Le Zebre durano solo un tempo, schiacciate dai Guerrieri di Glasgow che giocano sì, a fare la guerra.
La Premessa:
Incontro importante al Lanfranchi di Parma. Le Zebre tornano finalmente a casa, dopo le sonore sconfitte in terra britannica, e affrontano chi, nella penisola, ci è arrivato settimana scorsa sconfiggendo l’altra franchigia italiana: i Glasgow Warriors.
Gli scozzesi sono un treno lanciato verso la stazione dei playoff, pagano il pessimo inizio di stagione ma sembrano essere usciti dal pantano trovando la quadratura del cerchio con i numerosi nazionali in ottima forma rientrati dal 6 Nazioni.
Le Zebre, di contro, stanno in proporzione affrontando la stagione speculare a quella degli Warriors: una buona partenza praticamente lontano ricordo da gennaio a questa parte.
C’è la buona notizia del recupero di Canna che partirà da titolare, mentre gli scozzesi si possono permettere il lusso di tenere a riposo il loro miglior giocatore: Stuart Hogg, votato recentemente miglior uomo del 6 Nazioni. Questo non fa che evidenziare la differenza di profondità tra le due rose.
Insomma, una squadra in difficoltà con ormai pochi stimoli se non l’orgoglio, di fronte a quella che attualmente sembra la miglior compagine del Pro 12. Come finirà?
Primo tempo:
Le Zebre partono forte, dopo una mischia stabile parte l’azione alla mano con Canna che scavalca la linea con un calcetto e costringe Glasgow a liberare. Touche e maul sui 10 metri, dopo poche fasi palla allargata all’ala dove un Sarto reattivo batte l’uomo e schiaccia in meta. Al 4′ Canna trasforma e Zebre 7 a 0.
E’ furiosa la reazione degli scoti, forzano un punto d’incontro costringendo le Zebre all’entrata laterale in ruck. Punizione calciata in touche, sui 5 metri italiani. Ottime le Zebre che respingono la maul, Warriors costretti a portare la palla fuori dal pack e in due fasi sfondano in mezzo ai pali: per fortuna dei bianconeri, Horne perde la palla in avanti poco prima di marcare.
Glasgow si installa nella metà campo italiana ma le Zebre sono brave, difendono con ordine e recuperano il possesso più volte anche a causa dell’imprecisione scozzese.
Al 16′ gli uomini di Guidi perdono malamente il possesso: da una mischia con introduzione propria tentano di guadagnare una punizione, visto il leggero avanzamento, ma la palla schizza fuori Favaro recupera svelto innescando l’azione dei suoi. In poche fasi, Fraser Brown può andare in meta. Grave indecisione sul mantenimento della palla in mischia, nonostante l’avanzamento.
Al 20′ le Zebre recuperano la palla su un up&under di Canna, giocano il vantaggio sull’in avanti dell’estremo scozzese e penetrano centralmente con un ottimo Caffini che parte dalla base, serve Palazzani che trova Van Zyl. L’estremo sudafricano fissa l’uomo e scarica un offload pazzesco per il compagno in sostegno che schiaccia in mezzo ai pali. Meta di Palazzani e Canna trasforma: 14 a 7.
Il gruppo di Townsend è superiore nell’impatto fisico ma le Zebre sono comunque presenti e mostrano, anche se per poche occasioni, un buon gioco alla mano, come nel caso della seconda meta.
Partita dal ritmo altissimo.
34′ I parmensi vanno in touche per fallo in ruck scozzese, non calciano per i pali, forse per la posizione un po’ angolata sulla destra. Rimessa sui 5 metri, maul e palla fuori, dopo poche fasi senza avanzamento le Zebre perdono palla ma giocavano un vantaggio per l’ennesimo fallo avversario. Di nuovo touche, bianconeri che però vanificano l’occasione giocando l’avversario in rimessa e vengono quindi ricacciati indietro.
Ultima azione del primo tempo con una stabile mischia bianconera che permette a Palazzani di calciare fuori.
Primo tempo piacevole, partita veloce e combattuta. Le Zebre hanno difeso bene e attaccato altrettanto bene trovando due mete meritate contro una Glasgow che sta vincendo l’impatto fisico vanificando gran parte dei suoi possessi con errori di handling e imprecisioni disciplinari.
Molto positivi per i bianconeri Canna, sempre motore della squadra, Pratichetti per l’impatto fisico e Van Zyl per il dinamismo e lo stupendo offload. Ottimo anche Sarto sempre pericoloso nell’uno contro uno. Evidentemente vuole impressionare i suoi futuri compagni di squadra.
Per gli scozzesi un ottimo Favaro, aggressivo ed efficace come suo solito.
Secondo tempo:
43′ Impressionante azione Lomu-style di Naiyaravoro che abbatte uomini su uomini e guadagna 40 metri sull’out destro, palla che viene spostata rapidamente sulla estrema sinistra dove l’altra ala scozzese riesce a schiacciare in meta. Il tutto viene però vanificato per un fallo commesso involontariamente dallo stesso Naiyaravoro che tocca il pallone calciato sempre accidentalmente da Favaro, standogli davanti. Si riprende con una mischia bianconera, possesso in sofferenza e Canna libera in rimessa.
Dalla maul derivata dalla touche, Geldenhuys si lascia troppo facilmente sfilare da Ali Price che sprinta in mezzo ai pali e, grazie alla trasformazione di Weir, pareggia per i suoi. 14 pari.
