I Warriors sono “superfast” e volano, le Zebre sono “supersoft” e affondano
Avrebbero dovuto capirlo subito i ragazzi di Guidi entrando in campo per il riscaldamento; su alcuni cartelloni ai lati dello Scotstoun Stadium compariva uno slogan assai premonitore: “Glasgow’s going superfast!”. E superfast i guerrieri lo sono stati per gli ultimi 60 minuti (!) di questa partita. Anzi, la partita in realtà è durata per i primi 20’, dopodiché vi sono stati 60’ di qualcosa che è sembrato più un’esecuzione messa in atto da parte di un nugolo di velocissimi banderilleros ai danni di un povero animale che riusciva solo a starsene rannicchiato al suolo a subire le crudeli espadas dei propri carnefici. Difficile, anzi, impossibile trovare qualcosa da salvare in una serata triste, solitaria y final, nella quale la franchigia bianconera subisce un passivo, 70-10, in tutto e per tutto paragonabile a quelli cui ci hanno abituato le squadre della tanto bistrattata Eccellenza quando incontrano le grandi Pro d’Europa. Questa partita, al termine di una sequenza di sconfitte umilianti, getta una luce a dir poco deprimente sull’intera stagione di una squadra che, solo pochi mesi fa, faceva gridare al miracolo; di quel miracolo paiono rimanere solo macerie fumanti.
E pensare che, tutto sommato, non si era partiti male, anche se Carlo Canna decide subito di inaugurare la balorda serata con uno sballatissimo kick-off che finisce direttamente fuori. L’irlandese Brace ordina la mischia che crolla dal lato scottish e Garcia decide di provarci: calcio preciso, ma un filino corto e nulla di fatto. Le Zebre, in queste prime fasi, sembrano davvero vogliose: controllano possesso e territorio e si installano nella metà campo dei padroni di casa, esercitando un’efficace pressione e provando anche giocate di buon livello, come quella di Canna che con un intelligente calcetto libera Garcia nel cuore dei 22 avversari. Il barbuto centro, però, rovina tutto con un in avanti cadendo a terra e l’occasione sfuma. In questa fase le Zebre, come detto, controllano possesso e territorio, ma si mostrano assai inconcludenti, vanificando anche con falli ingenui le proprie opportunità. Così alla prima “visita” nella metà opposta i guerrieri vanno subito a segno con una facilità a dir poco irridente: al 16’ battono una touche sui 10 metri e mulinano una serie di passaggi velocissimi a ridosso della linea del vantaggio finchè la palla raggiunge Leone Nakarawa che rompe due placcaggi soft come se il placcatore fosse il sottoscritto e caracolla tranquillamente sotto i pali; Duncan Weir trasforma facilmente per il 7-0. Tutto troppo veloce da parte loro, tutto troppo molle da parte nostra: fast e soft, purtroppo. Sullo strano e sbirolo restart di Canna nasce una strana e sbirola palla che quasi porta Van Zyl in bandiera, ma poi al 20’ le Zebre riescono ad organizzare una buona maul che fa metri; Burgess tira fuori la palla e apre su Canna che opera un’eccellente salto di uomo con un passaggio che raggiunge ancora Van Zyl e lo porta fino in fondo. Da posizione molto angolata Canna non riesce nella conversione e si va sul 7-5. Qui finisce la partita ed inizia l’esecuzione di cui si parlava all’inizio. I guerrieri fast diventano proprio superfast e le Zebre svaniscono come un ectoplasma. Al 24’ un’azione a ritmo parossistico degli scozzesi genera un fuorigioco, battuto senza quasi nemmeno fermarsi: si va in sequenza sulla verticale con una serie di ricicli così veloci da non vedersi quasi. Le Zebre, infatti, non li vedono sino a quando Ashe non si ferma oltre la linea per schiacciare; Weir trasforma per il 14-5 al 27’. I Warriors insistono, sempre superfast, e giocano una mischia sulla destra della difesa bianconera. La palla esce e con essa, incredibilmente, Burgess per un insensato ed implausibile tentativo di intercetto: l’unico effetto è quello di aprire uno sbrego nella linea difensiva in cui Bryce si infila ridendo e vola in meta, dopodiché il solito Weir fa 21-5 al 31’. Un minuto dopo è di nuovo Burgess a combinare un altro disastro: sul restart la palla viene calciata sull’out sinistro difensivo bianconero. Il 9 è lì e incredibilmente guarda questa palla rotolare senza provare a toccarla, quasi fosse incandescente. Naiyaravoro evidentemente non ha timori di questo tipo e la raccoglie volando in meta; sembra che debba rompere un paio di placcaggi per farlo: non è così, non erano placcaggi, sembravano più pacche sulle spalle! Siamo al 33’ e Weir deve tornare ancora in piazzola per il 28-5 che dà ai padroni di casa l’atteso bonus. Si potrebbe sperare che i “fastissimi” si diano una calmata; macchè. Al 38’ il pilone Yanuyanutawa si invola in mezzo al campo con la velocità di un centro aprendo una voragine nell’immobile difesa zebrata. Segue una serie vertiginosa di passaggi che approdano al terminale Bryce che, in combutta col solito precisissimo piede di Weir, fa 35-5. Al 39’ un fuoriprogramma, che sembra non entrarci nulla con questa partita: azione delle Zebre con Canna che serve ottimamente Boni il quale percuote ottimamente una difesa probabilmente già negli spogliatoi sull’out sinistro e va in meta; Canna non trasforma e la prima frazione si chiude sul 35-10.
