Ospreys passeggia sulle Zebre per 59 a 5, sconfitta che assume i connotati di una vera batosta.
Ospreys contro Zebre, la prima partita di Pro 12 per le due squadre va in scena al Liberty Stadium di Swansea.
Gli Ospreys vogliono partire bene in casa per dimenticare la stagione scorsa, non eccellente per gli standard di una franchigia così blasonata.
Tipuric la stella della squadra, ritorna Ashley Beck a secondo centro e il tutto è orchestrato dalla giovane coppia mediana Habberfield (capitano), che relega un certo Rhys Webb in panchina, e Davies.
Zebre che debuttano con il triangolo allargato nuovo di zecca: estremo l’ex All Blacks Seven Kurt Baker, ala destra il sudafricano Greef e ala sinistra il giovane Di Giulio.
Ai centri Castello e Bisegni, mediana affidata a Palazzani-Padovani e tra gli avanti il ritorno di Van Schalkwyk.
Primo Tempo:
Primi minuti possesso prolungato per Ospreys con le zebre sembrano comunque partite bene, grintose e compatte in difesa. Come al solito però, come una vecchia abitudine che non si riesce a togliere, la squadra manca di disciplina. Al 5′ sono già 2 i falli commessi dagli uomini di Guidi e al secondo, i gallesi vanno per i pali e marcano. 3 a 0 Sam Davies.
Al 6′ un enorme e gravissimo buco tra l’apertura Padovani e il compagno, favorito anche dalla presenza di due gallesi che pascolano lungo il fronte d’attacco, permette all’estremo Evans di correre per 50 metri e spaccare le Zebre a metà. Salvataggio all’ultimo centimetro con fallo italiano, dopo l’ottimo placcaggio di Di Giulio. Punizione, line out Ospreys e maul da cui deriva la prima meta della partita. A muovere il tabellone di nuovo è il tallonatore Sam Parry. Trasformazione riuscita dall’apertura e nuovo score 10 a 0.
Continua l’indisciplina delle Zebre.
All’11 prima mischia della partita. Secondo l’arbitro ingresso anticipato di Ceccarelli, free kick ai gallesi che partono a spron battuto e approfittano, al largo, di altro buco in difesa grazie alla seconda linea Lloyd Ashley che corre intorno a Palazzani e, nonostante il secondo placcaggio stile kamikaze di Di Giulio, va a schiacciare in meta. Davies trasforma, 17 a 0 per gli Swansea men.
Evidenti i problemi difensivi delle Zebre, specialmente la linea difensiva non è continua e non si muove armoniosamente: negli spazi che si creano i gallesi si infilano alla grande.
E’ indicativo che la prima punizione concessa dai gallesi è al 17′ per un tenuto di Tipuric, forzato da Mbanda.
In generale, la condizione atletica dei ducali già al 19′ sembra deficitare. Il pack già cammina e, come sottolineano i telecronisti di BBC Wales, “this is not acceptable at this level”.
Al 21′ 11 placcaggi mancati dalle Zebre, dato che fa preoccupare e inorridire forse più della situazione atletica pur essendo probabilmente anche figlio di quest’ultima.
24′ altra punizione in touche per Ospreys. Dopo poche fasi in cui i parmensi si oppongono abbastanza poveramente, ecco che l’ennesimo placcaggio sbagliato, questa volta di Bisegni, permette al secondo centro Ashley Beck di marcare per i suoi.
Sam Davies converte e punteggio sul 24 a 0.
Primo tempo fino adesso imbarazzante per gli uomini di coach Guidi.
Al 30′ reazione d’orgoglio delle Zebre. Primo possesso vicino ai 22 avversari grazie a una punizione calciata in touche. Ottimo recupero e maul avanzante bianconera vanificata dal crollo della stessa e conseguente turnover.
Dalla mischia seguente, ottimo tenuto guadagnato da Sarto sulla ripartenza di Walker e altra touche zebrata sui 5 metri. Buon recupero e maul che questa volta è chiaramente avanzante con D’Apice che schiaccia in meta. Padovani sbaglia malamente la conversione e risultato che si assesta sul 24 a 5.
Al 39′ un fallo in mischia, da chiamata abbastanza pignola dell’arbitro, fa guadagnare una touche sui 5 metri delle Zebre ai padroni di casa. Il copione si ripete e dalla maul Sam Parry marca di nuovo, opposizione praticamente assente dei ducali. Sam Davies è perfetto permette ai suoi di andare al riposo sul 31 a 5.
Primo tempo decisamente negativo sotto tutti gli aspetti per quanto riguarda la franchigia di Parma. Difesa scadente, sia individualmente con tonnellate di placcaggi sbagliati, sia di gruppo, con giocatori che escono dalla linea o che non la raggiungono creando voragini. Bene e male la mischia, praticamente assente qualsiasi tipo di gioco offensivo, solo la touche e la maul sono state positive.
Bene solo Di Giulio per la voglia e i placcaggi e Mbanda che nei raggruppamenti è l’unico che sembra essere in grado di dire “esisto”.
Ospreys invece ottimi, con il numero 10 Sam Davies che fa tutto quello che un’apertura deve fare: gestire il gioco sia alla mano sia tatticamente al piede e non mancare il bersaglio dalla piazzola. Ottimo anche il suo compagno di mediana, il numero 9 e capitano Habberfield. Capisce che per mettere in difficoltà le Zebre è necessario semplicemente tenere alto il ritmo ed è esattamente quello che fa.
Punto di bonus per i gallesi raggiunto già al 40esimo.
