Pro 14

Pro12, per le Zebre un punto conquistato o una vittoria persa?

Scritto da Rugby.it

Quarto turno di Pro12: la sagra dei piedi storti sorride ai Blues

Diciamolo subito: una partita che si poteva vincere, ma anche un punto che si poteva non prendere. Tanti calci sbagliati da una parte e dall’altra nella giornata in cui i piedi dei piazzatori avevano la delicatezza dei tombini di ghisa ed alla fine vincono i Blues mentre le Zebre non sanno se rimpiangere la vittoria sfumata o essere felici per il punto conquistato; questione di calci, come vedremo.
Si parte in un pomeriggio che sa ancora d’estate: il termometro ne segna 28 e in riscaldamento si sbuffa e ci si prepara. All’ingresso in campo la duplice sorpresa cromatica: i Blues non hanno niente di blue e sembrano il rosanero Palermo, mentre, curiosità zoologica, scopriamo che non esistono solo Zebre bianconere, ma che a Parma gli strisciati equini prendono il gialloblù locale. Comunque si parte e gli inediti quattrozampe gialloblù lo fanno davvero bene, con ordine e applicazione. Dopo pochi minuti una splendida cacciata a terra dell’ottimo Maxime M’Bandà (fra i più positivi oggi) consente a Carlo Canna di aprire le danze e portare avanti i suoi: 3-0 al 4’. Ma poco dopo gli risponde il dirimpettaio Schingler che pareggia sfruttando un fallo in ruck commesso con una certa leggerezza dagli equini. E’ solo un attimo perché al 10’ è spettacolo al Lanfranchi: partendo da una touche circa a metà campo parte un carrettino che sembra un carro armato e cingola via fino a 10 mt dalla linea di meta dove i disperati rosanero si vedono costretti al fallo. Sulla successiva touche un altro carro armatino porta i gialloblù ad una serie di pick&go finchè Gullo Palazzani vede lo spiraglio per lambire la linea di meta con l’ovale. Si va sull’8-3 perché è Carlo Canna ad inaugurare la sagra dei piedi storti sbagliando la conversione (-2 per le Zebre: iniziamo il conteggio). Il dirimpettaio guarda e prende esempio nella fase centrale della frazione, caratterizzata dalla forte pressione ospite cui i padroni di casa oppongono un eccesso di indisciplina. Fra l’altro le Zebre usano ai loro avversari la gentilezza di commettere fallo sempre nella zona centrale che più centrale non si può. Ma tanta gentilezza non commuove Schingler che, incredibilmente, sbaglia una volta, poi ancora una volta (-6 per i Blues) e solo al terzo tentativo facile che di più non si può accorcia sull’8-6. E’ il 23’ e la partita appare spezzettata dall’indisciplina che indispettisce il ref irlandese David Wilkinson il quale comincia a far capire quanto stretta sia la sua manica cacciando Fabiani per un’entrata laterale, o meglio per somma di falli di squadra. In superiorità numerica i gallesi intensificano le manovre offensive, usando il poderoso pack chiuso dal monumentale Nick Willliams, un uomo che dà consistenza piena al concetto di armadio quattro stagioni. Così una touche ai 5 mt fa da premessa alla meta di Scully che segna il sorpasso andando in mezzo ai pali, metti mai che a Schingler venisse in mente di sbagliare ancora: 29’, 8-13. A questo punto Mr. Wilkinson ristabilisce la parità numerica mostrando il giallo anche a Josh Turnbull, reo di uso illegale delle mani in ruck. Ma anche in parità numerica i rosanero vanno ancora a segno con Matthew Morgan che sfrutta un bellissimo grubber di Schingler; ma il piede che ha ben calciato il grubber non fa altrettanto per convertire la meta: 8-18 al 36’ (-8 per i Blues). Con il ritorno in campo di Fabiani le Zebre provano a sfruttare il poco tempo di superiorità ed arrivano a tanto così, anche meno, dalla meta con una serie di sfondamenti vanificati da un fallo ospite. Le Zebre decidono di portare a casa comunque punti senza provare ad insistere nell’ultima occasione in superiorità e Padovani fa 11-18.
Insomma, un primo tempo che lascia un po’ così: si è contenti di essere ancora in partita, ma si è anche coscienti che si deve ringraziare per questo Mr. Schingler, che il tecnico Danny Wilson (no, non è quello dei Beach Boys, visto che qui di good vibrations il pallone ne sente poche quando viene calciato) continua ad incaricare di piazzare nonostante delle percentuali incredibilmente deficitarie.