Di solito il vostro scrivano vi comunica le proprie impressioni a metà del tempo; questa volte impressioni non ce ne sono. C’è una certezza: può solo peggiorare. Ed un augurio: speriamo finisca presto.
Non così presto, purtroppo, perché appena si ricomincia è di nuovo disastro: al 42’ le Zebre combinano un immondo pasticcio nei loro 22. La palla cade a tutta la linea arretrata bianconera e Nakarawa, incredulo davanti a tanta dabbenaggine, raccoglie e deposita facilmente oltre la linea; inutile dire che ci pensa Weir a fare 42-10. Passano 10’ in cui i Warriors tengono a bada il timido tentativo ospite di riportarsi in attacco e poi riparte la rumba superfast. Un multifase velocissimo partito da una touche arriva nei 22 dove Nakarawa si libera di due avversari e fa tripletta, col solito Weir che al 52’ fa 49-10. Nakarawa (che il vostro scrivano aveva inserito nel suo XV ideale alla recente RWC) è un giocatore davvero incredibile, una seconda linea con la velocità di gambe e di mani che pochi dei nostri ¾ possono vantare: sarà dura per i Warriors sostituirlo l’anno prossimo. Al termine del terzo quarto ci sarebbe quasi un’altra meta scozzese, ma la palla arriva corta; si gioca così una mischia ai 5, da cui l’ovale esce prima che le Zebre abbiano visto l’introduzione. Due, tre passaggi fatti bene e Peterson cade in area di meta, Weir trasforma ancora e si va sul 56-10. Se mai ci sono state le Zebre adesso non ci sono davvero più: sul restart il folletto Price sull’out sinistro rompe, anzi, irride un placcaggio e si invola per 40 metri osservato da tutte le Zebre fino al finish; Weir aggiunge i soliti due punti ed è 63-10. Il match si chiude con un’azione che, da sola, potrebbe simboleggiare l’intera partita: al 73’ l’intero reparto arretrato si esibisce in una serie di funambolici offloads che lanciano Bennett verso la meta. Il centro trotterella sotto i pali e lì viene raggiunto da Weir, per il quale è stata chiamata la sostituzione; Bennett guarda il compagno e gli consegna la palla: toh, falla tu! Una roba mai vista. Weir così marca, trasforma e saluta tutti su; 70-10. E lì, finalmente, il triste calvario finisce.
Uno spettacolo questi Warriors, anche se, fa triste dirlo, andrebbero visti contro avversari più consistenti. Per le Zebre nessun commento, solo un’intimazione: nel prossimo e ultimo match al Lanfranchi arrivano i Dragons; qualunque risultato diverso da una vittoria sarebbe inaccettabile, a questo punto.
I Tabellini:
Glasgow (Scozia), Scotstoun Stadium – 29 Aprile 2016
Guinness PRO12 2015/16, Round 21
Glasgow Warriors Vs Zebre Rugby 70-10 (p.t. 35-10)
Marcatori: 16’ m Nakarawa tr Weir (7-0); 20‘ m Van Zyl (7-5); 27’ m Ashe tr Weir (14-5); 31‘ Bryce G. tr Weir (21-5); 33’ m Naiyaravoro tr Weir (28-5); 38‘ m Bryce G. tr Weir (35-5); 39’ m Boni (35-10); s.t. 2’ m Nakarawa tr Weir (42-10); 12‘ m Nakarawa tr Weir (49-10); 62’ m Peterson tr Weir (56-10); 64‘ m Price tr Weir (63-10); 73’ m Weir tr Weir (70-10)
Glasgow Warriors: Bryce G., Naiyaravoro, Bennett, Dunbar, Lamont, Weir (35’ s.t Russell), Hart (11’ s.t Price); Ashe, Favaro, Harley (cap), Nakarwa (38’ s.t. Wilson), Peterson (25’ s.t. Swinson), Rae (17’ s.t. Fagerson), MacArthur, Yanuyanutawa (27’ s.t. Reid) (Non entrati: Brown, Seymour) All.Townsend
Zebre Rugby: Beyers, Toniolatti (11’ s.t.Palazzani), Boni, Garcia (14’ Bisegni), Van Zyl, Canna, Burgess; Ruzza (15’ s.t. Koegelenberg), Cristiano, Caffini (1’ s.t. Van Schalkwyk), Bortolami, Geldenhuys (cap), Chistolini (5’ s.t. Ceccarelli), Fabiani (29’ s.t .Coria), De Marchi (13’ s.t. Postiglioni) (Non entrato: Haimona) All.Guidi
Arbitro: Andrew Brace (Irish Rugby Football Union)
Assistenti: Graeme Wells e Bob Nevins (entrambi Scottish Rugby Union)
TMO: Neil Paterson (Scottish Rugby Union)
Calciatori: Weir (Glasgow Warriors) 10/10 , Canna (Zebre Rugby) 0/2 , Garcia (Zebre Rugby) 0/1
Note: Cielo coperto. Temperatura 7°. Terreno in buone condizioni. Spettatori 6800
Guinness PRO12 Man of the match: Nakarawa (Glasgow Warriors)
Punti in classifica: Glasgow Warriors 5, Zebre Rugby 0
jpr