Secondo Tempo:
Secondo tempo che vede le Zebre mantenere una buona pressione sui gallesi, per i primi 5 minuti si gioca solo nella metà campo Ospreys.
46′ ennesimo fallo per not moving away permette a Sam Davies, da metà campo, di calciare in line out una punizione spettacolare sui 5 metri . Sembra la trama di un film scritto da uno sceneggiatore molto pigro: altra maul e Sam Parry si porta a casa l’ovale, terza meta per lui, quinta per i suoi e Davies non sbaglia neanche sotto tortura: 38 a 5.
Partita che si mantiene in mano, o per meglio dire tra le ali, degli Ospreys. Le Zebre provano qualche buon possesso che viene però vanificato sempre e comunque dall’indisciplina. Sia forzata dall’avversario, sia generosamente elargita di propria spontanea volontà.
55′ ottimo break di Bisegni che buca 2 avversari e guadagna 30 metri, Zebre sul piede avanzante costringono gli Ospreys al fallo per not rolling away. Canna, subentrato a Padovani, calcia in touche.
Sempre per la teoria dello sceneggiatore pigro, ennesimo sealing off dei parmensi che non riescono nemmeno lontanamente a guadagnare un po’ di momentum.
58′ Rhys Webb subentra ad un ottimo Habberfield e si presenta con un break di 20 metri, padroni di casa che si installano con un multifase nella metà campo parmense quando Ben John, servito da uno spettacolare passaggio di un pazzesco Sam Davies stasera, si invola in meta. A onor di cronaca, John può correre in meta perché un suo compagno commette un enorme ostruzione sul difensore italiano, blocco non visto comunque dall’arbitro che convalida senza esitazioni la meta.
In ogni caso Davies trasforma, 45 a 5.
66′ Giallo a Boni per l’ennesimo fallo di squadra in ruck.
71′ ennesima bombarda precisissima di Davies, punizione nell’angolo e touche in mano agli uomini di Swansea sui 5 metri. Questa volta sbagliano il lancio ma dal parapiglia seguente guadagnano una mischia. Set piece dal quale parte l’azione multifase che, dopo aver visto gli attaccanti ricacciati indietro nella propria metà campo, li porta a marcare la settima meta. Con gli omaggi di una disastrosa difesa parmense che ora conta 14 uomini sfiancati.
Ce la farà Sam Davies a trasformare? Domanda retorica. 52 a 5.
Partita che si trascina verso la fine con Ospreys che giochicchiano al gatto col topo e le Zebre che, sulle ginocchia, cercano di limitare un passivo che è ormai già bel oltre l’umiliazione.
78′ Ottava meta, doppietta per John, inutile ogni tentativo di spiegazione tecnica. Davies, per tutti i punti di oggi, vincerà probabilmente un premio fedeltà tipo giacca a vento o borsone da palestra, il risultato finale è 59 a 5 per i suoi.
Conclusioni:
Partita che termina e secondo tempo sulla falsa riga del primo. Timide reazioni dei parmensi gettate al vento alla prima possibilità di commettere un fallo. Un disastro la fase difensiva: sembra essere ripiombati esattamente alle prime partite dell’anno scorso. La speranza è che, proprio come l’anno scorso, Guidi riesca a collaudare la cerniera che è stata la chiave della serie di vittorie che ha stupendamente visto protagonista la franchigia del nord-ovest nell’inverno 2015-2016.
Cinici, precisi e consapevoli della effettiva superiorità i gallesi, senza strafare hanno solo dovuto approfittare del continuo mostrare il fianco dell’avversario.
Per le Zebre confermati i voti positivi ai soli Di Giulio e Mbanda, con menzione speciale per quest’ultimo che ha lottato come un leone per tutta la partita. Bravo Maxìme.
Man of the match a Sam Parry per la tripletta, ma per chi scrive l’uomo della partita è indubbiamente la giovane apertura di Swansea, Sam Davies: perfetto in tutti i fondamentali, da tenere d’occhio in questo Pro12. Si prospetta un gran futuro.
Il Tabellino:
Ospreys: Dan Evans, Jeff Hassler, Ashley Beck, Josh Matavesi, Eli Walker, Sam Davies, Tom Habberfield (c), Nicky Smith, Sam Parry, Dmitri Arhip, Lloyd Ashley, Rory Thornton, Olly Cracknell, Justin Tipuric, Tyler Ardron
A disposizione: Hugh Gustafson, Paul James, Ma’afu Fia, Bradley Davies, Dan Baker, Rhys Webb, Ben John, Dafydd Howells
Marcatori:
Mete: Sam Parry(7),Lloyd Ashley(12),Ashley Beck(24),Sam Parry(39), ,Sam Parry(46),Dafydd Howells(58), Dafydd Howells(74), Ben John (80)
Conversioni: Sam Davies(7),Sam Davies(13),Sam Davies(25),Sam Davies(40), Sam Davies(47),Sam Davies(59), Sam Davies(75), Sam Davies (80)
Punizioni: Sam Davies(4)
Zebre Rugby: Kurt Baker, Lloyd Greeff, Giulio Bisegni, Tommaso Castello, Gabriele Di Giulio, Edoardo Padovani, Guglielmo Palazzani, Andries Van Schalkwyk, Maxime Mbandà, Jacopo Sarto, George Biagi (c), Federico Ruzza, Pietro Ceccarelli, Tommaso D’Apice, Andrea Lovotti
A disposizione: Carlo Festuccia, Andrea De Marchi, Dario Chistolini, Valerio Bernabò, Giovanni Pettinelli, Fabio Semenzato, Carlo Canna, Tommaso Boni
Marcatori:
Mete: Tommaso d”Apice(34)
Hap