E anche il secondo tempo continua con la sagra dei piedi storti, protagonista sempre Schingler che sabglia ancora un calcio piuttosto facile (-11 per i Blues). Il calcio sbagliato segue ad un fallo di Federico Ruzza che non rotola via; il ref irlandese ci aggiunge il cartellino perché il nostro fa un po’ il furbetto: quando finalmente rotola lo fa alzando i piedi in modo da infastidire il mediano avversario e Wilkinson, evidentemente, non apprezza. Tornano, così, a premere gli ospiti, ma lo fanno in maniera confusa, non danno l’impressione di saper imbastire buone trame. Purtroppo, però, sono le Zebre ad aiutare i loro avversari: al 47’, al termine di una fase, dormita colossale dei nostri che si fermano a guardare l’arbitro aspettando chissà che, mentre il lesto Tom James raccoglie l’ovale e vola indisturbato in bandiera. Solita conversione sbagliata anche se stavolta Schingler ha lasciato il posto e l’imprecisione a Gareth Anscombe (-13 per i Blues) e forbice che si allarga 11-23. Una mazzata, che sembra chiudere i conti nonostante i tanti punti lasciati per strada dai gallesi. Le Zebre accusano il colpo e i Blues vincono quasi ogni breakdown, ma Mr. Wilkinson, il cui metro di giudizio non viene evidentemente ben interpretato da nessuno dei contendenti, al 51’ manda anche Rhys Gill in panca puniti per un fallo sul punto d’incontro. La ritrovata parità numerica rianima le Zebre che riprendono in mano la partita e riprendono anche ad attaccare, anche se la lucidità sembra sempre venire meno negli ultimi 10 metri. Al 62’, però, Carlo Canna riesce finalmente ad illuminarsi (fin lì non era stato molto brillante) e trova lo spiraglio per lanciare in meta Giulio Bisegni che rimette le Zebre sotto break sul 16-23, con Padovani che fallisce la conversione (-4 per le Zebre). Gli ospiti sembrano stanchi e intimoriti, mentre i ragazzi di Guidi adesso attaccano con grande veemenza, anche se in modo piuttosto disordinato. Più pasticcioni di loro si rivelano comunque i Blues che nel tentativo di liberare la propria area al piede consegnano palla ai gialloblu e favoriscono la rocambolesca meta di Giamba Venditti. Siamo al 75’, siamo 21-23 e Edo Padovani ha sul piede la non facile palla del sospirato pari. La palla non si commuove ed esce stretta (-6 per le Zebre) quando mancano 5’. Fa niente, basterebbe recuperare palla e ottenere un piazzato contro un avversario stanco e confuso, ma no, qua viene fuori l’esperienza dei gallesi, che conquistano palla e ammazzano il match giocando col cronometro. Non ci pensano per niente a cercare la meta del bonus, ma si rifugiano in un’interminabile serie di pick&go (passaggio più lungo: un metro!) finchè il tempo muore e permette un poco glorioso calcio a lato.
Peccato i calci sbagliati: tre mete fatte e nessuna convertita in una partita che finisce con due punti di scarto fanno male. E’ giusto, però, riconoscere che gli avversari hanno fatto di peggio lasciando sul terreno ben 13 punti. Insomma, tirando le somme il bicchiere è mezzo pieno: un punto conquistato contro una squadra arrivata al Lanfranchi con uno score di 3 vittorie non è malaccio. Cerchiamo di costruirci sopra in attesa di partire per la trasferta irlandese del prossimo turno contro Munster.
Questo il commento di coach Gianluca Guidi in tribuna stampa::”Penso che l’analisi della gara sia semplice: nel momento importante abbiamo sbagliato due touche e alcuni calci ai pali: così non si vincono le partite. Nel primo tempo non ci siamo adattati ai metro arbitrale con troppi falli sul punto d’incontro, dispiace perdere così. La squadra è rientrata bene in partita dopo essere stata sotto di 12 punti: sono contento della reazione che ci ha portato a cogliere un buon punto contro la prima in classifica. Abbiamo giocato alla pari oggi, un dato che ci fa rimanere positivi. La squadra esce dal campo con amaro in bocca e da questo ripartiremo lunedì. Muoviamo molto più la palla rispetto all’anno scorso: dobbiamo lavorare dato che paghiamo sanguinosamente calci sbagliati e indisciplina: così non possiamo competere. Dobbiamo essere più intelligenti ad adattarci all’arbitro e lavorare con il nostro referente arbitrale in settimana: fa parte della crescita della squadra. A questo livello nessuno ti regala nulla ma la squadra ha fatto bene e a Limerick contro Munster sabato prossimo deve ribadire di essere sulla strada giusta. I ragazzi stanno facendo bene, ciò è legato alla qualità del lavoro settimanale fatto con tanti atleti disponibili con intensità, copiando ciò che i ragazzi trovano poi in campo il sabato”.