51′ terza meta Warriors. Gli uomini di Townsend utilizzano uno schema efficace: allargano subito dal raggruppamento per ributtare all’interno, nel primo canale, un ¾ che accorre alla massima velocità. Di nuovo sorprese le guardie bianconere intorno alla ruck, è Dunbar che guadagna il break a metà campo e corre indisturbato fino alla linea di meta parmense. Per la prima volta le Zebre sono sotto nel punteggio, 14 a 21.
Al 57′ ancora i Guerrieri che, con l’acceleratore schiacciato, prendono di sorpresa di nuovo gli uomini lenti delle Zebre: da raggruppamento, viene bucato all’interno Bortolami e Horne schiaccia in meta, il subentrato Russel trasforma, 14 a 28.
Per uno stupido placcaggio in ritardo su Barryman, McArthur si guadagna un giallo al 59′.
La stanchezza delle Zebre è evidente, le tre mete sono frutto della poca brillantezza e velocità nello stretto.
Squadre che comunque trovano varchi, ottima corsa di Van Zyl che si leva da una brutta situazione portando i suoi sulla tre quarti avversaria, l’azione sfuma per il passaggio sbagliato da Pratichetti sui 22 avversari.
Nonostante l’inferiorità numerica è Glasgow a dominare in campo, i ducali cercano di difendere gli spazi enormi che si creano, in questo punto della partita, nella propria difesa.
72′ l’inevitabile si compie. Un carro attrezzi di nome Naiyaravoro viene messo in moto dopo una mischia, corre sulla corsia di destra per venti metri e asfalta il povero Palazzani che prova a opporsi. Meta dell’isolano ma Russell non trasforma. 14 a 33.
75′ Dopo una lunga azione alla mano, fatta di ricicli continui ecco la meta di Yanuyanutaua nel garbage time. Ormai le Zebre difendono con l’acqua alla gola, sempre in ripiegamento. Russell sbaglia ancora, 14 a 38.
78′ Koegelenberg prova un offload piuttosto forzato regalando la palla a Horne che dalla metà campo non trova avversari e marca la settima meta. Pesante passivo che non viene incrementato da Russell, 14 a 43 è il risultato finale.
Conclusioni:
Le Zebre si sono spente nel secondo tempo, considerando tutti e due i tempi i migliori bianconeri sono stati Fabiani e Van Zyl. Da rivedere la configurazione della terza linea, causa infortuni composta da giovani uomini fuori ruolo (Koegelenberg è sempre stato utilizzato in seconda linea e Ruzza è passato terza quest’anno) si è dimostrata lenta e poco efficace, specialmente nel secondo tempo quando la benzina era finita. Insomma, il reparto che meglio aveva figurato in passato, deve essere ricostruito sperando nei celeri recuperi di Van Schalkwyk e Jacopo Sarto.
Ottima invece tutta Glasgow, molto bene sicuramente Favaro, tutti gli avanti vincono l’impatto e i ¾ corrono bene negli spazi, sfruttando il gap fisico tra le due squadre. Gli scozzesi fanno il pieno di punti, sono una squadra solida che può pretendere, seriamente, l’acceso ai playoff.
La buona notizia è che nel primo tempo si sono riviste le Zebre di inizio stagione, propositive e ordinate, la cosa cattiva è che è sempre presente il difetto che proprio in inverno sembrava essere stato limitato: l’autonomia fisica di 60 minuti. E’ impensabile pensare di reggere il confronto con squadre come Glasgow regalando, di fatto, un tempo di gioco. L’impressione è che i parmensi, se recuperassero una buona condizione fisica e i tanti infortunati, possano davvero tornare a essere una squadra insidiosa per tutti, quando gioca in casa. Certamente è quello che tutti i tifosi italiani sperano.
I Tabellini:
Zebre: 15 Kayle Van Zyl, 14 Dion Berryman, 13 Matteo Pratichetti, 12 Gonzalo Garcia, 11 Leonardo Sarto, 10 Carlo Canna, 9 Guglielmo Palazzani, 8 Gideon Koegelenberg, 7 Federico Ruzza, 6 Emiliano Caffini, 5 Marco Bortolami (c), 4 Quintin Geldenhuys, 3 Dario Chistolini, 2 Oliviero Fabiani, 1 Andrea Lovotti
A disposizione: 16 Bruno Postiglioni, 17 Andrea De Marchi, 18 Pietro Ceccarelli, 19 Valerio Bernabò, 20 Filippo Cristiano, 21 Luke Burgess, 22 Giulio Bisegni, 23 Kelly Haimona
Marcatori:
Mete: Sarto (4), Palazzani (20)
Punizioni:
Conversioni: Canna (4, 20)
Glasgow: 15 Glenn Bryce, 14 Taqele Naiyaravoro, 13 Alex Dunbar, 12 Peter Horne, 11 Tommy Seymour, 10 Duncan Weir, 9 Ali Price, 8 Ryan Wilson, 7 Simone Favaro, 6 Rob Harley, 5 Jonny Gray, 4 Leone Nakarawa, 3 Sila Puafisi, 2 Fraser Brown, 1 Gordon Reid
A disposizione: 16 Pat MacArthur, 17 Jerry Yanuyanutawa, 18 Zander Fagerson, 19 Greg Peterson, 20 Adam Ashe, 21 Henry Pyrgos, 22 Finn Russell, 23 Mark Bennett
Marcatori:
Mete: Brown (16), Price (46), Dunbar (51), Horne (56, 79), Naiyaravoro (72), Yanuyanutawa (77)
Punizioni
Conversioni: Weir (16, 46, 51), Russell (56)
MV86_Hap