudine.
Tabellino:
Zebre Rugby:
Edoardo Padovani, Lloyd Greeff, Giulio Bisegni, Tommaso Castello, Giovanbattista Venditti, Carlo Canna, Guglielmo Palazzani, Andries Van Schalkwyk, Johan Meyer, Maxime Mbandà, George Biagi (c), Joshua Furno, Pietro Ceccarelli, Oliviero Fabiani, Andrea Lovotti
A disposizione: Carlo Festuccia, Bruno Postiglioni, Dario Chistolini, Quintin Geldenhuys, Federico Ruzza, Marcello Violi, Tommaso Boni, Kayle Van Zyl
Marcatori:
Mete: Fabiani (29), Venditti (56), van Schalkwyk (75)
Conversioni: Canna (56, 75)
Punizioni: Canna (1, 18, 80)
Glasgow Warriors:
Peter Murchie, Sean Lamont, Nick Grigg, Sam Johnson, Lee Jones, Rory Clegg, Ali Price, Gordon Reid, Fraser Brown, Sila Puafisi, Robert Harley, Robert McAlpine, Josh Strauss, Matt Fagerson, Ryan Wilson (c)
A disposizione: James Malcolm, Djustice Sears-Duru, Zander Fagerson, Callum Hunter-Hill, Lewis Wynne, Grayson Hart, Stuart Hogg, Leonardo Sarto
Marcatori:
Mete: Jones (7), Brown (38), Lamont (46), Sarto (52)
Conversioni: Clegg (38, 46)
Punizioni: Clegg (25, 28, 78)
Hap