I Tabellini:

Parma, Stadio Lanfranchi – 24 Settembre 2016
Guinness PRO12 2016/17, Round 4
Zebre Rugby Vs Cardiff Blues 21-23 (p.t. 11-18)

Marcatori: 4‘ cp Canna (3-0); 8‘ cp Shingler (3-3); 12‘ m Palazzani (8-3); 23‘ cp Shingler (8-6); 29‘ m Scully tr Shingler (8-13); 36‘ m Morgan (8-18); 40‘ cp Padovani (11-18); s.t. 7‘ m James (11-23); 22‘ m Bisegni (16-23); 35‘ m Venditti (21-23);

Zebre Rugby: Padovani, Di Giulio (30’ s.t. Van Zyl), Bisegni, Boni (13’ s.t. Castello), Venditti, Canna, Palazzani (34’ s.t. Engelbrecht); Minnie (8’ s.t. Bernabò), Meyer (14’ s.t. Sarto), Mbandà, Ruzza, Geldenhuys (cap), Ceccarelli (16‘ s.t. Chistolini), Fabiani (10‘ s.t. D’Apice), Lovotti (23‘ s.t. Postiglioni)All.Guidi

Cardiff Blues: Morgan; Scully, Allen (13’ s.t. Smith), Lee-Lo, James; Shingler (6’ s.t. Anscombe), Williams L. (29’ s.t. Williams T.); Williams N. (16’ s.t. Jenkins G.), Warburton (cap), Navidi (34’ s.t. Jenkins E.),, Turnbull, Earle (17’ s.t. Cook), Andrews (19‘ s.t. Filise), Rees (9‘ s.t. Dacey), Gill (23‘ s.t. Williams N.) All. Wilson

Arbitro: David Wilkinson (Irish Rugby Football Union)
Assistenti: Frank Murphy (Irish Rugby Football Union) e Luca Trentin (Federazione Italiana Rugby)

Calciatori: Canna (Zebre Rugby) 1/2, Padovani (Zebre Rugby) 1/3, Shingler (Cardiff Blues) 3/7, Anscombe (Caridff Blues) 0/1

Cartellini: al 27° giallo a Fabiani (Zebre Rugby), al 30° giallo a Turnbull (Cardiff Blues), al 3’ s.t. giallo a Ruzza (Zebre Rugby), al 11° s.t. giallo a Gill (Cardiff Blues)

Man of the match: Canna (Zebre Rugby)

jpr

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